Le parole dell'inclusione 

(di E. Cristini)





"ciascuno cresce solo se sognato"

In questo editoriale dove il titolo è Liberi tutti mi sembra importante aggiungere, anche visto l’argomento che tratterò, Liberi tutti … di sognare. Desidero iniziare con una poesia:  Ciascuno cresce solo se sognato di Danilo Dolci.

C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.

C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.


Questa poesia interpreta il valore assoluto che c’è nell’accompagnare i bambini, i ragazzi, gli studenti nella crescita, guardando e sognando il loro futuro. Se questo aspetto è fondamentale nello stare vicino ai nostri ragazzi, diventa inderogabile per i nostri alunni con disabilità.
Sognare il futuro, per me insegnante di sostegno alla scuola dell’infanzia significa accompagnare in primo luogo la famiglia a guardare, osservare il proprio figlio per poter organizzare il migliore percorso scolastico ed extra scolastico insieme.
Lavorare insieme alla famiglia diventa occasione per poter comprendere le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità, le attitudini, gli interessi del bambino che abbiamo di fronte per poter sognare e costruire un percorso che lo aiuti a maturare tutte le competenze possibili nel suo contesto di vita.
Questo sogno si realizza nella costruzione di un Progetto di Vita. Dario Ianes e Sofia Cramerotti nel volume 1 intitolato “Il Piano Individualizzato Progetto di Vita” evidenziano come intorno alla costruzione di un buon PEI sia necessario ragionare con un orizzonte non" stretto" solo sulla scuola.
Proprio la prospettiva dell’ICF ci indica la necessità di allargare lo sguardo su tutti contesti della vita dell’alunno con disabilità. Pensare e creare un Progetto di Vita significa partire da oggi per guardare a tutte le dimensioni dell’essere adulto, significa “preparare le azioni necessarie, prevedere le varie fasi, gestire i tempi, valutare i pro e i contro, comprendere la fattilibità…”.

Immaginare, sognare tutto il possibile. E’ proprio dall’immaginare la possibilità, dicono gli autori, che inizia il lungo viaggio per diventare adulti. Di seguito allego l’informativa di un nuovo decreto legislativo fondamentale per la realizzazione del progetto di vita

Il 15 aprile 2024, il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce norme per la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del Progetto di Vita individuale personalizzato e partecipato.

Si tratta di un decreto fondamentale perché garantisce la presa in carico dal punto di vista sanitario, sociosanitario e sociale, evitando le tante frammentazioni e vengono riviste le procedure di accertamento dell’invalidità civile e della valutazione multidimensionale. Procedure che in via sperimentale partiranno dal 1 gennaio 2025.
“Siamo davanti ad una straordinaria opportunità per le persone con disabilità, per le famiglie, per il nostro Paese – conclude il Ministro Locatelli – Iniziamo a ribaltare la prospettiva e a parlare non più solo di assistenzialismo ma di valorizzazione delle persone, semplifichiamo e sburocratizziamo gli iter e soprattutto partiamo dai desideri e dalle scelte di ogni individuo, come previsto dalla Convenzione Onu, per arrivare a un percorso di vita dignitoso per ogni persona.” 
https://disabilita.governo.it/it/notizie/approvato-in-via-definitiva-decreto-disabilita-a-gennaio-avvio-sperimentazione/