Pensierino della sera

(di F. Codebò)

SIAMO PIENI DI REGOLE PENSATE PER ESCLUDERE!

Il nostro pensiero questa volta va a Luca, 18 anni, mezzofondista autistico di Bellaria; è stato escluso dagli europei per atleti paraolimpici perchè è troppo intelligente. Lui corre in una categoria che raccoglie tutte le disabilità cognitive e relazionali; è stato deciso però a livello internazionale di porre per gli atleti un limite massimo pari a 75 di quoziente intellettivo.
Così Luca è rimasto escluso non avendo la parte cognitiva compromessa, ma avendo bensì una indecifrabile neuro divergenza.

Non c'è spazio per gli autistici nello sport paralimpico a meno che non si fingano poco intelligenti e barino con i test!
E' assurdo usare un criterio numerico per "misurare" cosa sia un autistico verace che deve coincidere con una persona a corto di cervello. Non basta quindi dare un "numero" se si vuole realizzare realmente un concreto accesso allo sport di persone autistiche.
Luca, quindi, deve accontentarsi di accedere allo sport come amatore, in ambiti ristretti, riducendo quindi la possibilità che questa sua passione diventi un'attività inclusiva e salutare per gestire la sua disabilità.