Introduzione

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N.2 / II ANNO NOVEMBRE 2020 - TERRAFUTURA....PER UN MONDO GREEN & BLUE"

SOMMARIO :

INTRODUZIONE

1) Editoriale

2) Cosa dicono le Indicazioni Nazionali

PRIMA PARTE

3) Facciamoci alcune domande….

4) Esperienze da ricordare/proporre

5) L'ecopedagogia : cos'è ?

6) Può esserci un curricolo di educazione ambientale ?

SECONDA PARTE

7) Il ruolo delle tecnologie in merito;

8) Bibliografia minima;

9) Intervista a….

TERZA PARTE

10) Le parole dell’inclusione (a cura di Elisa Cristini)

11) Un libro in tasca ( a cura di Maria Teresa Alberti)

12) Campo base ( a cura di Luca Pani )

13 ) Una frase in dono ( a cura di Giuliana Parrucci)

14 ) Conclusioni

(Là dove non precisato diversamente , i testi sono stati curati da Francesco Codebò)

Realizzazione grafica a cura di Sara Morchio

EDITORIALE : perché un numero monotematico sull’emergenza climatica e ambientale

Tutti parlano dell’emergenza ambientale e climatica ; alluvioni , aumento costante della temperatura, scioglimento dei ghiacciai, inquinamento, difficile smaltimento dei rifiuti; ne parlano i politici, gli scienziati, gli uomini più importanti della Terra a partire da Papa Francesco, i cittadini comuni.

Bill Gates, per esempio, afferma che entro il 2050 bisogna arrivare a “zero carbonio”, per evitare un disastro climatico.

Le decisioni da prendere ai vari livelli fanno però fatica a prendere corpo, gli interessi sono molteplici, non è facile mettere tutti d’accordo su una tematica planetaria così vasta. Ci sono tante associazioni e tanti volontari che lavorano nel settore per sensibilizzare tutti, in particolare i giovani.

Poi il discorso, inevitabilmente, si sposta sul ruolo della scuola : tutti dicono che, vista la lentezza nel cambiamento dei comportamenti a livello planetario , una modifica radicale delle condotte dei singoli avverrà solo quando tra i banchi avanzeranno i progetti concreti di studio di questi problemi. Quante volte è già stata fatta questa riflessione a proposito di altre tematiche legate ad un’idea aggiornata di cittadinanza : si vuole la scuola impegnata nell’educazione alimentare, stradale, alla salute, sessuale, ecc…

Sorge però spontanea una domanda : la scuola del nostro tempo, non solo italiana, può davvero svolgere un ruolo così importante e decisivo ? Questo numero di “pedagogia 2020” vuole cercare di dare, nel suo piccolo, un contributo di riflessione in merito, fornendo alcune risposte , sciogliendo alcuni dubbi e creandone altri.

"TERRAFUTURA....PER UN MONDO GREEN & BLUE"

Questo è il titolo pensato per questo numero monotematico; terrafutura è un’espressione creata da Carlo Petrini (fondatore di Slow Food) per una sua recente pubblicazione in cui sono riportati i suoi frequenti dialoghi con Papa Francesco . Green & Blu sono i colori che dovranno essere più presenti e visibili in un mondo ecologicamente orientato.

2) COSA DICONO LE INDICAZIONI NAZIONALI

Per inquadrare il problema, è corretto vedere se le attuali indicazioni normative sostengono una prospettiva di approfondimento, nella scuola dell’obbligo, delle problematiche ecologiche largamente intese.

In effetti nel testo del 2012 i riferimenti sono piuttosto precisi e ripetuti ; due sono le chiavi di lettura in merito : una di tipo più “educativo” con una nuova idea di cittadinanza . L’altra, di tipo più “curricolare” riguardante le competenze necessarie per una formazione adeguata su queste tematiche.

Nella premessa del testo viene delineata la prospettiva di formare in modo attivo cittadini del mondo e si auspica un nuovo umanesimo.

Fondamentale il seguente passaggio : …. Bisogna diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l’incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e le culture.

Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle prime fasi della formazione degli alunni. L’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali".

Sul piano didattico viene tracciata una prospettiva multidisciplinare e si auspica che il percorso formativo adeguato abbia inizio già dalla scuola dell’infanzia. Per la fascia d’età di competenza viene delineato uno specifico campo d’esperienza definito “la conoscenza del mondo” e il taglio dato all’itinerario è fortemente sperimentale e operativo.

Nel prosieguo i riferimenti più precisi si trovano nel testo di geografia e scienze. I temi sono delineati con precisione, vediamo come :

“riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta all’inquinamento, sviluppo delle tecniche di produzione delle energie rinnovabili, tutela della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico: sono temi di forte rilevanza geografica, in cui è essenziale il raccordo con le discipline scientifiche e tecniche. Il punto di convergenza sfocia nell’educazione al territorio, intesa come esercizio della cittadinanza attiva e nell’educazione all’ambiente e allo sviluppo.”

“La presenza della geografia nel curricolo contribuisce a fornire gli strumenti per formare persone autonome e critiche, che siano in grado di assumere decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente, con un consapevole sguardo al futuro.

Il primo incontro con la disciplina avviene mediante un approccio attivo all’ambiente circostante, attraverso un’esplorazione diretta; in questa fase la geografia opera insieme alle scienze motorie, per consolidare il rapporto del corpo con lo spazio.”

Nel testo di scienze della scuola secondaria si dice che l’alunno al termine del percorso è consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Nel 2018 venne pubblicato un testo di aggiornamento denominato “per un nuovo scenario” . Si dice che bisogna tener conto del fatto che c’è stata un ‘accelerazione nei cambiamenti e nei problemi a livello planetario.

Viene richiesto un maggior impegno per la sostenibilità e si richiama il concetto di cittadinanza attiva.

Supporto al testo è l’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile ; viene detto che la scuola può far molto per raggiungere i 17 obiettivi dell’agenda , tra i quali Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico; La geografia viene definita come una disciplina di cerniera tra le materie umanistiche e quelle scientifiche nella prospettiva di una gestione dell’ambiente e del territorio consapevoli.

Un altro passaggio fondamentale è questo :

“La nostra Costituzione, le Raccomandazioni dell’Unione europea, i documenti del Consiglio d’Europa e dell’ONU richiamano tutti ad un comportamento etico verso le persone, verso l’ambiente e il pianeta da praticare nei comportamenti e nelle relazioni quotidiane. Lo studio delle scienze, della storia, della geografia, delle arti, deve contribuire a costruire questa responsabilità globale.”