Merlo G., Bordone G., “Guida alla programmazione sociale. Teorie, pratiche, contesti”, Carocci faber 2025
BOX n. 100
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“Negli ultimi decenni in molteplici e differenti situazioni si sono sviluppati e largamente affermati alcuni strumenti integrati di progettazione e programmazione che, facendo riferimento all’aspetto logico-formale della proposta progettuale, tendono a chiarire in modo il più possibile inequivocabile finalità ed effetti del progetto, ne rendono intellegibili i contenuti, permettono una forma di valutazione ex ante di coerenza interna e facilitano una valutazione ex post degli assunti che stavano alla base del processo.” (Merlo G., 2014, p. 229, Merlo G., Bordone G., 2025 p. 313).
"Il Goal Oriented Project Planning (GOPP) è una metodologia finalizzata all’identificazione di un progetto strutturato e completo in cui i diversi attori chiave (Stakeholders) intervengono in maniera partecipativa in ogni sua fase.
Si veda: Project Cycle Management (PCM).
Sua peculiarità è quella di ribaltare la logica dei più comuni approcci di project management (cfr. Merlo G., 2014, par. 11.2), che ragionano generalmente su attività e risorse, costruendo, al contrario, i progetti a partire da una chiara identificazione dei beneficiari e degli obiettivi di cambiamento che si intendono raggiungere.
“Il metodo GOPP (Goal Oriented Project Planning), così come altri approcci o strumenti ispirati al Quadro Logico, nasce a partire dagli anni ‘60 da un insieme di tecniche e di strumenti elaborati nel quadro delle attività di progettazione di enti e agenzie dedite alla cooperazione allo sviluppo. Il GOPP è un metodo che facilita la pianificazione e il coordinamento di progetti attraverso una chiara definizione degli obiettivi. Durante il ciclo di vita di un progetto il GOPP può essere utilizzato:
nella fase di identificazione e definizione, per analizzare i problemi, stabilire possibili soluzioni, obiettivi, risultati, attività e indicatori di monitoraggio e valutazione (costruzione dell’albero dei problemi e dell’albero delle soluzioni, obiettivi);
nella fase di attivazione e progettazione esecutiva, per chiarire la suddivisione dei compiti tra i vari attori coinvolti e per fare eventuali adattamenti (costruzione del logical framework);
nella fase di valutazione e verifica del progetto in corso d’opera, per condividere eventuali adattamenti qualora siano emersi problemi o nuove opportunità
nella fase di valutazione finale, per verificare il raggiungimento degli obiettivi e individuare eventuali suggerimenti per successivi miglioramenti e progetti futuri.
Da un punto di vista organizzativo un workshop GOPP prevede il coinvolgimento di un numero limitato di persone, individuate tra gli attori-chiave che hanno un ruolo cruciale per il successo di un progetto, e di un facilitatore. Può avere una durata di uno o più giorni.
È una metodologia che fa largo utilizzo delle tecniche di visualizzazione: si utilizzano grandi fogli di carta adesiva affiancati su una parete e i partecipanti, seduti a semicerchio, lavorano, dall’analisi dei problemi alla proposta di soluzioni, con dei cartoncini colorati nei quali possono scrivere i loro suggerimenti secondo le fasi della metodologia. Tali idee una volta inserite sulla parete adesiva possono essere visualizzate da tutto il gruppo che può spostarle o aggregarle secondo le esigenze.
Approfondimenti:
Bussi F., Progettare in partenariato, F. Angeli, Milano, 2001
Coppo A., Tortone C., La tecnica "Goal Oriented Project Planning", DoRS
http://www.dors.it/page.php?idarticolo=1180Formez, Metodologia di lavoro: PCM & GOPP
http://programmicomunitari.formez.it/sites/all/files/pcm_gopp.pdfTutti gli aggiornamenti del sito sulla
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