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Questa è una scheda sintetica: la trattazione estesa la si ritrova nel testo di riferimento Merlo G., Bordone G., Guida alla programmazione sociale, Carocci faber 2025 (p. 213-318 ).
Nota: per semplicità espositiva in questa scheda, parlando di Progetto, ci riferiamo a tutto il sistema di Pianificazione e Programmazione in quanto minimo comun denominatore dei diversi processi.
Un programma non nasce perché “portato dalla cicogna”: in generale si parte da un’idea per passare, a mano a mano, a specificarla, così da individuare meglio la direzione verso cui andare e le cose da fare.
In una logica sequenziale (che richiama la distinzione tra Programmazione orientativa, indicativa e operativa, con prevalenze variabili nella relazione tra politica e tecnica), possiamo individuare due scenari o fasi in cui solo definito il primo scenario è possibile passare al secondo.
Fase 1. Dall’idea al progetto: si vuole rispondere a un’esigenza, un’osservazione, un’evidenza di uno stato di crisi, a orientamenti e sensibilità politica, a obblighi di legge ecc., ma l’idea deve ancora trovare una chiara definizione. In questo caso abbiamo solo “direzioni di sviluppo”, Finalità, Obiettivi di tipo generale, tipicamente politici, strategici.
Fase 2. Progettazione esecutiva: il Progetto viene costruito sulla base di chiari e definiti Obiettivi ed Esiti attesi (indicatori SMART) e, a volte, anche di metodi e strumenti, come spesso nei bandi e call for proposal. Qui il Progetto traduce in Azioni un programma complessivo definito con margini di libertà limitati dove il committente definisce le specifiche, anche attraverso una forma di capitolato. In questo caso al partecipante non resta che adattare la propria mission e organizzazione alle richieste.
Le principali Componenti della costruzione del processo.
1. Scelte politiche
Orientano l’intero processo programmatorio verso gli obiettivi desiderati inquadrando e definendo il campo. Possono essere riassunte in un Pre programma: documento preliminare di indicazioni generali.
2. Analisi
Campo di specifici input tecnici: approfondimento del quadro giuridico e delle competenze, lo stato dell'arte delle conoscenze sul tema, l'analisi del costo per unità di esito atteso, la valutazione tecnica del precedente periodo di programmazione, fattibilità, possibile collegamento e/o integrazione con altri strumenti di programmazione.
3. Osservazione
È il processo dedicato alla comprensione e rappresentazione della realtà in cui si intende operare. Finalizzato e selettivo, dipende dal punto di vista dell'osservatore e richiede consenso se l'attore è collettivo. Implica la decisione su cosa osservare e a che livello. Può avvalersi di approcci qualitativi e/o quantitativi. Per ridurre la complessità e produrre una rappresentazione chiara e utile per le decisioni culmina nella sintesi orientata alla programmazione.
4. Struttura centrale: è il momento in cui si inizia a definire in modo dettagliato come si realizza l'intervento ponendo le basi per la valutazione.
a. Albero dei problemi e obiettivi
Costruzione di un diagramma che rappresenta i problemi e conseguenti obiettivi in una sequenza logica di relazioni di causa-effetto.
b. Azioni e Attività
Definisce concretamente quello che si deve fare, scomponendo le Azioni in Attività utilizzando la Work Breakdown Structure.
c. Budget
Definisce entrate e uscite. Deriva direttamente dalla lista delle Azioni e Attività.
Analizza le condizioni necessarie e sufficienti per l'effettiva possibilità di raggiungere gli obiettivi.
e. Quadro logico (Logical Framework Approach)
Chiarisce la Logica dell'intervento e le assumption che spiegano perché determinate Azioni dovrebbero produrre certi Esiti. Sintetizza e mette in relazione gli elementi chiave del progetto. Enuncia la relazione gerarchica tra Finalità, Obiettivo generale, Obiettivi specifici, Esiti attesi (con gli indicatori SMART), Azioni e Attività.
f. Regia
Funzione di governo, direzione e coordinamento dell'esecuzione con valenza sia politica che tecnica.
g. Sequenza temporale
Definizione della tempistica nelle sue articolazioni operative (diagrammi di Flusso, Gantt, Pert)
h. Monitoraggio
Funzione continua di raccolta sistematica di informazioni per fornire in corso d’opera indicazioni sullo stato di avanzamento, modalità, tempistica, costi.
i. Rendicontazione
Elemento formale e documentale con valenza interna ed esterna per attestare l'esecuzione, gli Esiti, l'utilizzo delle risorse.
j. Valore
Considera congiuntamente le ricadute sociali ed economiche sull'individuo, sui gruppi, sulle organizzazioni e sul territorio nel suo complesso.
Capacità di mantenersi attivo e produttivo nel tempo, una volta esaurito il finanziamento iniziale.
l. Replicabilità e scalabilità
Replicabilità: capacità di essere riprodotto anche in ambienti e situazioni diverse. Scalabilità: possibilità di allargarlo senza che aumentino i costi unitari.
m. Comunicazione
Funzione continua, oltre la mera rendicontazione formale, volta a comunicare valore, costruire consenso, attrarre risorse, garantire trasparenza e condivisione tra tutti gli stakeholder.
5. Valutazione
Processo di determinazione del valore confrontando la situazione prima - dopo, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia e trasparenza Le sue principali funzioni sono rendere conto (Accountability) e apprendere (Learning).
6. Atti formali
Segnano i passaggi chiave del ciclo per garantire trasparenza e responsabilità. Sono parte dell’Iter logico giuridico.
a. Presentazione
Evidenzia l'assetto logico-operativo in modo chiaro e rigoroso, adattando la comunicazione ai destinatari.
b. Approvazione
Fase finale del processo decisionale, a ciascun livello coinvolto, affinché diventi un documento cogente per le parti.
c. Rapporto finale
Sintetizza l'intero processo e i suoi Esiti.
Tutto il processo si basa su alcuni Assunti di base: razionalità e logica, scientificità, evidence-based, approccio sistemico, causalità multifattoriale probabilistica, ricorsività, circolarità, incrementalità. (Merlo G., Bordone G., 2015 p. 180-187)
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Giorgio Merlo, maggio 2025