Programmazione per tema e d'ambito
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La programmazione sociale si occupa di temi e problemi molto differenti che rimandano a due approcci.
Da una parte vi è un approccio che chiameremo di “tema”, in quanto parte da una specifica problematica, ossia da una precisa condizione dei soggetti interessati, dalla scarsezza e/o mancata distribuzione di beni e servizi (come nel caso della casa, delle cure, dell’assistenza) o, ancora, dall’evenienza di un problema che richiama l’attenzione come negli esempi del femminicidio o dell’immigrazione.
Dall’altra parte troviamo, invece, un approccio che, partendo da una visione generale della società, si occupa di specifici territori, nella logica di modificare complessivamente in meglio la condizione di chi ci vive, come nel caso del benessere e della salute, che chiameremo di “ambito” (porzione di territorio vista come unitaria in relazione alla fruizione di un bene comune su cui insiste un programma).
Sarebbe a dire che nella programmazione per tema sarà quest’ultimo a essere messo in primo piano, anche quando territorialmente collocato, mentre nella programmazione per ambito la preminenza sta proprio nella dimensione territoriale, anche quando individua specifiche tematiche di approfondimento: nel primo approccio vi è un tema che diventa punto centrale, fulcro intorno a cui nasce e si sviluppa la programmazione; nel secondo ci si pone in una logica di insieme, pur senza dimenticarne una possibile articolazione settoriale.
(Merlo G., 2014, p. 41)I due approcci possono convivere nella programmazione integrata.
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“Mi piace” per avere le notifiche. Suggeriscilo ai tuoi amiciottobre 2014 Giorgio Merlo