LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE

VIS - HIA (Health Impact Assessment)

INDICE ANALITICO GENERALE

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A cura di Giorgio Gatti

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IMPATTO SOCIALE

LA VALUTAZIONE dell'IMPATTO SOCIALE

LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

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Per un inquadramento generale del tema vedasi la scheda LA PROGRAMMAZIONE INTEGRATA

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Si noti che l’acronimo VIS, nato per individuare la Valutazione di Impatto sulla Salute, è attualmente utilizzata anche per la Valutazione di Impatto sul Sociale.

La Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS-Health Impact Assessment HIA ) è una tecnica che ha l'obiettivo di consentire di prendere correttamente in considerazione le problematiche della salute umana quando vengono prese decisioni importanti per lo sviluppo di un territorio nell'ambito di progetti, piani o programmi di sviluppo.

L’ottica è prevalentemente di tipo negativo e/o riparativo, nel senso che la verifica è sui possibili danni collaterali. Similmente alla Valutazione di impatto ambientale (VIA), da cui possono nascere interventi tendenti a ridurre l’impatto stesso o a compensarlo in altra maniera.


Secondo la definizione fornita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, la Valutazione di Impatto sulla Salute è: "Una combinazione di procedure, metodi e strumenti per mezzo dei quali una politica, un piano o un progetto possono essere giudicati sui loro potenziali effetti sulla salute di una popolazione, e sulla distribuzione di questi effetti all'interno della popolazione stessa". Utilizza metodi di analisi qualitativi e quantitativi e coinvolge, oltre alle discipline mediche, quelle sociali, i portatori di interesse e la cittadinanza intesa nel senso più vasto. È quindi un processo multidisciplinare che si ispira a quattro valori fondamentali: democrazia, equità, sviluppo sostenibile e uso etico delle prove scientifiche (cfr. Cadum, Caiazzo, Soldati, 2011)." (Merlo G., 2014, p.188)

Rappresenta “una combinazione di procedure, metodi, strumenti con cui una politica, un programma o un progetto può essere giudicato rispetto ai suoi potenziali effetti sulla salute e la loro distribuzione in una popolazione” (Gothenburg Consensus Paper - 1999).

E'dunque una procedura che consente di stimare i rischi per la salute dei cittadini in progetti di diverso tipo ad esempio il piano per la gestione dei rifiuti, di un’infrastruttura, o dei piani sul traffico nelle città.

Le criticità ed i vantaggi che la Vis porta con sé con la sua adozione si possono riassumere nei punti seguenti:

Criticità

- La Vis, se interpretata con mentalità burocratica, può accrescere la complessità delle decisioni e rallentare le stesse. Perché ciò non avvenga occorre una forte conduzione politica, possibilmente con diretto riferimento al vertice dell’organizzazione.

- Può generare discussioni e divergenze di opinioni anche sulla metodologia utilizzata e sulla interpretazione dei risultati e della valutazione. Divergenze che sono almeno parzialmente contenibili attraverso una informazione/formazione preventiva ed attraverso una graduale introduzione della metodologia (ad esempio attraverso una prima fase sperimentale).

- La Vis ha evidentemente un costo che può essere ridotto ai minimi termini attraverso il coinvolgimento della struttura ed attraverso le modalità graduali di introduzione di cui sopra e comunque compensato dai risparmi (danni e sprechi evitati) attraverso l’applicazione della metodologia.

Punti forti

- Il processo accurato di analisi e valutazione di politiche, programmi o progetti in cui la Vis si estrinseca dovrebbe migliorare la qualità e attendibilità delle decisioni prese, accrescendone la completezza delle informazioni raccolte e la finalizzazione delle stesse e rafforzandone la condivisione e la chiarezza.

- La Vis produce certamente un rafforzamento della comunicazione aziendale, sia verso l’esterno che all’interno dell’organizzazione, attraverso il coinvolgimento delle persone interessate alle decisioni e dei cittadini in generale ed attraverso una maggiore trasparenza ed una migliore comprensibilità dei processi decisionali e dei risultati dei medesimi.

- Come accadde con l’applicazione della Total quality le risorse, in termini di tempo dedicato si spostano parzialmente dalla fase operativo/realizzativa alla fase progettuale, aumentando tempi e costi di pensiero, condivisione e progettazione ma riducendo i costi legati agli errori ed alla vertenzialità.

- La Vis prevede tra le proprie norme metodologiche l’adozione di strumenti di partecipazione con le conseguenze derivanti da ciò che la stessa implica per definizione: maggior senso di appartenenza alla comunità locale, una più precisa percezione d’efficacia.

- La metodologia di valutazione di impatto sulla salute , anche se prevalentemente utilizzata per prevenire danni e risultati negativi per la salute (intesa in senso lato, come benessere) dei cittadini può contemporaneamente evidenziare gli eventuali benefici e vantaggi (diretti o indiretti – fra questi ultimi ad esempio quelli derivanti dalle risorse per investimento che da un progetto possono risultare).

Come la Via (Valutazione di Impatto Ambientale) e la Vas (Valutazione Ambientale Strategica) (vedi) anche la Valutazione di Impatto sulla Salute crea competenze importanti ed utilizzabili a lungo nel tempo fra le risorse umane delle organizzazioni che adottano la metodologia, tanto che si potrebbe affermare che più di altri strumenti contribuisca a creare o rafforzare una “cultura della salute e della responsabilità sociale”, specie all’interno di un Ente locale (dove già esistono quanto meno le basi di tale sensibilità e “cultura”)


Il DL.vo 104/2017 ha recepito la Direttiva europea 2014/52/UE sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), prescrivendo per i nuovi impianti che rientrano in una specifica categoria (es. grandi impianti di combustione, raffinerie) di svolgere una VIS al fine di tutelare le popolazioni dai potenziali impatti che questi impianti determinano sul territorio, tenendo conto anche delle relative opportunità di sviluppo. Il Decreto individua l’Istituto Superiore di Sanità quale istituzione incaricata di scrivere le linee guida per la VIS, che dovranno essere quindi recepite con Decreto dal Ministero della Salute e rese disponibili dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per i proponenti. In questo rapporto, che rappresenta un aggiornamento del Rapporto ISTISAN 17/4, sono approfondite e descritte le metodologie e gli approcci utili a svolgere la VIS.

Dogliotti E., Achene L., Beccaloni E., Carere M., Comba P., Crebelli R., Lacchetti I., Pasetto R., Soggiu M.E., Testai E., Linee guida per la valutazione di impatto sanitario (DL.vo 104/2017), ISTISAN 2019http://old.iss.it/publ/index.php?lang=1&id=3193&tipo=5


Approfondimenti:

OMS:

www.who.int/hia/en

Il portale della VIS:

www.hiagateway.org.uk

Sito della Commissione Europea sulla VIS:

www.ec.europa.eu/health/health_policies/

Arpa Piemonte: Il Progetto Vispa:

www.arpa.piemonte.it

Ciucci F., Valutare i progetti di promozione della salute, Prospettive Sociali e Sanitarie anno XLIV – n. 4, autunno 2014

Linee guida per la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS)

http://www.iss.it/publ/?lang=1&id=3042&tipo=5

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aprile 2014 Giorgio Gatti