Febbraio 2020



SOMMARIO :

1 editoriale

2 parliamo di noi

3 Gianni Rodari... 100 anni ma non li dimostra

4 riceviamo e pubblichiamo

5 segnalazioni varie

6 pedagogia e tecniche didattiche “in pillole” : il lavoro di gruppo

7 la valutazione : siamo arrivati agli emoticon ?

8 hit parade delle notizie

9 pensierino della sera

10 una frase in dono

2 - PARLIAMO DI NOI

>>Come al solito ci rivolgiamo in primo luogo a quelli che ricevono per la prima volta questo contributo….

ricordiamo gli scopi principali della newsletter (gratuita, apolitica e apartitica) germogliata spontaneamente subito dopo la “prima giornata per la scuola” organizzata a settembre 2019 a S.Rocco di Zerli :

- Tener viva la fiammella della pedagogia, disciplina che dovrà per forza tornare d’attualità!

- Creare un circuito comunicativo nel territorio del Tigullio e oltre;

- Diffondere informazioni di tipo culturale, normativo, educativo, sociale legate al mondo della scuola;

- Mantenere un contatto intergenerazionale fra tutti coloro che lavorano o hanno lavorato con impegno nella e per la scuola pur con profili professionali diversi;

- Organizzare iniziative culturali ma non solo….anche a tavola si può avere un atteggiamento pedagogico !

>>…..ci stiamo espandendo più di un virus…..siamo arrivati quasi a 120 destinatari !

>>Molto bella la giornata passata in Lunigiana, non eravamo in molti visto l’emergenza in corso ma il clima è stato vivo e positivo. La visita al Museo di Villafranca e la successiva partecipazione alla Sagra del Chiodo di Maiale ci hanno fatto capire, ancora una volta, che ogni territorio ha le sue specificità e che la scuola deve molto curare questo rapporto sfuggendo da ogni stereotipo e facendo una continua ricerca su ciò che è locale…. Crediamo molto in questo percorso “museale” a tappe perché porta freschezza, cultura, autenticità….

Pertanto siete tutti invitati a partecipare alla prossima iniziativa che avrà luogo

SABATO 18 APRILE 2020

con questo programma:

- Mattino : visita al Museo del Damasco di Lorsica (Fontanabuona) ; al termine trasferimento in auto a Barbagelata, con sosta al Passo della Scoglina e visita alle sorgenti del fiume Aveto;

- Pranzo a Barbagelata di Lorsica ( mt 1115) nel locale annesso alla Chiesa preparato da un gruppo di volontari ;

- Pomeriggio : visita al paese (le chiese, la scuola vecchia, le stradine, le case..…), testimonianze di storia partigiana, lettura di pagine scritte da D. Agostino maestro a Barbagelata, S. Messa, passeggiata (facoltativa) al M. Caucaso.

Ringraziamo Elisa Cristini del Comitato che curerà l’organizzazione della giornata nei vari dettagli; seguirà programma definitivo con indicazione delle modalità di prenotazione.

>>stiamo anche cercando di migliorare la grafica per renderla più accattivante….alcuni ci hanno segnalato che leggendo le varie parti si addormentano facilmente…. Abbiamo quindi per prima cosa rimodernato la copertina…..cosa ne pensate?

3 - GIANNI RODARI : cento anni ma non li dimostra !

E’ iniziato il conto alla rovescia……il 23 ottobre 2020 il grande Gianni avrebbe compiuto 100 anni ; in tutto il paese fioriscono iniziative varie , vengono stampate le sue opere in edizione speciale...

In particolare consigliamo di esplorare il portale web RODARIPEDIA che dà notizia di ogni iniziativa….

Con una punta di amarezza e nostalgia ci viene in mente quel periodo, ormai lontano, in cui tutti i libri di lettura riportavano tanti scritti di Rodari…..l’approccio creativo all’uso della lingua italiana , forse per l’ultima volta, tentò di far breccia nell’universo scolastico….dopo poco tempo fu respinto, ora di Rodari e delle sue magiche intuizioni sui libri di scuola non c’è quasi più traccia.

Prima di concludere riportiamo uno stralcio del ricordo di una sua alunna pubblicato su “L’Espresso” del 5 gennaio 2020 : “un giorno (siamo nel 1965) arrivò un nuovo maestro, o meglio, un maestro ausiliario, che avrebbe dovuto dare una mano. Era un uomo minuto, un po’ timido. Non alzava la voce e sorrideva spesso. Eppure era inflessibile.

In poco tempo tutto fu rivoluzionato. Cambiò l’aula, cambiò l’atmosfera e cambiammo noi. Le ore passavano rapidamente una dopo l’altra. Anzi, restavamo a scuola anche nel pomeriggio. I nostri impegni si erano moltiplicati e noi, prima così riottose e maldisposte, avevamo finito per essere addirittura entusiaste….”

“…. Dal mio maestro ho imparato, nei miei limiti, la forza della trasgressione, la necessità dell’utopia, il valore della resistenza e della rivolta, l’impegno di cambiare il mondo.”

4 - RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Tra i molti che ci scrivono abbiamo selezionato questi due contributi :

- Anna Olivieri , ex docente di sc. Secondaria esperta in materia, si prende un impegno per il futuro che volentieri registriamo: “scriverò qualcosa sullo studio del territorio che mi sta molto a cuore, distinguendo fra

ambiente, territorio, paesaggio.”

- Luca Pani del Comitato scrive in merito al problema “adolescenti e cellulari” :

“...e senza cellulare chi sono?”

Una provocazione e una domanda. Forse anche una proposta di riflessione profonda, un tentativo di separare il nostro io dall’oggetto degli oggetti: il cellulare. La domanda potrebbe anche essere posta, oggi più che mai, in questi termini: “cellulare a scuola: strumento o trappola”. Nel Web non si contano gli articoli di esperti che in merito all’uso del cellulare a scuola si schierano “pro” o “contro”: c’è chi eleva il cellulare a strumento didattico e chi lo mette al bando. Una cosa è certa: l’ordine di scuola che più “soffre” la presenza dell’oggetto degli oggetti è quello della Secondaria di primo grado e l’ultimo anno della scuola Primaria. Si moltiplicano i casi di uso improprio del cellulare a scuola da parte dei minori, durante le lezioni... e in tutti gli spazi dove si svolge la giornata scolastica. In alcuni casi mancano, nei Regolamenti di Istituto, norme in tal senso, in altri sono presenti le norme, ma i Dirigenti Scolastici procedono di testa propria e danno indicazioni “contrarie” agli stessi Regolamenti di Istituto, dimenticando che forse tali norme sono il frutto di un “Patto”, deciso e sottoscritto da genitori e scuola. Peggio ancora, in molte realtà scolastiche, si punta il dito contro il docente: il minore usa di nascosto il cellulare in classe? mancata vigilanza...quindi provvedimento disciplinare. Mi domando, a tal proposito, come può riuscire un docente a monitorare 15/20 cellulari, chiusi nello zaino, nelle tasche delle felpe! Difficile... molto difficile! Occorre, secondo me, sedersi attorno a un tavolo e ristabilire un PATTO EDUCATIVO tra genitori e docenti. Lo sappiamo! E’ faticoso! Molto più facile organizzare convegni aperti alla città, invitare il massimo esperto del momento. Tutto questo è utile, non ci sono dubbi, ma dobbiamo ristabilire un canale comunicativo tra genitori e docenti, non c’è tempo da perdere! Per il bene dei nostri ragazzi... altrimenti perdiamo il senso della nostra vera identità: noi siamo noi, con un nome, una storia, non siamo solo “profili” virtuali e, ancor meno, elevarci ad inquisitori dei nostri ragazzi. Massimo Recalcati, nel commentare le riflessioni di Papa Francesco a proposito dell’uso del cellulare a tavola, ha scritto: "Nessun rapporto è al riparo da conflitti e incomprensioni. Forse per questo spesso si preferisce il partner tecnologico a quello reale". Incontriamoci, dialoghiamo, confrontiamoci, entriamo in conflitto con chi educhiamo e con chi porta avanti insieme a noi l’arte faticosa dell’educare. “Io sono”, “Noi siamo” ...anche senza cellulare.

5 - SEGNALAZIONE DI EVENTI E INIZIATIVE

>> Giuliana Parrucci del Comitato segnala questo interessante convegno :

Convegno “Stelline Scuolasu " Didattica inclusiva

Mercoledì 11 marzo a Milano vi aspettiamo alla seconda edizione del Convegno Stelline Scuola, una giornata di formazione e dibattito dedicata agli insegnanti su due tematiche di forte interesse: le biblioteche scolastiche e le tecnologie didattiche.

Entrambe approfondite con workshop e interventi di esperti e aziende del settore.

Il convegno è organizzato in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore e dà diritto all'esonero dal servizio scolastico ai sensi della direttiva n. 170 del 21/03/2016. La partecipazione è gratuita e verrà rilasciato un attestato.

Leggete il programma: https://www.convegnoscuola.com/programma

Affrettatevi ad iscrivervi, i posti sono limitati: https://www.convegnoscuola.com/iscrizioni

>> domenica 8 marzo c/o ANPI Bolzaneto , via Boggiano 11, dalle 15.30 incontro dibattito su” il coraggio di essere noi stesse” – un percorso al femminile dalla Resistenza alla Costituente al diritto di voto.... a seguire canzoni di ogni genere

>> Alessandra Neri segnala questa sua nuova proposta :

6 - PEDAGOGIA E DIDATTICA IN PILLOLE :IL LAVORO DI GRUPPO

( a cura di F. Codebò)

Nel numero scorso abbiamo parlato dell’importanza della conversazione ; oggi parliamo del lavoro di gruppo, tecnica didattica e comunicativa che, se ben impostata, si collega facilmente alla problematica precedente .

Ancora una volta introduciamo l’argomento riportando quanto scritto nel testo ” la scuola di Mario Lodi” : “le attività dei gruppi prendono l’avvio dagli spunti che emergono durante le conversazioni…ogni fatto raccontato è un varco nella cortina che ci separa dagli altri e ci nasconde..... I fatti possono essere comunicati e approfonditi in gruppo con il disegno, con il testo orale o scritto o con altro mezzo…. A poco a poco, dai primi momenti di confusione , siamo passati al lavoro autonomo dei gruppi fissi fatto a turno (come la stampa) e al lavoro di gruppo di studio che durava fino alla conclusione dell’impegno….”

E ora facciamoci qualche domanda al riguardo :

>> Quali sono le valenze pedagogico-didattiche del lavoro di gruppo ?

Si trovano in questi settori : sviluppo competenze comunicative, riduzione delle barriere disciplinari, incremento delle abilità sociali, superamento di una didattica trasmissiva, aumento della flessibilità; non dimentichiamo che lo sviluppo delle competenze sociali e civiche è indicato dall’UE come una competenza chiave di cui si parla in maniera diffusa nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo…

>> Come mai è così poco praticato ?

Perché è giudicata un’attività dispersiva e molto faticosa per il docente e piuttosto caotica, se non ben organizzata….

>> Come fare a ridurre queste giuste preoccupazioni ?

Intanto bisogna che i docenti in team mettano a fuoco questi aspetti :

- Tema del lavoro e obiettivi specifici;

- Attività in contemporaneità di docenti o no ;

- Spazi dell’agire ;

- Tempi;

- Composizione dei gruppi;

- Restituzione alla classe o alla comunità dei lavori svolti;

- Verifica e valutazione dell’attività svolta

E’ evidente poi che è meglio essere in contemporaneità ; in questo caso è saggio utilizzare due spazi , per ridurre il giusto rumore di fondo….. è chiaro che si prestano al lavoro spazi con tavoloni, ecc e possibilmente con dotazioni PC e collegamento Internet.

>> Quanti componenti in ogni gruppo ?

Direi da 3 a 5 membri.......attività propedeutica, per vedere se ci sono le condizioni ottimali per procedere, può essere il ” lavoro di coppia...

>> E riguardo agli alunni, come comportarsi ?

Intanto, come in tutte le attività, vanno motivati e responsabilizzati a dovere; è importante poi la formazione dei gruppi…..Può essere sia diretta dal docente che , in una seconda fase, diretta dai ragazzi stessi, dando un ruolo attivo possibilmente ai più fragili…..

Il docente quindi deve dare , prima di iniziare, semplici regole :

- “ragazzi, distribuitevi in breve tempo, questi incarichi (che possono anche “girare durante il lavoro..)” : il coordinatore, l’incaricato dei contatti con il maestro ( chiede aiuto alzando la mano..) , lo scrivano, il/i ricercatore/i di notizie…….

- Quello che producete è di tutti, non solo di chi l’ha proposto……

- Se discutete, valutate le idee e le proposte, non le persone ! Se non siete tutti d’accordo, scegliete la soluzione democraticamente, magari facendo ricorso al voto…

- Ecc.

>> Cosa devono fare i docenti durante il lavoro?

Non devono prevaricare, devono stare a disposizione per chiarimenti, risoluzione conflitti…… è evidente che ci può essere scambio di ruoli tra il docente di classe e di sostegno…..spesso, comunque, durante questo tipo di lavoro il sostegno agli alunni più fragili lo possono fare i compagni…

>> C’è un’età “ideale” per iniziare tale attività?

Diciamo che più presto si comincia meglio è……inoltre questa è un’attività da continuità verticale ; quella in orizzontale la fanno già i ragazzi, visto che molte delle loro attività extrascolastiche sono fatte in gruppo…

>> Questa strategia “ anni ‘50”, come può essere modernizzata ? Tutte le tecnologie offrono spunti per renderla più attuale e accattivante……Le fasi principali della ricerca di informazioni, scrittura, trasmissione a distanza, restituzione di quanto fatto possono essere sviluppate in chiave tecnologica……se si facesse così aumenterebbero le competenze anche nell’area tecnologica e i tempi di lavoro potrebbero essere meno dilatati….

7 - LA VALUTAZIONE : siamo arrivati agli Emoticon ?

L’argomento “valutazione” è sempre di estrema attualità in quanto mutevole e molto problematico; riportiamo quindi notizia di una sperimentazione in corso da poco :

MODENA - Niente voti in pagelle: solo faccine. Emoticon. Un sorriso al posto di un 8, un grido al posto di un 4. E' un esperimento, che non mancherà di scandalizzare qualcuno e farà discutere. Lo ha lanciato una scuola modenese per due classi delle prime elementari. All'istituto comprensivo Gianni Rodari di Modena: i voti del primo quadrimestre saranno sostituti dalle emoticon. E saranno i bambini a darsi una valutazione con questo metodo a loro più congeniale e abituale. Le loro schede saranno confrontate con quelle dei maestri per elaborare il giudizio condiviso.


Se la novità avrà successo e incontrerà anche il gradimento dei genitori verrà estesa anche ad altre classi, nelle intenzioni della scuola. "Le reazioni dei genitori – dice alla Gazzetta di Modena il dirigente Daniele Barca - sono state di fiducia e curiosità. Le domande che hanno posto puntavano a comprendere la scheda e il meccanismo di autovalutazione dei bambini. Ho e abbiamo sottolineato l'aspetto raro e prezioso di un momento come questo in cui diventa formativo ascoltare come un bambino, come un figlio, si percepisce". Se ci saranno effetti positivi il passaggio successivo è "quello di costruire pagelle per l'autovalutazione e momenti di riflessione e confronto anche per le altre classi, fino ai grandi della secondaria inferiore"



L'obiettivo è quello di responsabilizzare maggiormente gli alunni nell'ambito del progetto "Oltre le discipline". Non è l'unica iniziativa originale: da tempo alle Rodari non si visualizzano più i freddi voti sul registro elettronico per favorire piuttosto l'incontro delle famiglie con i docenti.

COMMENTO : l’idea di affiancare l’autovalutazione del bambino a quella dei docenti fa parte della storia della scuola italiana……molte scuole hanno un percorso proprio al riguardo e nei gruppi di genitori e docenti della “Scuola del Gratuito” attivi sulla riviera romagnola, per esempio, si parla spesso di queste problematiche affrontate anche dal punto di vista di chi riceve la valutazione.

L’importante è sapere che la possibilità di sperimentare esiste ancora nella Scuola Italiana ! Non c’è alcun blocco, anzi, l’autonomia scolastica deve andare proprio in questo senso… è una prerogativa che dà unità al Collegio Docenti e riduce le ipotesi di gestione troppo verticistiche…

L’unica cosa che lascia un po’ perplessi è l’uso delle emoticon, sono già molto inflazionate…..ma si possono cercare altri simboli più originali…

8 - HIT PARADE DELLE NOTIZIE

NOTIZIA n. 1 : la lettera di una docente precaria di 35 anni che insegna diritto ed economia politica

Francesca Gambacciani, 35 anni, vive fra Firenze e Sesto Fiorentino, insegnante, precaria, di Diritto e Economia politica

“Studiate il meno possibile, tanto non serve a niente. Non credete nelle istituzioni: sono cariche che servono a dare soldi a chi li ha già. Non pensate di cambiare le cose, e non pensate mai di poter cambiare il mondo: state invece attenti perché potrete, al limite, sperare di cavarvela e sopravvivere. Sorridete e siate gentili con tutti, ma non vi fidate di nessuno e non preoccupatevi mai di chi vi sembra in difficoltà; vi useranno e vi sfrutteranno, approfitteranno della vostra comprensione ma nessuno vi aiuterà se cadrete. Non lamentatevi né pensate di unirvi in battaglie comuni; siete soli e nessuno vi ascolterà".

"Sono questi i consigli che mi sento di dare ai ragazzi delle superiori, in particolare ai maturandi che pensano di affacciarsi al mondo del lavoro, o di scegliere l’università in base ai propri sogni, e non sanno che sono niente, numeri di futuri frustrati depressi, impoveriti, sfruttati. Tutto questo lo direi non per cattiveria ma per esperienza. Eppure no, non lo posso fare, perché sono una insegnante – proprio di Diritto e Economia Politica – supplente precaria ovviamente".

"E ogni giorno posso solo dire e insegnare falsità. Posso insegnare come funziona – o dovrebbe funzionare – un sistema Stato in cui ormai non credono più neanche i governanti. Insegno leggi e diritti, quando lo sanno tutti che appena si entra in contatto con il mondo del lavoro si vede quanto sia necessario scordarsi tutto quanto sia stato acquisito per diritto, e adattarsi a dire sempre sì pur di avere un lavoro. Insegno che lo Stato ha come obiettivo la redistribuzione del reddito, e il fatto che la nostra Repubblica si occupa di rimuovere gli ostacoli per l’uguaglianza sociale – ma l’Italia sta diventando una Repubblica delle Banane con pochi cittadini (magari i vip della tv) ricoperti d’oro mentre il resto arranca".

"La paura degli italiani non è paura del diverso, è consapevolezza di non contare ormai niente in questo paese. La risposta se non viene da destra la darebbero i pensatori e le vecchie scuole economiche di sinistra (non solo Marx, anche Keynes): ma parlare di patrimoniale e redistribuzione delle ricchezze darebbe fastidio a troppe persone che si autodefiniscono di sinistra, meglio cantare bella ciao e parlare di Mussolini, non ci si rimette un euro di tasse. Davvero, cosa insegno a fare economia politica? Perdoni la lunga e assurda lettera, torno da una lezione al serale".

VOTO E COMMENTO : 10 a Francesca per incoraggiamento e per i contenuti molto significativi : quanti docenti vivono in questo stato di depressione ?

NOTIZIA N. 2 : DALL’INDIA :

Nel college femminile Shree Sahajanand Girls Institute, le ragazze durante le mestruazioni non possono entrare nel tempio o in cucina, devono restare lontane dalle altre. Per essere identificate hanno l'obbligo di firmare un registro. Ma negli ultimi due mesi, 68 di loro si sono rifiutate di farlo, provocando la reazione del gestore che le ha denunciate

VOTI E COMMENTI : 4 ai gestori del College ; 10 alle ragazze….speriamo che a qualcuno in Italia non venga in mente di fare come in India….

NOTIZIA N.3 DALL’ITALIA :

Droga, l'allarme di Don Ciotti: "I ragazzi cominciano a 14 anni, noi non li capiamo"

ROMA "In Italia c'è una strage di giovanissimi che arricchisce i trafficanti di stupefacenti. Avevano tutte 16 anni, Alice trovata senza vita nel bagno della stazione di Udine, Carmela in una casa popolare del Catanese, Desirée morta dopo aver assunto sostanze ed essere stata violentata in uno stabile degradato di San Lorenzo a Roma".


Don Luigi Ciotti nel suo libro "Droghe, storie che ci riguardano", fotografa un'Italia che cambia. Dove l'età del primo incontro con hashish o cocaina, oppio o amfetamine è in media a 14 anni, tra gli europei gli adolescenti italiani sono tra i primi posti per consumo di droghe legali e illegali. E dove il numero dei morti da tre anni ha ricominciato a salire, 334 nel 2018, e ci sono più tossicodipendenti in carcere che in comunità.

Tutto questo accade mentre i nostri governi fanno "la politica dello struzzo tra cecità e demagogia, hanno approvato leggi proibizioniste invece di capire le differenze tra le varie sostanze e i motivi per cui i ragazzi le usano. Perché in quel modo cercano di riempire il vuoto di senso, di relazioni, di opportunità. Così il no alla droga è solo per campagne elettorali", dice il fondatore di Libera e del Gruppo Abele, da 50 anni in trincea.

VOTO E COMMENTI : 10 A Don Ciotti ; 3 ai politici ….

Diamo la parola e incarichi operativi a chi ha esperienza e lavora veramente sul campo 365 giorni all’anno !

Smettiamola di fare convegni e / o corsi d’aggiornamento inutili !

Eliminiamo tutti gli incarichi di consulenza troppo remunerati nel settore e che non servono a niente !

Superiamo la logica di comunità e centri di eccellenza per pochi ! ….gli altri sfortunati devono arrangiarsi…

NOTIZIA N. 4 DALL’ITALIA :

A scuola una maglietta che inneggia a Hitler: sei in condotta all'alunno di 13 anni

Al ragazzo anche il compito di fare una ricerca sulla Costituzione. Il padre vuole denunciare l'istituto contro il provvedimento


VOTI E COMMENTI :

Ø 10 all’istituto : una buona scuola deve tenere la “barra dritta” e non scendere mai a troppi compromessi !

Ø 3 al padre : è l’ora di finirla di mettere sempre in discussione quello che fa la scuola !

Ø Senza voto al ragazzo : probabilmente sa poco o nulla di Hitler….

9 - PENSIERINO DELLA SERA > FORZA QUADEN !

Quaden Bayles, un bambino australiano di 9 anni affetto da nanismo, è stato vittima, a scuola, dell’ennesimo atto di bullismo. La madre ha deciso di pubblicare il video in cui il figlio, in lacrime, dice di volerla fare finita a causa dei bulli che lo prendono in giro. "Di solito cerco di mantenere privati questi momenti, ma stavolta ho sentito il bisogno di far capire a tutti cosa significa il bullismo e cosa comporta. Questo è l’effetto del bullismo. Questo è ciò che fa il bullismo", dice la donna nel video. E aggiunge: "Per favore educate i vostri figli, le vostre famiglie, i vostri amici". Un messaggio disperato che ha scatenato centinaia di dimostrazioni di affetto e solidarietà.

Anche dal mondo del cinema, con Hugh Jackman che in un video si rivolge a Quaden dicendolgi: "Sei più forte di quanto pensi". E dello sport, con i giocatori della squadra di rugby locale che gli chiedono di scendere in campo con loro per lanciare un messaggio contro il bullismo. Invito che Quaden ha subito accettato.

Un bravo a Quaden e alla sua mamma ! In effetti la strada da percorrere è quella della fortezza, dote/virtù che si raggiunge solo con esperienze vere…… quante volte, invece, tutti veniamo infragiliti da troppe coccole ( molte volte di facciata….) che non fanno crescere ma ci fanno restare in uno stato perenne di adolescenza…..

10 - UNA FRASE IN DONO

Concludiamo questo numero donando a tutti una bella frase del compianto C. M. Martini proposta da Giuliana del Comitato :

"educare è come seminare ; il frutto non è garantito e non è immediato , ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto".