Le diseguaglianze sociali
G. Merlo, La programmazione sociale: principi, metodi e strumenti, Carocci 2014
Capitolo: 2.3. Le diseguaglianze sociali
BOX DI APPROFONDIMENTO n.10
N.B. I riferimenti bibliografici si riferiscono alla sito bibliografia del testo. Nel caso di citazione si consiglia la seguente notazione: “Merlo G., La programmazione sociale: principi, metodi e strumenti”, allegato web box n. 10, Carocci, 2014Sul tema si veda in AREE TEMATICHE: DISEGUAGLIANZE
Il termine disuguaglianza identifica tutte le differenze dei livelli di benessere derivanti principalmente dalle disparità nel livello dei redditi, dei consumi, nell’accesso all’assistenza sanitaria, nell’istruzione e nella speranza di vita.
Nel Rapporto Istat sul “Benessere equo e sostenibile in Italia 2013” troviamo le due dimensioni: - sincronica (comparazione con altri Stati) - diacronica (obiettivi auspicabili).
In Italia nel 2011 il reddito medio pro capite è pari a 18.098 che diventa 21.207 tenendo in conto i servizi ed i trasferimenti sociali in natura che le famiglie ricevono dalla pubblica amministrazione, leggermente inferiore a quello medio dei paesi dell’Area euro (18.705 euro).
Le famiglie in condizioni di povertà relativa sono lo11,1 per cento: 8,2 milioni di individui poveri, il 13,6 per cento della popolazione residente, mentre la povertà assoluta coinvolge il 5,2 per cento delle famiglie: un totale di 3,4 milioni di individui (Istat 2013b).
Il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto, tra il 2007 e il 2011, del 5%. Questa contrazione si è riflessa solo in parte sulla spesa per consumi finali delle famiglie, ridottasi in termini reali del 1,1%. La differenza tra le due variazioni segnala come i cittadini abbiano cercato di mantenere il proprio standard di vita attingendo ai risparmi accumulati o risparmiando meno, cosicché la propensione al risparmio è scesa dal 15,5% del 2007 al 12% del 2011, fino all’11,5% del secondo trimestre 2012, accelerando il calo iniziato nel 2006. Tenendo conto dell’impatto dell’inflazione, tuttavia, tra il 2007 e il 2010 il patrimonio complessivo delle famiglie è diminuito del 3,2%.
In termini di ricchezza accumulata, la posizione italiana rispetto all’Europa è migliore di quella che si ottiene considerando il reddito: la ricchezza netta delle famiglie è pari a 8,3 volte il reddito disponibile lordo, in linea con quella del Regno Unito (8) e superiore a quelli della Francia (7,5) o degli Stati Uniti (4,9). La proprietà dell’abitazione di residenza rappresenta la principale componente della ricchezza delle famiglie residenti in Italia.
In Italia il livello di diseguaglianza, misurato dal rapporto del reddito posseduto dal 20% più ricco della popolazione ed il 20% più povero (il cosiddetto rapporto interquintile), ha registrato rapporti crescenti che si sono attestati al 5,2 tra il 2008 ed il 2010 per poi risalire al 5,6 nel 2011 (cioè il 20% più ricco riceve un ammontare di reddito 5,6 volte superiore a quello del 20% più povero). Dal 2004 la concentrazione della ricchezza è tornata a crescere, pur restando inferiore a quella degli anni ’90, e la quota di ricchezza totale posseduta dal 10% più ricco della popolazione é salita, nel 2010 al 45,9%, contro il 44,3% del 2008. (Istat 2013a)
Appr0fondimenti
Per un aggiornamento sui dati vedi la scheda Osservatori
Una biblioteca virtuale sulle disuguaglianze sociali e sulle politiche per contrastarle. Fondazione Ermanno Gorrieri. Disuguaglianze sociali.it
http://www.disuguaglianzesociali.it/Il tema delle diseguaglianze sociali é tornato di grande evidenza negli ultimi tempi a partire dall'analisi di Thomas Piketty nel suo "Le Capital au XXIe siècle", Paris School Economics, 2013 (in italiano edizioni Bompiani 2014), recensito da Paul Krugman.
http://www.nybooks.com/articles/archives/2014/may/08/thomas-piketty-new-gilded-age/Istat, Rapporto su reddito e condizioni di vita, anno 2014
http://www.istat.it/it/archivio/174264Anthony Atkinson, Disuguaglianza. Che cosa si può fare., Raffaello Cortina Editore, 2015
Harry G. Frankfurt, Sulla disuguaglianza, Ed. Guanda, 2015
Giuseppe Lanza, La misurazione della disuguaglianza economica., Approcci, metodi e strumenti, Ed. Franco Angeli, 2015
OECD, In It Together: Why Less Inequality Benefits All, 2015
http://www.oecd.org/social/in-it-together-why-less-inequality-benefits-all-9789264235120-en.htmGilardi L., Le disuguaglianze di salute e il ruolo della sanità, Dors, 2015
http://www.dors.it/page.php?idarticolo=9Rapporto 2015 sulle politiche contro la povertà in Italia
http://www.caritasitaliana.it/home_page/area_stampa/00005994_Rapporto_2015_sulle_politiche_contro_la_poverta_in_Italia.htmlLe diseguaglianze di salute come nuova frontiera per il servizio sanitario sono al centro del 48° Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese del Censis -2014
http://www.censis.it/9Costa G., Bassi M., Marra M. et al (a cura di). L'equità in salute in Italia. Secondo rapporto sulle disuguaglianze sociali in sanità, edito da Fondazione Smith Kline, presso Franco Angeli Editore, Milano, 2014
vedi recensione a cura di Gilardi L.: http://www.dors.it/pag.php?idcm=5454OCSE, Does income inequality hurt economic growth?, 2014
http://www.oecd.org/els/soc/Focus-Inequality-and-Growth-2014.pdfPartire a pari merito, OXFAM, 2014
http://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2014/10/PartireAPariMerito.pdfGlobal Gender Gap Report 2014, World Economic Forum
http://reports.weforum.org/global-gender-gap-report-2014/report-highlights/Parità di genere: migliora la situazione italiana, ma restano ampi squilibri, Secondo Welfare, ott 2014
http://www.secondowelfare.it/primo-welfare/famiglia/parita-di-genere-migliora-la-situazione-italiana-ma-restano-ampi-squilibri.htmlLa situazione sociale del Paese secondo il Rapporto Istat 2015
http://www.secondowelfare.it/primo-welfare/istat-rapporto-annuale-2015-la-situazione-del-paese.htmlIstat: povertà e consumi nel 2014
http://www.regioni.it/newsletter/n-2764/del-15-07-2015/istat-poverta-e-consumi-nel-2014-14161/Save the children, le povertà educative, 2015
http://images.savethechildren.it/IT/f/img_pubblicazioni/img235_b.pdf?_ga=1.121302863.656753682.1449507642Caritas, Rapporto 2015 su povertà ed esclusione sociale
http://www.caritasitaliana.it/materiali/Pubblicazioni/libri_2015/Rapporto_Poverta/RapportoPoverta_2015_web.pdfLe statistiche sulla povertà e i nuovi obiettivi della Banca Mondiale: una ricerca della Banca d'Italia, 2015
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2015-0288/QEF_288_15.pdfEU Social Justice Index
http://www.social-inclusion-monitor.eu/social-justice-index/Censis, 49° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2015
http://www.censis.it/5?shadow_evento=121098Tutti gli aggiornamenti del sito sulla
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