Rassegna stampa

SCUOLA CHIUSA: "TROPPI STRANIERI, NON SI GARANTISCE L'INTEGRAZIONE"

E' successo a Pietrabruna nell'imperiese, a soli dieci giorni dall'inizio delle lezioni: una pluriclasse bocciata dal ministero per la presenza di un solo italiano su 8 iscritti. L'anno precedente con un solo italiano su sette iscritti la scuola era aperta. I bambini così, abitanti in una zona montana, dovranno andare a scuola con lo scuolabus piuttosto lontano, sulla costa, in un altro comune.

COMMENTO: ancora una volta un eccesso di rigore burocratico...le classi che non rispettano i parametri massimi circa l'inserimento degli alunni stranieri nel nostro paese sono migliaia. Perchè non sdoppiarle? Perchè non eliminare le classi "pollaio"?
In questo caso bastava rinforzare i tempi della contemporaneità nella classe usando l'organico potenziato d'istituto, per favorire l'integrazione e l'apprendimento dei bambini e per continuare a dotare il piccolo paese di un servizio imprescindibile.

ALGORITMI IMPAZZITI E PROTESTE: SCUOLA, SOLITO CAOS

da il Fatto Quotidiano

In varie zone d'Italia molti docenti sono stati prima convocati per firmare il contratto e poi sono stati sospesi per effettuare delle verifiche, essendoci degli errori nelle graduatorie. In molti casi il personale ha dovuto spostarsi da una scuola all'altra pur avendo già preso servizio.
Ancora una volta la macchina della scuola è ferma e non ripartirà con il verso giusto. Le nomine non sono terminate e i contenziosi aumentano.
A complicare la situazione nella scuola primaria c'è la novità delle due ore aggiuntive di educazione motoria nelle classi quinte: sarà difficile formare le cattedre, ci saranno degli spezzoni e spesso i docenti dovranno lavorare su più scuole.

COMMENTO : garantire l'efficacia del sistema nel nostro paese non è mai possibile, neanche ricorrendo alle tecnologie più avanzate. Ogni anno sempre innovazioni, modifiche, variazioni che riducono i tempi di lavoro e colassano le procedure. I decisori devono prendere atto che è quasi impossibile gestire un numero così alto di personale precario. Bisogna aumentare la quota di personale a tempo indeterminato, soprattutto sul sostegno per assicurare una miglior qualità del servizio e una vera continuità nell'insegnamento.

ESAMI E TESI VIA WHATSAPP. NEI GUAI PROF. E 29 STUDENTI

Da "IL SECOLO XIX"

E' successo a Genova: un professore e 29 studenti di economia ( molti sono rampolli di note famiglie) rischiano di finire a processo dopo un'indagine durata due anni e mezzo. Secondo l'accusa il professore (ora preside) avrebbe preparato decine di tesi di laurea e svolto in diretta gli esami, collegato su WhatsApp.

COMMENTO : in questo caso non ci sono molte parole! Qua sì che le tecnologie sono state utilizzate con destrezza e noncuranza dei principi di correttezza e di rispetto degli altri. Curiosa la presenza, tra gli attori, di molti rampolli di note famiglie...

SCUOLA, E' L'ORA DI DARE LE PAGELLE AI DOCENTI

di Alessandro De Nicola IL SECOLO XIX

Di fronte al disastro della scuola italiana (dispersione scolastica troppo alta, risultati scadenti nelle rilevazioni nazionali e internazionali, retribuzioni troppo basse degli insegnanti) l'autore propone che si cominci a valutare le performance dei docenti fatta in tutta Europa. Questo processo, non facile, viene visto come esercitato sia da esterni (ispettori) che interni ( presidi, consigli...). Dice l'autore: " alcuni docenti sono inadatti o poco solerti e formati, altri sono coscienziosi, aggiornati e coinvolgenti. Premiamo i secondi e stimoliamo i primi, nel frattempo rallentandone il percorso di carriera."

COMMENTO: in futuro il tema MERITO ci accompagnerà a lungo. Si esprimono giornalisti, esperti, docenti universitari, politici... In questo caso l'autore punta la sua attenzione sul merito dei docenti, piuttosto che, per fortuna, su quello degli studenti. Non è facile esprimersi su brevi articoli, comunque è corretto raccoglierli e riprenderli per capire i vari punti di vista e i gravi rischi che ci possono essere dietro a decisioni affrettate prese anche sotto varie spinte emotive o per equipararci all'Europa. Per fortuna riguardo al merito degli studenti il faro che ci illumina è la Costituzione Italiana che recita all'art. 34 :" la scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso."

SCACCO AL NONNO

Da "La Stampa"

Questa è la favola di Ria , bimba prodigio di appena 8 anni. nata in Italia da genitori indiani.
A Imperia ha battuto a scacchi, durante un torneo, un nonno 84enne in appena 33 mosse!
Dice la bambina: "questo gioco è come la guerra, ma senza feriti. I pezzi sono molto carini e poi devi farti una strategia".
Da grande sogna di fare il medico: "curare è bello!"
La bambina racconta che la passione per gli scacchi gli è venuta a cinque anni quando è tornata in patria, ha visto i bambini giocare e ha subito imparato grazie ad un'insegnante indiana.
Ria è la campionessa italiana della sua categoria.
Dice il suo allenatore: " è attenta, gioca più forte, ha capacità strategica superiore".

COMMENTO: "capacità strategica superiore..." questa è la qualità di Ria; forse a scuola si lavora poco su questo aspetto che non è strettamente disciplinare ma che serve sempre, soprattutto nella vita reale. Un'ora alla settimana di gioco strategico o di situazioni simulate da affrontare in gruppo non sarebbe male in un curricolo rinnovato e più attraente. Questo racconto poi dimostra ancora una volta come spesso la scuola chiuda le porte alle esperienze extrascolastiche degli alunni, invece di farle proprie e usarle per allargare i campi di intervento e l'integrazione in classe.