Il modello Assi, Misure, Azioni

G. Merlo, La programmazione sociale: principi, metodi e strumenti, Carocci 2014

Capitolo: 4.6.1. Il modello assi, misure, azioni

BOX DI APPROFONDIMENTO  n. 34

N.B. I riferimenti bibliografici si riferiscono alla sito bibliografia del testo. Nel caso di citazione si consiglia la seguente notazione: “Merlo G., La programmazione sociale: principi, metodi e strumenti”, allegato web n.34, Carocci, 2014

INDICE ANALITICO GENERALE

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La programmazione europea ha l’obiettivo di fondo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale tra gli Stati membri (articolo 3 TUE).


Le specifiche schede:

Approfondimenti:

Glossario UEhttps://ec.europa.eu/regional_policy/it/policy/what/glossary/Glossario di Quaderni di Tecnostrutturahttp://quaderni.tecnostruttura.it/glossario/

In argomento si vedano anche le schede:

Programmazione orientativa, indicativa, operativa

Multi level governance.



Dalla UE arriva uno schema logico a tre livelli che di seguito viene brevemente illustrato[1]:

E' una logica coerente con la definizione di Programmazione orientativa, indicativa, operativa, sta alla base del rapporto tra piani, programmi e progetti e può essere applicato alla Multi level governance.

“La pianificazione può in tal modo esercitare azioni di indirizzo e coordinamento, dal centro alla periferia: il livello centrale definisce puntualmente obiettivi e direzioni di sviluppo, i livelli intermedi formulano proprie linee programmatiche compatibili con le strategie assunte centralmente, il livello periferico provvede alla realizzazione di progetti coerenti con gli obiettivi e le operazioni scelti ai livelli precedenti (Teagno 2012 p.31)”. (Merlo G., 2014, p. 126)

[1] Tale schema è stato applicato per la programmazione dei Fondi strutturali 2000-06, per la successiva tornata 2007-13 il metodo è stato integrato e modificato introducendo meccanismi di retroazione.

Un esempio

Il POR Fondi Strutturali Europei 2007-13, Regione Campania, individua 7 Assi[2], o priorità generali, che vengono declinate in una serie di Misure e conseguenti Azioni (nell’esempio se ne sviluppa una minima parte.)

http://porfesr.regione.campania.it/assets/documents/5o9pkvcj.pdf
[2] Le sette priorità sono: 1. “Sostenibilità ambientale e attrattività culturale e turistica”, 2. “Competitività del sistema produttivo regionale” 3. “Energia”, 4. “Accessibilità e trasporti”, 5. “Società dell’Informazione”, 6. “Sviluppo urbano e qualità della vita”, 7. “Assistenza tecnica e cooperazione territoriale”

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Giorgio Merlo 2014