Campo Base


I GIOVANI PROTAGONISTI, ALLA RICERCA DELLA PACE, DELL’UNIONE, DELLA FRATERNITA'


LISBONA  1 - 6  Agosto 2023

GIORNATA MONDIALE DEI GIOVANI


di Elisabetta Nicchia e Luca Pani

Estate, tempo non solo di riposo, di ferie, ma anche di impegno educativo, realizzazione di progetti e sogni; sotto questa luce, con grande attesa e desiderio profondo, i ragazzi della Diocesi di Chiavari si preparano a partecipare alla Giornata Mondiale dei Giovani che quest'anno si svolgerà a Lisbona dal 1° al 6 Agosto 2023. Che cos'è la GMG? E' un incontro internazionale di giovani con il Papa. Nasce dal desiderio di Giovanni Paolo II, per essere un'espressione della Chiesa universale e un momento forte di evangelizzazione. I ragazzi, emozionati e curiosi, si aspettano di vivere un'esperienza formativa, che lasci qualcosa nel cuore da custodire per la vita, un'occasione per conoscere culture diverse. Colpisce molto vedere come, nonostante si possa pensare che la Chiesa oggi sia poco attraente e lontana dal mondo dei giovani, in realtà proponga loro esperienze, spazi, luoghi, capaci di rispondere al desiderio di senso, di felicità che li abita.

Per cogliere il valore e il significato prezioso di queste giornate, è con grande gioia che ospitiamo al Campo Base Elisabetta Nicchia che accompagnerà i ragazzi della Diocesi di Chiavari alla GMG e ha partecipato all'organizzazione di tale evento insieme alla Consulta Diocesana di Pastorale giovanile. Elisabetta partecipa per la prima volta ad una GMG, ma da anni svolge, con passione ed entusiasmo, attività formative per i ragazzi delle scuole Superiori nelle parrocchie della Val Fontanabuona, insegna nella scuola Primaria e collabora con il Dipartimento di Scienze della Formazione Primaria presso l'Università di Genova. 

1) Giovanni Paolo II spiegò la creazione della GMG con queste parole: «Tutti i giovani devono sentirsi accompagnati dalla Chiesa: per questo tutta la Chiesa, (…), si sente più impegnata, a livello mondiale, con i giovani di oggi, ascolta le loro preoccupazioni e richieste, la loro apertura e le loro speranze, per rispondere alle loro aspirazioni». Molti giovani della Diocesi di Chiavari (Circa 200, 900 in tutta la Liguria) hanno risposto a questa chiamata: segno che c’è nel cuore dei nostri ragazzi un bisogno di senso, di risposte alle domande più profonde. Che valore può avere per un giovane di oggi partecipare alla GMG?

Credo che il desiderio più grande che ha mosso così tanti ragazzi a iscriversi alla GMG sia quello dell'incontrarsi, ovvero, come ci rimanda l'etimo del termine "incontrare", "trovarsi di fronte a..."; nello specifico trovarsi di fronte ai fratelli, alla Chiesa e al Papa stesso. 

2) Cesare Bissoli, salesiano e grande esperto della realtà giovanile di oggi, in un suo recente articolo ha affermato che è stupefacente osservare come ovunque il Papa chieda di incontrare i giovani, i giovani rispondono senza esitazione. Non vi è nemmeno bisogno di attestare, tanto è evidente, questa singolare relazione di stima, di amicizia, di fiducia reciproca. Diceva uno dei tanti cartelli issati in alto durante la prima GMG: «Tra giovani e Giovanni vi è una sola enne di differenza». Come, secondo te, i giovani possono passare dall’entusiasmo iniziale, dalla gioia e carica emotiva per aver partecipato all’evento GMG, all’impegno nel rendere la propria vita appassionata, una volta tornati alla realtà dei tutti i giorni.

I giovani sono stati accompagnati alla GMG, nel senso che l'esperienza è iniziata già molto tempo prima della  partenza, con attività, incontri diocesani e parrocchiali, per riflettere insieme, condividere le attese e dare senso al viaggio. Ogni ragazzo con il proprio gruppo si è attivato per raccogliere fondi con lo scopo di coprire le spese di vitto e alloggio (600 euro a testa): si sono ideate serate a tema con giochi di gruppo, vendite di prodotti dolciari, mini sagre. Ognuno si è sentito protagonista e artefice della propria partecipazione. Allo stesso tempo le comunità parrocchiali hanno dimostrato di credere a queste iniziative dei ragazzi con l'augurio di poter essere custodi gioiosi della bellezza della vita cristiana. Dalla cura nel preparare la GMG, non può che nascere il desiderio di gratitudine e restituzione dell'esperienza fatta a Lisbona.

3) Perché hai deciso di vivere l’esperienza di accompagnatrice dei ragazzi alla GMG e quali attese hai?

Gemma Calabresi, vedova del commissario Calabresi ucciso in un attentato durante gli anni di piombo, in un incontro a Milano per il Giubileo della Misericordia nel 2016 diceva che di fronte a una proposta non bisogna farsi troppe domande e dire di sì se non esistono motivi validi per dire di no, accogliere con coraggio e fiducia gli inviti. Questo suo intervento mi ha colpito e l'ho fatto mio. Da qui ho capito come esiste sempre e comunque un valore prezioso in una proposta come ad esempio quella della GMG: essere responsabile di altri, i ragazzi in questo caso, nel senso di rispondere ad una chiamata interiore per vivere appieno un'esperienza condivisa. Inoltre la gioia dei ragazzi e la passione degli altri accompagnatori è stata per me contagiosa: la GMG non è il cammino individuale di un singolo, ma un percorso in cui si cammina insieme.

Spero di vivere delle giornate in cui si possa respirare aria di pace, di unione, ognuno con le proprie diversità culturali, religiose, personali, linguistiche. Sono certa che ogni giovane del mondo sarà testimone credibile di speranza e fratellanza.


Sitografia

-   Sito GMG: https://www.lisboa2023.org/it

-   Sito di Note di Pastorale Giovanile: https://www.notedipastoralegiovanile.it/