Rassegna stampa uno

PRENDONO UN BRUTTO VOTO,

STUDENTI DEVASTANO LA SCUOLA

E' successo vicino a Roma, in una scuola media: materiale didattico perso, porte sfondate, aule devastate. Otto allievi accusati.
I ragazzi non hanno riflettuto che il danno ( alcune migliaia di euro) sarebbe ricaduto su tutti i compagni.
Resta però il dubbio che l'abbiano fatto per gioco...

BULLIZZATO A SCUOLA: ingerisce 30 pasticche

 E' successo a Venezia: il ragazzo quattordicenne frequenta un convitto per i fuorisede di un istituto nel capoluogo veneto.
Secondo il preside ci sono in generale grossi problemi con i ragazzi del primo anno; sembrano non conoscere le regole del buon comportamento, non sanno, secondo il preside, che a scuola si sta buoni e calmi.
Il ragazzo ha riferito che veniva sistematicamente preso in giro ed isolato, soprattutto al di fuori dell'orario scolastico.
L'istituto ha attivato anche  l'intervento degli psicologi.  

INSEGNANTE AGGREDISCE PRESIDE DI FRONTE AGLI STUDENTI

 Il fatto è avvenuto in un corridoio di una scuola media del Veneto di fronte a diversi studenti. La lite sarebbe scaturita per motivi professionali; il preside è stato prima aggredito verbalmente e poi fisicamente. Il preside ha dichiarato che le ferite interiori sono più gravi di quelle fisiche; il giorno dopo l'episodio è subito tornato al lavoro.
Il professore è stato sospeso e rischia il licenziamento.

            DOCENTE COLPITA CON PISTOLA AD ARIA COMPRESSA
da la "Tecnica della Scuola" 

Il fatto è successo, nel bel mezzo di una lezione, mentre la docente era seduta in cattedra, in una classe prima di un istituto superiore di Rovigo ad ottobre ma è riaffiorato nell'ultimo periodo anche a seguito delle dichiarazioni del ministro Valditara.
Gli studenti hanno fatto il brutto gesto con l'intenzione di confezionare un video da far diventare virale sui social.
La scuola ha impiegato tre mesi per provvedere alla sospensione degli studenti ( cinque giorni per quello che aveva sparato, due giorni per il proprietario della pistola e per un altro alunno).
La docente, più che le punizioni, vorrebbe delle scuse da parte di studenti e genitori.