Banche etiche

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Le banche etiche sono istituti che utilizzano la liquidità dei loro clienti (come tutte le altre banche) per investire in progetti che abbiano capacità di produrre valore sociale, garantendo anche la partecipazione ed il coinvolgimento della loro base sociale, ossia dei risparmiatori.

“Le banche etiche e sostenibili investono in nuove attività, come l’agricoltura biologica, le energie rinnovabili, il settore non-profit, il commercio equo e solidale, rispondono ai bisogni di chi si trova escluso dall’accesso al credito e dei risparmiatori e investitori che vogliono capire in che modo siano utilizzati i loro risparmi.[1]”

A livello internazionale, a partire dalle analisi di Muhammad Yunus[2] in Bangladesh alla fine degli anni ‘70, sono attive molte “banche dei poveri”, in particolar modo nei paesi del “terzo mondo”.

In Europa si possono ricordare: l’olandese Triodos, le svizzere GLS Gemeinschaftbank e BCL, la svedese Ekobanken, la norvegese Cultura Sparebank, la danese Merkur, l'inglese Ecology Building Society.

In Italia in questo specifico settore sono attive alcune MAG (Mutua di Auto Gestione: società cooperative finanziarie) e la Banca Popolare Etica (banca cooperativa), a cui si possono aggiungere le 364 banche del credito cooperativo e casse rurali.

La Legge di Bilancio 2017 all’art.1 c.51 prevede un’agevolazione fiscale per gli operatori di finanza etica e sostenibile con l’esenzione dalle imposte sui redditi del 75% delle somme destinate a incremento del capitale proprio[3].

Si noti che alcuni studi[4] evidenziano come queste banche registrano performance migliori rispetto a quelle tradizionale (e così dette "too big to fail") in termini di erogazione del credito, impieghi e capitale sociale, con ritorni finanziari migliori rispetto a quelli raggiunti dalle più grandi banche del mondo.



[1] Cavallito M., Isonio E., Meggiolaro M., p. 23. Vedi anche per una breve storia delle banche etiche in Europa.
[2] Yunus M., Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, 1998, Yunus M., Un mondo senza povertà, Feltrinelli, 2008, Yunus M., Si può fare!, Feltrinelli, 2010
[3] Per un approfondimento si veda Cavallito M., Isonio E., Meggiolaro M., p. 37
[4] Global alliance for Banking on values, Real economy, real returns. The power of sostainability focused banking, 2015http://www.gabv.org/wp-content/uploads/GABV-Research-Real-Economies-Real-Returns-2015.pdf

Approfondimenti

Cavallito M., Isonio E., Meggiolaro M., p. 23. Vedi anche per una breve storia delle banche etiche in Europa.

Yunus M., Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, 1998

Yunus M., Un mondo senza povertà, Feltrinelli, 2008

Yunus M., Si può fare!, Feltrinelli, 2010

Global alliance for Banking on values, Real economy, real returns. The power of sostainability focused banking, 2015

http://www.gabv.org/wp-content/uploads/GABV-Research-Real-Economies-Real-Returns-2015.pdf

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Giorgio Merlo, febbraio 2018