LANCIO N. 47 del 19.01.24

Care, cari,
che settimana! Quante notizie e commenti! Siamo arrivati anche alle polemiche...
Abbiamo visionato molti articoli che parlano delle prossime modifiche che riguarderanno le scuole superiori: il nuovo istituto tecnico quadriennale e la nascita del Liceo del Made in Italy.
Ma la cosa più sconvolgente è l'improvvisa polemica scatenata da Galli della Loggia sul mito della scuola italiana inclusiva; di seguito potrete leggere solo due contributi contrapposti in merito ma è nostra intenzione raccogliere varie riflessioni e pubblicarle in un numero speciale...
Come sempre buona lettura!

                                                                                        EDITORIALE 

N. 56: Andreoli: "la dittatura del denaro fa ammalare..."  (video-intervista)
https://video.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/lo-psichiatra-andreoli-la-dittatura-del-denaro-rende-infelici-e-fa-ammalare/460584/461548?ref=RHRT-BG-P2-S1-T1

                                                                     
                                                    SCOPPIA LA POLEMICA SULL'INCLUSIONE NELLA SCUOLA ITALIANA

N. 57: Galli della Loggia: " il mito dell'inclusione" nella scuola italiana...
https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=168375&print=1

N.58: una prima risposta di M. Del Corno
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/13/galli-della-loggia-invettiva-contro-la-scuola-inclusiva-accanto-ai-normali-ci-sono-i-bes-i-disabili-gli-stranieri-le-critiche-dei-docenti/7409229/


                                                           PARLIAMO DI ADOLESCENTI
N.59: la troppa presenza dei genitori non aiuta...  (di P. Sarti)
ESSERE GENITORI TROPPO PRESENTI NON AIUTA GLI EDOLESCENTI A DIVENTARE AUTONOMI

"Con chi esci? Dove vai? Cosa fai?", "…fammi uno squillo quando arrivi", "Mi raccomando vai piano", “Stai bene? Tutto a posto?". Proteggere i figli è diventata un’ossessione: se queste frasi fossero pronunciate una volta ogni tanto, non ci sarebbe nulla di male, rappresenterebbero un normale genitore che si interessa della vita e della sicurezza del proprio figlio. Ma quando frasi simili vengono ripetute in modo continuo, quasi ossessivo, e non solo agli adolescenti, ma anche a giovani adulti che magari già vanno all'università o lavorano, fanno male! La parola “no” è sempre sulla bocca dei genitori e quasi sempre accompagnata dalla profezia di una tragedia incombente: “non farlo, perché ti può accadere che…”. La vita dei figli viene organizzata e pianificata trattandoli come se fossero incapaci di autogestione, di autonomia, e ritardando (o addirittura bloccando) il naturale percorso evolutivo. Essere lì, sempre presenti, come un’ombra “onnipotente”: questo atteggiamento in genere si mantiene ben oltre l’infanzia. L'intento potrebbe sembrare buono, ma i risultati sui figli si vedono nella crescita: sono sempre più frequenti le situazioni di disagio, emergono l’ansia e addirittura panico e fobie, che tendono a manifestarsi in età sempre più precoci. Gli psicologi definiscono “iperprotettivi” i genitori che hanno un eccessivo contatto fisico e psicologico con il bambino, sottraendolo all'esplorazione autonoma, esercitando un controllo troppo stretto, intrusivo, e ostacolando la naturale necessità del bambino di ampliare il proprio cerchio di figure di riferimento.  Proteggere da ogni singola fatica, sostituendosi sempre e subito, comporta nei figli una perdita sul piano esperienziale: quanti sono i genitori che regolarmente preparano lo zaino di scuola o la borsa della palestra, che vengono continuamente chiamati per portare le chiavi di casa dimenticate o il quaderno dei compiti… Ai tempi del baby boom i bambini erano “tanti” e gli adulti “pochi”: prima era un adulto che gestiva un nugolo di bambini, ora è un bambino con troppi adulti attorno! Ognuno doveva preoccuparsi delle proprie cose… oppure restare senza! Quando ero bambino e mio padre ci portava a sciare, ognuno di noi doveva controllare di avere i propri guanti, cappello, scarponi, sci e racchette. E se ci si dimenticava qualcosa prendevamo anche i rimproveri! Non voglio osannare “il bel tempo che fu”, ma mi fa un po’ impressione ora vedere giovani adolescenti che giocano con il cellulare sul divano mentre i genitori corrono freneticamente alla ricerca del guanto perduto o dietro alla preparazione dei panini (“… a lui col prosciutto non piace, mettici lo speck!”), urlando “sei pronto?? Hai messo le scarpe?? Dobbiamo andare a sciare!!!”. 

Il problema è che quando i genitori fanno troppo per i figli, va a finire che i figli non fanno abbastanza per sé stessi. Risolvere le situazioni al posto loro non li aiuta a crescere, bisogna supportarli solo quando serve, senza mai sostituirsi a loro, per due motivi ugualmente importanti. Il primo è di trasmettergli fiducia nella propria capacità di potercela fare. I bambini prima, e gli adolescenti poi, hanno bisogno di mettere alla prova le proprie capacità, acquisendo così sempre più sicurezza e autostima. E, secondo aspetto fondamentale, hanno bisogno di imparare ad essere responsabili delle proprie azioni. Noi siamo “condannati” a essere responsabili delle nostre scelte, dei nostri possibili errori, ed è questo che ci rende liberi. Ovviamente in modo graduale: non chiederò a un bambino di 5 anni (che ha ancora bisogno di accudimento, di attenzioni e di cure da parte degli adulti di riferimento) le stesse cose che potrò chiedere a uno di 15! Rimanendo sull’esempio dello sci, visto che siamo in periodo invernale e vacanziero, a 5 anni si può preparare insieme tutto il necessario, per evitare che debba passare una giornata sulla neve a mani nude, ma a 15 anni posso pretendere che lo faccia da solo … e anche che si trovi a sciare un giorno della sua vita senza guanti!! Dobbiamo quindi gradualmente restituire la responsabilità delle proprie azioni e scelte al figlio, perché solo così possiamo offrirgli la possibilità di diventare un giovane e poi un adulto responsabile, in grado di scegliere e di correggere eventualmente le proprie decisioni. Per proteggere davvero i nostri figli, dobbiamo liberarci dalla smania di controllarli: i giovani devono diventare “adulti”, rendersi autonomi e capaci di assumersi responsabilità sia personali che sociali.

(Corriere Fiorentino - “Genitori & Figli” di Paolo Sarti - giovedì 11 gennaio 2024)


N. 60: Svizzera: nonni e nipoti un rapporto sempre più complicato...
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N.61: i millenials usano i sottotitoli per vedere i film
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N.62:  da ingegnere alla Ferrari a docente di scuola superiore...
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N.63:  la soddisfazione del Ministro per le adesioni alla sperimentazione  del nuovo istituto tecnico abbreviato..
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N.64: non cancellate il liceo economico sociale!
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N. 65: "prendetevi la luna" di P. Crepet
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                                                                                        STORIE VERE...
N.66: i bambini salvati dalla shoah (film)
https://www.avvenire.it/agora/pagine/i-bambini-di-winton-salvati-dalla-shoah

N. 67:  Franco Basaglia un vero innovatore...
"https://startupitalia.eu/212175-20231012-franco-basaglia-quellinnovatore-che-cambio-per-sempre-la-storia-dei-manicomi-italiani-il-ricordo-del-nipote


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