Programmazione europea 2021-27:

i finanziamenti verso l’Italia ed il PNRR

INDICE ANALITICO GENERALE

tutte le voci del sito

La programmazione europea ha l’obiettivo di fondo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale tra gli Stati membri (articolo 3 TUE).


Le specifiche schede:

Approfondimenti:

Glossario UEhttps://ec.europa.eu/regional_policy/it/policy/what/glossary/Glossario di Quaderni di Tecnostrutturahttp://quaderni.tecnostruttura.it/glossario/

Con la situazione pandemica il bilancio della programmazione europea 2021-27 si articola in tre linee di finanziamento:

Al di fuori di queste tre linee di finanziamento si colloca lo strumento del Meccanismo europeo di stabilità (MES - European Stability Mechanism, ESM). Detto anche Fondo salva stati, è stato istituito nel 2012 al di fuori del quadro giuridico della UE, con un capitale derivante dagli Stati contributori ed emettendo bond, obbligazioni, con scadenze fino a 45 anni. Offre aiuto agli Stati tramite prestiti o linee di credito a tassi particolarmente favorevoli, sotto precise condizioni. Dalla sua riforma, l’Italia  potrebbe ricevere circa 36 miliardi di euro, in prestiti a tassi molto bassi e a lunga scadenza, con l’unico vincolo dell’utilizzo dei fondi per spese sanitarie dirette e indirette.

UE,  Il MEShttps://eur-lex.europa.eu/summary/glossary/european_stability_mechanism.html?locale=itBanca d’Italia, Il Meccanismo europeo di stabilità (MES - European Stability Mechanism, ESM) e la sua riforma: domande frequenti e rispostehttps://www.bancaditalia.it/media/fact/2019/mes_riforma/index.htmlVillafranca A., Mongini C., Il Mes, la sua riforma e il dibattito italiano, ISPIhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/il-mes-la-sua-riforma-e-il-dibattito-italiano-28679

La composizione del Bilancio ordinario, Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027 o Multiannual Financial Framework (MFF) dipende dall’obiettivo di fondo dell’Unione Europea: promuovere la coesione economica, sociale e territoriale (articolo 3 TUE). Conseguentemente le entrate dipendono principalmente da un contributo dei singoli Stati in proporzione al loro Reddito Nazionale Lordo (RNL) e le uscite sono essenzialmente indirizzate a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni, attraverso il sistema dei Fondi.

La maggior parte dei fondi europei rientra nella cosiddetta “gestione concorrente”: i finanziamenti vengono assegnati agli Stati membri che li gestiscono e li utilizzano dopo averne concordato la programmazione con la Commissione europea.

I finanziamenti complessivi della UE verso l’Italia

dal Bilancio Ordinario settennale 2021-27:

https://fasi.eu/it/articoli/22-in-evidenza/23007-fondi-europei-italia-2021-27.html

dal Dispositivo temporaneo, RRF (Recovery e Resilience Facility):

che richiede agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme denominato NRRP (National Recovery and Resilience Plan) o PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)

di cui 68,9 miliardi in forma di sovvenzioni (47,9 per gli anni 2021-22, a  seguire 21 miliardi) e 122,6 miliardi in forma di prestiti.

L’Italia è il paese che più d’ogni altro beneficerà dei finanziamenti RRF in quanto più d’ogni altro colpito dalla pandemia.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia -  PNRR

Nota: Il Piano è presentato sul sito del Governo, ma ne esiste una versione sintetica più chiara sul sito del Parlamento. Il Piano presenta una certa incertezza relativamente alla coerenza interna: dagli obiettivi generali, a quelli specifici, alle azioni conseguenti, nonchè nell’utilizzo di termini quali ambiti di intervento, misure, investimenti, etc. che si è cercato di uniformare. La base della documentazione di questa scheda è rappresentata da:Governohttps://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdfParlamento italianohttps://temi.camera.it/leg18/pnrr.html

191,5 miliardi fondi UE a cui lo Stato italiano deve aggiungere 30,6 miliardi di risorse nazionali (Fondo Complementare) per un totale di 222,1 miliardi

(a tali cifre è possibile aggiungere anche 18,45 miliardi provenienti dal Piano per la Transizione 4.0 definito dal Governo italiano).

Strumento di emergenza per la ripresa dalla pandemia con un obiettivo perequativo delle situazioni più in sofferenza, soggetto ad un meccanismo di condizionalità economica e ad un programma di riforme strutturali. Rappresenta il più importante investimento europeo ed italiano per la ripresa dalla pandemia e per il futuro. Gli obiettivi sono da raggiungere in sei anni.


Approfondimenti:

Italia Domani: portale ufficiale del Piano: stato di stato di avanzamento di ogni investimento e le spese sostenute.

https://italiadomani.gov.it/it/home.html

Focus PNRR: Misure e provvedimenti che possono interessare gli ETS, Forum del Terzo Settore 2022

https://www.forumterzosettore.it/focus-pnrr/?fbclid=IwAR01D3HGV0VrIZVleD5ESGi24KyAS-euwmVC9_ZIyRrnGcPoDbAmjbVogqc

Il Piano prevede Condizionalità, Assi strategici, Missioni, Priorità traversali e Riforme.

Due Condizionalità:

Senato, Il Consiglio Economia e finanza approva le raccomandazioni-Paesehttp://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/dossier/0/982479/index.html?part=dossier_dossier1https://fasi.eu/it/articoli/23-novita/22524-recovery-fund-commissione-ue-linee-guida-governi.html

Tre Assi strategici, condivisi a livello europeo:

Sei Missioni (articolate in 16 Componenti per un totale di 43 ambiti di intervento):

https://temi.camera.it/leg18/pnrr/missioni.html

Riforme

Il Piano prevede un programma di riforme per facilitare la fase di attuazione e più in generale contribuire alla modernizzazione del Paese e rendere il contesto economico più favorevole allo sviluppo dell’attività di impresa: Pubblica Amministrazione, Giustizia, Semplificazione amministrativa, Concorrenza.

https://temi.camera.it/leg18/pnrr/politiche.html

Priorità trasversali

L’UE adotta un approccio di programmazione plurifondo ed integrata per cui la trasversalità tra le Missioni è uno degli indirizzi del modello di programmazione. Per il nostro settore l’assunto è che il sociale è valore e capitale di un territorio, capacità di attrazione di investimenti e motore di sviluppo, che la coesione sociale e lo sviluppo economico non sono contrapposti o giustapposti. Pertanto, tutto il Piano e le diverse Missioni condividono una attenzione trasversale a:

https://www.camera.it/temiap/allegati/2021/07/19/OCD177-5042.pdf
https://www.camera.it/temiap/allegati/2021/07/19/OCD177-5043.pdf
https://www.camera.it/temiap/allegati/2021/07/19/OCD177-5044.pdf

In particolare, le Missioni e le Riforme saranno valutate dall'UE sulla base dell’impatto che avranno nel recupero del potenziale dei giovani, delle donne e dei territori, e nelle opportunità fornite a tutti, senza alcuna discriminazione (raccomandazioni specifiche della Commissione Europea sull’Italia del 2019 e del 2020).

https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/2020-european-semester-csr-comm-recommendation-italy_it.pdf

Gli investimenti per il sud

L'obiettivo è di "accompagnare una nuova stagione di convergenza tra Sud e Centro-Nord, per affrontare un nodo storico dello sviluppo del Paese". In questa direzione sono stati riservati 82 miliardi, pari al 40% di tutte le risorse territorializzate, cioè con una destinazione specifica sui territori. L’obiettivo attraversa tutte le Missioni, ma, nel nostro campo, in particolare, troviamo:

ZES: zone in cui esiste una particolare legislazione di vantaggio per attrarre investimenti.
http://www.ministroperilsud.gov.it/it/approfondimenti/schede/sud-pnrr-a-cosa-serviranno-82-miliardi/

Il metodo.

La Commissione Europea ha formulato una chiara raccomandazione nella direzione della coprogrammazione e coprogettazione: “Per garantire la responsabilizzazione dei soggetti interessati, è fondamentale coinvolgere tutte le autorità locali e tutti i portatori di interessi, tra cui le parti sociali, durante l’intera esecuzione degli investimenti e delle riforme inclusi nel piano”.

Governo, Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienzahttps://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdfParlamento italianohttps://temi.camera.it/leg18/pnrr/missioni.htmlUE, DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia, 22.6.2021https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/com_2021_it.pdf

Il rapporto con il Bes (Benessere Equo e Sostenibile)

Le definizioni degli importi di spesa assegnati alle singole componenti, misure e sub-misure forniscono, attraverso indicatori di riferimento, una precisa interpretazione dell’andamento degli interventi anche in un’ottica di sostenibilità. Nel dettaglio, le sei Missioni del PNRR, sono articolate in 285 sub-misure corrispondenti a 64 indicatori statistici Bes/SDGs.


La presente scheda approfondisce, in grande sintesi, le Missioni 4 “Istruzione e ricerca”; 5. "Inclusione e Coesione"; 6. "Salute".

 M4. Missione 4. Istruzione e ricerca, 33,81 miliardi

Mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca.

Obiettivi generali ("Assi portanti"):

Componenti:

M4C1. Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università

Mira a realizzare gli investimenti materiali ed immateriali necessari a colmare o a ridurre in misura significativa in tutti i gradi di istruzione le carenze strutturali sopra descritte, anche grazie all’utilizzo delle risorse già destinate al comparto istruzione che si libereranno come conseguenza della denatalità nell’arco dei prossimi anni. A questo fine, la componente punta al rafforzamento dell’offerta formativa, anche sulla base del miglioramento delle competenze del corpo docente, a partire dal sistema di reclutamento e dai meccanismi di formazione in servizio di tutto il personale scolastico. La componente, infine, persegue l’obiettivo di rafforzare le infrastrutture e gli strumenti tecnologici a disposizione della didattica, nonché a sostenere e ad ampliare i dottorati di ricerca.

M4C2. Dalla ricerca all’impresa

Mira ad innalzare il potenziale di crescita del sistema economico, favorendo la transizione verso un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza.

Finanziamenti:

M5. Missione 5. Inclusione e coesione. 29,83 miliardi

Riveste un ruolo di rilievo nel perseguimento degli obiettivi, trasversali a tutto il PNRR, di sostegno all’empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere, di incremento delle prospettive occupazionali dei giovani, di riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne. Il Piano sottolinea che tali priorità non sono affidate a singoli interventi circoscritti in specifiche Componenti, ma sono perseguite in tutte le missioni del Piano medesimo. E' accompagnata da alcune riforme di sostegno.

Componenti

M5C1. Politiche per il lavoro. 

Mira ad accompagnare la trasformazione del mercato del lavoro con adeguati strumenti che facilitino le transizioni occupazionali; a migliorare l’occupabilità dei lavoratori; a innalzare il livello delle tutele attraverso la formazione.

Obiettivi strategici:

Obiettivi generali:

Sostenere l’occupabilità di lavoratori in transizione e disoccupati, mediante l’ampliamento delle misure di politica attiva del lavoro, nell’ambito del nuovo “Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL)”, e promuovere la revisione della governance del sistema di formazione professionale in Italia, attraverso l’adozione del “Piano Nazionale Nuove Competenze”.
Promuovere interventi di capacity building a supporto dei Centri per l’Impiego, con l’obiettivo di fornire servizi innovativi di politica attiva, anche finalizzati alla riqualificazione professionale (upskilling e reskilling), mediante il coinvolgimento di stakeholder pubblici e privati, aumentando la prossimità ai cittadini e favorendo la costruzione di reti tra i diversi servizi territoriali.
Realizzare la piena emancipazione economica e sociale della donna nel mercato del lavoro, prevedendo una sistematizzazione e ristrutturazione degli attuali strumenti di sostegno, con una visione più aderente ai fabbisogni delle donne, attraverso una strategia integrata di investimenti di carattere finanziario e di servizi di supporto per la promozione dell’”imprenditorialità femminile”. L’introduzione di un sistema nazionale di certificazione della parità di genere mira ad affiancare le imprese nella riduzione dei divari nella crescita professionale delle donne e alla trasparenza salariale.
favorire il matching tra il sistema di istruzione e formazione e il mercato del lavoro, mediante il rafforzamento del “Sistema Duale” e dell’istituto dell’apprendistato, e il potenziamento del “Servizio Civile Universale” per i giovani tra i 18 e i 28 anni.

Riforme:

PNRRhttps://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf

  MC52. Infrastrutture sociali, Famiglie, Comunità e Terzo Settore

Mira a valorizza la dimensione “sociale” delle politiche sanitarie, urbanistiche, abitative, dei servizi per l’infanzia, per gli anziani, per i soggetti più vulnerabili, così come quelle della formazione, del lavoro, del sostegno alle famiglie, della sicurezza, della multiculturalità, dell’equità tra i generi. Gli interventi previsti interessano le persone più fragili, nella loro dimensione individuale, familiare e sociale. Il fine è prevenire l’esclusione sociale intervenendo sui principali fattori di rischio individuale e collettivo, in coerenza con quanto già programmato nella prima componente e assicurare il recupero della massima autonomia delle persone.”

Obiettivi generali:

Riforme:

MC53. Interventi speciali di coesione territoriale

Prevede il rafforzamento di interventi speciali in specifici ambiti territoriali: le aree interne del Paese, la valorizzazione economica e sociale dei beni confiscati alle mafie, il potenziamento degli strumenti di contrasto alla dispersione scolastica e dei servizi socioeducativi ai minori, la riattivazione dello sviluppo economico attraverso il miglioramento delle infrastrutture di servizio delle Aree Zone Economiche Speciali.

Obiettivi generali:

Le ZES sono regioni geografiche localizzate nel Mezzogiorno dotate di una legislazione economica di vantaggio.

Investimenti

1: Strategia nazionale per le Aree Interne

Le Aree Interne costituiscono circa tre quinti dell’intero territorio nazionale, distribuite da Nord a Sud, e presentano caratteristiche simili: a) grandi ricchezze naturali, paesaggistiche e culturali, b) distanza dai grandi agglomerati urbani e dai centri di servizi, c) potenzialità di sviluppo centrate sulla combinazione di innovazione e tradizione.

2: Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

Restituire alla collettività un numero significativo di beni confiscati per fini di sviluppo economico e sociale (inclusa la creazione di posti di lavoro), nonché come presidi di legalità a sostegno di un’economia più trasparente e del contrasto al fenomeno della criminalità organizzata.

3: Interventi socioeducativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

Contrastare la povertà educativa delle Regioni del Sud attraverso il potenziamento dei servizi socioeducativi a favore dei minori, finanziando iniziative del Terzo Settore, con specifico riferimento ai servizi assistenziali nella fascia 0-6 anni e a quelli di contrasto alla dispersione scolastica e di miglioramento dell’offerta educativa nella fascia 5-10 e 11-17.

4: Interventi per le Zone Economiche Speciali (ZES)

Assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle Zone Economiche Speciali con la rete nazionale dei trasporti, ed in particolare con le reti Trans Europee (TEN-T)

https://www.mit.gov.it/connettere-litalia/corridoi-europei-ten-t

Riforme:

 Finanziamenti:

Missione 6. Salute, 20.23 miliardi

Mira a superare le significative disparità territoriali nell’erogazione dei servizi, in particolare in termini di prevenzione e assistenza sul territorio; un’inadeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali; tempi di attesa elevati per l’erogazione di alcune prestazioni; una scarsa capacità di conseguire sinergie nella definizione delle strategie di risposta ai rischi ambientali, climatici e sanitari. E’ indirizzata a poter contare su un adeguato sfruttamento delle tecnologie più avanzate, su elevate competenze digitali, professionali e manageriali, su nuovi processi per l’erogazione delle prestazioni e delle cure e su un più efficace collegamento fra la ricerca, l’analisi dei dati, le cure e la loro programmazione a livello di sistema.

Obiettivi generali:

Componenti:

MC1. Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza territoriale

Rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), il rafforzamento dell'assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari

MC2. Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio nazionale

Rinnovamento e l'ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi. Ricerca scientifica e trasferimento tecnologico, oltre che a rafforzare le competenze e il capitale umano del SSN anche mediante il potenziamento della formazione del personale.


La Missione 6 ha trovato la sua prima implementazione nel 2022 con il DM 77/22: “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”

Finanziamenti:



Approfondimenti:

con l’approvazione del PNRR la produzione di articoli è vastissima: in questa sede se ne riportano alcuni.

Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile, Il PNRR e la legge di bilancio 2022

https://asvis.it/public/asvis2/files/Pubblicazioni/ASviS_Analisi_LdB_PNRR_2022.pdf?fbclid=IwAR0iG1tWnPukWo0-yh8FpjWfcydCbQ1_fPwB3QbMWLLVcbo3vPKFldeDlB4

Cellini G., La voce degli assistenti sociali sul PNRR, Welforum 2021

https://welforum.it/punto-di-vista/la-voce-degli-assistenti-sociali-sul-pnrr/

Excursus, Il Punto sul PNRR

https://www.excursusplus.it/il-punto/#dati

Formez, IL PNRR IN 10 GUIDE

https://lineaamica.gov.it/notizie/pnrr-10-guide

Forum disuguaglianze, PNRR: Quale ruolo dell’impresa sociale nel potenziamento e democratizzazione dell’offerta di servizi di welfare. Alcune linee di indirizzo e priorità sulla coesione sociale

https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/pnrr-quale-ruolo-dellimpresa-sociale-nel-potenziamento-e-democratizzazione-dellofferta-di-servizi-di-welfare-alcune-linee-di-indirizzo-e-priorita-sulla-coesione-sociale/

Gadda C.M., PNRR ed economia sociale, tra sussidiarietà e innovazione, Vita 2021

http://www.vita.it/it/article/2021/06/01/pnrr-ed-economia-sociale-tra-sussidiarieta-e-innovazione/159544/

Grusol, Dossier PNRR. Norme, documenti, analisi, luglio 2022

http://www.grusol.it/schedeApp/nletter41%20MAG%2021.pdf

IRS, Verso un welfare più forte, ma davvero coeso e comunitario? , Welforum

Una serie di schede sul temahttps://welforum.it/il-punto-presentazione/verso-un-welfare-piu-forte-ma-davvero-coeso-e-comunitario/

Openpolis, Trasparenza, informazione, monitoraggio e valutazione del PNRR

https://openpnrr.it/?fbclid=IwAR1LmQY-jynuKOGtRsRtFjZWiEBmG-eYYwLTXCIk7zzcaz5PLrCtCKUSe0sS&P ESG

Secondo Welfare, Memento PNRR, 2022

https://www.secondowelfare.it/tag/memento-pnrr/

Vita, Osservatorio PNRR sociale

Una serie di schede sul temahttp://www.vita.it/it/article/2021/11/05/osservatorio-non-profit-sul-pnrr-si-alza-il-sipario/160950/

Tutti gli aggiornamenti del sito sulla

PAGINA FACEBOOK

“Mi piace” per avere le notifiche. Suggeriscilo ai tuoi amici




Giorgio Merlo, agosto 2021