Social procurement

INDICE ANALITICO GENERALE

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In argomento si vedano anche le schede:

Amministrazione condivisa

Coprogettazione

Social Responsible Investment


Si parla di “social procurement” quando una organizzazione (sia pubblica che privata) utilizza il proprio potere di acquisto per generare valore sociale, al di sopra e al di là del valore dei beni, dei servizi o delle costruzioni oggetto dell'appalto.

Focalizzando l’attenzione al settore pubblico “la considerazione è che tutti gli appalti hanno ripercussioni su numerose persone: utenti di servizi pubblici, persone coinvolte nella produzione e nella fornitura o personale dell’organizzazione acquirente. Oltre alle persone direttamente interessate, gli appalti pubblici socialmente responsabili possono incidere sul mercato in senso più ampio, tanto sulla domanda quanto sull’offerta. Acquistando in modo avveduto, gli acquirenti pubblici possono promuovere opportunità di lavoro, il miglioramento del livello di competenze e la riqualificazione della forza lavoro, condizioni di lavoro dignitose, l’inclusione sociale, la parità di genere e la non discriminazione, l’accessibilità, una progettazione adeguata per tutti, il commercio etico, nonché cercare di conseguire un rispetto più ampio degli standard sociali. Per alcuni prodotti, lavori e servizi, l’impatto può essere particolarmente significativo, dato che gli acquirenti pubblici controllano una quota notevole del mercato in settori quali l’ingegneria civile, l’assistenza sanitaria e i trasporti.”

https://www.lavoripubblici.it/news/appalti-pubblici-aspetti-sociali-guida-ue-acquisti-26182

Un approccio che può diventare uno strumento strategico per sviluppare politiche sociali e del lavoro incentivando gli imprenditori privati ad adottare una gestione più responsabile e sostenibile dei processi di produzione e del lavoro dei dipendenti.

Codice degli appalti e dei contratti

La questione è stata, in parte, già affrontata nel Codice degli appalti del 2016 (art. 50 del D.Lgs 50/2016) che prevede, per gli affidamenti di appalti o concessioni, di lavori o servizi, diversi da quelli aventi natura intellettuale, e con particolare riguardo ai settori ad alta intensità di manodopera (labour intensive), che i bandi, gli avvisi o gli inviti debbano avere una specifica clausola sociale volta a favorire la stabilità occupazionale del personale impiegato per ciascuna attività.

“Disposizioni che impongono a un datore di lavoro il rispetto di determinati standard di protezione sociale e del lavoro come condizione per svolgere attività economiche in appalto o in concessione o per accedere a benefici di legge e agevolazioni finanziarie” (Art. 3, comma 1, lett., qqq), volte a salvaguardare la stabilità occupazionale e la professionalità dei lavoratori utilizzati dall’impresa uscente nell’esecuzione del contratto d’appalto, evitando dinamiche concorrenziali scorrette in termini di ribasso del costo di lavoro.

Il Decreto Semplificazioni del 2020 (DL 76/2020) ha previsto alcune modifiche del Codice dei contratti riconoscendo pari dignità e legittimità ad appalti e agli strumenti collaborativi come la coprogrammazione e la coprogettazione e le altre forme previste dal Codice del Terzo settore.

Marocchi G., DL semplificazioni: Codice contratti e Codice Terzo settore hanno pari dignità, Impresa socialehttps://www.rivistaimpresasociale.it/forum/articolo/dl-semplificazioni-codice-appalti-e-codice-terzo-settore-hanno-pari-dignita

“Si tratta di modifiche chiaramente dirette a realizzare un coordinamento legislativo (sin qui mancante) tra Codice dei contratti pubblici e Codice del terzo settore. Ciò che tuttavia ne giustifica la fondamentale importanza per il terzo settore è che tale coordinamento sembra avvenire nel segno del primato di quest’ultimo (cioè del d.lgs. 117/2017) sul primo (il d.lgs. 50/2016).

In breve, il legislatore sembra aver attribuito, nel rapporto tra Codice dei contratti pubblici e Codice del terzo settore, priorità a quest’ultimo.”

Fici A., Gallo L., Dal decreto Semplificazioni pari dignità agli affidamenti al Terzo settore, Vita 2020http://www.vita.it/it/article/2020/09/11/dal-decreto-semplificazioni-pari-dignita-agli-affidamenti-al-terzo-set/156605/

“Si sancisce, infatti, che gli istituti dell’«amministrazione condivisa» (art. 55-57 del Codice del Terzo Settore), sono soggetti alle disposizioni della legge n. 241 del 1990 (legge sul procedimento amministrativo) ed alla disciplina del codice civile per ciò che attiene alla fase di stipula degli accordi contrattuali ed all’esecuzione degli stessi (così l’art. 30, c.8 d.lgs. n. 50 del 2016). Non è ammissibile, quindi, una lettura che sostenga che il Codice del Terzo settore si applichi “in via residuale” rispetto al Codice dei contratti pubblici, bensì che i due Codici si muovono su un piano di parità..

Gori L., Il Codice dei contratti riconosce il rapporto tra Pa e terzo settore, Cantiere del Terzo Settore 2020https://www.cantiereterzosettore.it/il-codice-dei-contratti-riconosce-il-rapporto-tra-pa-e-terzo-settore/#:~:text=lgs.-,n.,disposizioni%20modificate%20dal%20legislatore%20(art.

Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore

Approvate nel 2021, dopo un lungo lavoro preparatorio, definiscono puntuali aspetti procedurali per la co-programmazione, co-progettazione e accreditamento, ma anche per le convenzioni con APS e associazioni di volontariato o quelle per il servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza, previsti dal Codice del Terzo Settore. (vedi scheda)

PNRR e affidamenti diretti

Il Decreto Semplificazioni bis del 2021 (DL n. 77/2021) ha introdotto norme volte ad agevolare la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) tra cui quelle finalizzate alla tutela delle minoranze e pari opportunità.

In particolare prevede (art.47) che:

  • le imprese che occupano un numero di dipendenti pari o superiore a 15 dovranno consegnare alla S.A. una “relazione di genere" relativa al personale, entro 6 mesi dalla conclusione del contratto. Gli operatori inadempienti saranno sanzionati con una penale, nonché con l'impossibilità di partecipare ad ulteriori procedure afferenti il PNRR per un periodo di 12 mesi;

  • le imprese che occupano più di 100 dipendenti dovranno invece produrre, contestualmente alla propria offerta e a pena di esclusione, il proprio "rapporto sulla situazione del personale".

Inoltre, tutte le imprese, dovranno riservare una quota, pari almeno al 30%, delle assunzioni necessarie per l'esecuzione del contratto all'occupazione giovanile e femminile (c.d. quote rosa-verde).

Team di Public Law di DWF. Nuovo DL Semplificazioni: cosa cambia in materia di appalti pubblici.https://dwfgroup.com/it-it/news-and-insights/insights/2021/6/nuovo-dl-semplificazioniD’Archivio E., Contratti pubblici e semplificazioni: affidamenti diretti, rotazione, subappalto e PNRR 2021https://www.altalex.com/documents/news/2021/11/08/contratti-pubblici-e-semplificazioni-affidamenti-diretti-rotazione-subappalto-e-pnrr

Unione Europea

A livello europeo da tempo la Commissione intende agevolare la diffusione dei criteri socialmente responsabili negli appalti pubblici e promuoverne l'uso in tutta l'UE.

https://ec.europa.eu/info/policies/public-procurement/tools-public-buyers/social-procurement_it

Nel giugno del 2021 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la seconda edizione della Guida della Commissione Europea sugli acquisti sociali.

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:C:2021:237:FULL&from=EN

Approfondimenti:

Buy social Canada, A guide to social procurement

https://base.socioeco.org/docs/bsc_socialprocurement_smaller.pdf

Victoria State Government, Social Procurement Framework

https://djpr.vic.gov.au/about-us/overview/tenders-quotes-contracts/social-procurement-framework#:~:text=Social%20procurement%20is%20when%20organisations,are%20achieved%20through%20procurement%20activities.

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Giorgio Merlo, febb 2022