Il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013
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Sul tema si vedano anche le schede:
DEF 2015: le cinque azioni per la sanità
Il Piano
http://www.socialesalute.it/res/download/181110_per_PSN.pdfNote integrative
http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Attivit--i/Bilancio_di_previsione/Bilancio_finanziario/2014/DisegnodiBilancio/AllegatoaldisegnodiBilancio/15-Allegato_tecnico-MS.pdfIl Piano intende affrontare le principali criticità del sistema nazionale, in particolare due grandi problematiche assistenziali: quelle legate all’invecchiamento della popolazione e quella relativa all’incremento dei costi dovuti all’innovazione tecnologica.
Le scelte strategiche sono orientate verso azioni finalizzate:
al miglioramento e potenziamento della prevenzione;
alla riorganizzazione delle cure primarie;
alla promozione e diffusione nei servizi sanitari del governo clinico, della qualità e della sicurezza dei pazienti;
al potenziamento dei sistemi di rete nazionali e sovra regionali (malattie rare, trapianti, etc.);
alla diffusione e consolidamento dell’integrazione sociosanitaria;
alla promozione del ruolo del cittadino e delle associazioni nella gestione e nel controllo delle prestazioni del servizio sanitario;
al miglioramento e qualificazione del personale dei servizi sanitari.
Nell’ambito di tali scelte dovranno essere conseguiti prioritariamente obiettivi come:
l’equità di trattamento e di accesso ai servizi, tramite la massima semplificazione burocratico-amministrativa e privilegiando i Punti Unici di Accesso;
la tutela e la cura delle persone più deboli: dai disabili agli anziani non autosufficienti, ai portatori di patologie psichiatriche, alle persone con dipendenza, favorendo anche la loro integrazione nella vita quotidiana;
la diffusione delle cure palliative e della terapia per alleviare il dolore (come previsto dalla recente legge approvata dal Parlamento);
una gestione più efficiente dei servizi sanitari, eliminando liste di attesa, anche attraverso la predisposizione di “percorsi facilitati” per le cronicità.
Sulla questione relativa al calo delle risorse umane il piano prevede che si debba pervenire ad un’azione concertata tra i Ministeri competenti e le Regioni per perseguire nel prossimo triennio le seguenti finalità:
incrementare l’offerta formativa dei corsi di laurea in medicina e chirurgia;
incrementare le risorse per il finanziamento dei contratti di formazione specialistica;
concordare un piano di assunzioni, riferito soprattutto alla componente medica e infermieristica, che contrasti gli effetti del pensionamento;
promuovere la cooperazione interregionale al fine di incoraggiare la mobilità interna dei professionisti sanitari;
ridefinire il ruolo del personale sanitario del SSN impegnato nelle docenze dei corsi di laurea delle professioni sanitarie.
Tra le azioni di sistema, oltre al rilancio della prevenzione, il piano prevede un’ampia serie di azioni per il controllo dei determinanti ambientali e sulla sicurezza degli alimenti e nutrizione in coerenza con le indicazioni internazionali
Sul piano dell’organizzazione forte spinta allo sviluppo dell’assistenza territoriale, particolarmente:
delle cure
della continuità delle cure e dell’integrazione ospedale-territorio, la continuità tra i diversi livelli di assistenza soprattutto nel delicato confine tra ospedale e territorio (post dimissione) spesso non strutturato ed organizzato;
dell’assistenza domiciliare
delle strutture territoriali
della riorganizzazione della rete ospedaliera.
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Approfondimenti:
Lettura ragionata
http://www.agenas.it/images/agenas/oss/psr/LetturaRagionata_Psr_vigenti05_06_14.pdfPiani sanitari regionali vigenti
http://www.agenas.it/primo-piano/psr-vigentiMost efficient health care 2014, Bloomberg
http://www.bloomberg.com/visual-data/best-and-worst/most-efficient-health-care-2014-countriesTutti gli aggiornamenti del sito sulla
“Mi piace” per avere le notifiche. Suggeriscilo ai tuoi amiciGiorgio Merlo febbraio 2015