Programma operativo per gli indigenti

INDICE ANALITICO GENERALE

tutte le voci del sito

Sul tema si veda: Piani nazionali in essere




Programma Operativo italiano legato al Fondo di Aiuti Europei Agli Indigenti

Adottato dalla Commissione Europea lo11 Dicembre 20141. Si tratta di un importante strumento di lotta alla povertà, grazie al quale l’Italia potrà spendere i 670 milioni di euro di risorse comunitarie provenienti dal FEAD - alle quali vanno aggiunti 118 milioni di euro di co-finanziamento nazionale - e destinate all’aiuto alimentare e al sostegno materiale di base per gli indigenti. Quella destinata all’Italia è la ripartizione del Fondo più alta tra i 28 paesi dell’ UE.

Gli interventi previsti sono:

1) Distribuzione di beni alimentari. L’acquisto dei beni alimentari verrà eseguito attraverso apposite procedure di gara da AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), che ha già gestito l’aiuto alimentare agli indigenti quando era in vigore il PEAD. Verranno finanziate le attività di raccolta, trasporto, magazzinaggio e distribuzione, nonché attività di sensibilizzazione volte a sostenere la riduzione degli sprechi alimentari e ad incoraggiare le donazioni.

2) Sostegno alle famiglie più indigenti nella spesa per il materiale scolastico e per i libri di testo dei figli (i libri di testo sono distribuiti gratuitamente alle famiglie solo nella scuola primaria). Agli studenti appartenenti a questi nuclei familiari sarà garantita la fornitura di materiale scolastico, che verrà selezionato e acquistato individualmente online sulla base dell’attribuzione di un credito.

3) Erogazione di pasti in scuole situate in contesti territoriali fortemente deprivati sia economicamente che socialmente, così da consentire l’apertura pomeridiana delle scuole perché vi si svolgano attività socio-educative e contrastare la povertà alimentare di bambini e ragazzi. Rispetto a questa specifica azione, si evidenzia la complementarietà con quanto previsto dal Programma Operativo Nazionale (PON) Istruzione nell’ambito del FSE. La fornitura di cibo in zone deprivate prevista dal PO legato al FEAD è, infatti, una misura importante che consente ai bambini, una volta terminate le lezioni regolari, di rimanere a scuola nel pomeriggio: qui si inseriscono le attività finanziate dal PON Istruzione, che saranno direttamente volte all’organizzazione di attività sociali ed educative pomeridiane.

4) Interventi per la soddisfazione di bisogni immediati delle persone senza dimora: la distribuzione di beni di prima necessità, come indumenti, prodotti per l’igiene personale, ecc. e la distribuzione di altri beni materiali collocata all’interno di progetti più complessivi di accompagnamento finalizzati all’autonomia, come previsto dal Regolamento del FEAD. A tal proposito, è significativo il fatto che gli interventi di distribuzione materiale siano complementari ai progetti di rafforzamento dei servizi di pronto intervento e di inclusione sociale, eventualmente rivolti alla medesima utenza, finanziati dal FSE nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali (POR) a valere sul FSE e dei PON Città metropolitane ed Inclusione.

(Tratto da: Innovatori PA http://www.innovatoripa.it/linclusione-sociale-con-il-progetto-diesis/discussione/programma-operativo-italiano-legato-al-fondo)

Approfondimenti:

Daniele Cavalli, Il Programma Operativo italiano per il Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti, Percorsi di secondo welfare, 29 gennaio 2015

http://www.secondowelfare.it/poverta-alimentare/il-programma-operativo-italiano-per-il-fead.html

1 Fund for European Aid to the Most Deprived (FEAD)

http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1089&langId=en

Tutti gli aggiornamenti del sito sulla

PAGINA FACEBOOK

“Mi piace” per avere le notifiche. Suggeriscilo ai tuoi amici



Giorgio Merlo marzo 2015