Il Piano d’Azione per la Coesione
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La nuova programmazione europea strutturale 2014-2020
Piani, programmi nazionali in essere
Il Piano d’Azione per la Coesione (Pac)
È lo strumento di riprogrammazione dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali europei 2007-2013 per superare i ritardi di attuazione.
Predisposto nel novembre del 2011 è stato riprogrammato a fine 2012 con una rimodulazione tra risorse comunitarie e nazionali.
Vede, pertanto, tre fasi successive: le prime due (dicembre 2011 e poi maggio 2012) hanno riallocato un totale di risorse pari a 6,4 miliardi di euro. Tali fasi hanno riguardato in misura prevalente (4,9 miliardi) le Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e in misura più contenuta (0.5. miliardi) le altre Regioni del Sud e alcune del Centro Nord.
La terza e ultima fase di riprogrammazione (5,7 miliardi di euro) interessa i Programmi Operativi delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta; il Programma Operativo Nazionale “Reti e Mobilità” e “Sicurezza per lo Sviluppo”.
Le risorse vengono ri-orientate rispetto agli ambiti di maggiore ritardo dei Programmi in corso di attuazione e vanno a rafforzare e ampliano le misure anticicliche volte a arginare gli effetti della crisi e dare sostegno al tessuto economico e sociale.
I tre pilastri sono:
1- “Misure anticicliche” (2,5 miliardi di euro): finanziamento di interventi anticiclici innovativi con effetto diretto finalizzati a accompagnare lavoratori, imprese e cittadini nell’attuale fase di crisi economica e sociale e soprattutto nella fase di ripresa. Riguardano:
· Agevolazione fiscale de minimis per micro e piccole aziende delle aree a disagio socioeconomico,
· Rifinanziamento credito d’imposta occupati svantaggiati,
· Misure innovative e sperimentali di tutela dell'occupazione e politiche attive del lavoro collegate ad ammortizzatori sociali in deroga
· Promozione della nuova imprenditorialità
· Potenziamento istruzione tecnica e professionale di qualità
· Promozione sviluppo turistico e commerciale,
· Interventi di rilancio di aree colpite da crisi industriali
· Strumenti di incentivazione per il rinnovamento di macchinari e attrezzature da parte delle imprese
· Aiuto alle persone con elevato disagio sociale
2- “Salvaguardia progetti validi avviati” (1,9 miliardi di euro): è volto alla salvaguardia di alcuni interventi già avviati nei programmi operativi, ma che necessitano di tempi più lunghi per dispiegare i loro effetti. Sono due le tipologie di intervento: “Salvaguardia di Grandi Progetti” e “Salvaguardia di altri interventi validi in relazione ai diversi contesti territoriali”.
3- “Nuove azioni regionali” (1,3 miliardi di euro): Orienta risorse per la realizzazione di nuove azioni non previste negli originari programmi operativi la cui realizzazione assicura il raccordo con la programmazione del prossimo ciclo 2014-2020.
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