Fare scuola

in continuità

(di L. Delucchi)

Piccoli passi e buone prassi...

La continuità verticale e orizzontale, nonostante i vari Decreti Ministeriali, non sempre viene attuata in modo efficace, è giusto quindi interrogarsi sulle pratiche che meglio possono garantirla. Spesso si sente parlare, da parte di insegnanti e famiglie, di difficoltà d'inserimento nel passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria e dalla primaria alla scuola secondaria; la continuità dovrebbe assicurare all’ alunno un percorso formativo organico e completo e prevedere opportune forme di coordinamento tra i vari gradi di scuola per prevenire queste difficoltà che si riscontrano nei passaggi tra i diversi ordini di scuola. Sarebbe utile favorire e promuovere lo scambio di esperienze significative attraverso progetti ponte che sviluppino attività didattiche comuni.

I bambini/e che hanno frequentato la scuola dell'infanzia per 2/3anni hanno già acquisito una struttura conoscitiva e mentale, attraverso le attività svolte, relative ai vari campi d’esperienza; tali acquisizioni sono avvenute attraverso il metodo dell’esperienza diretta. Strumento e risultato di queste attività è anche la padronanza linguistica.
Centrale nell'attività della scuola dell'infanzia, e non solo, è la relazione con gli altri bambini /e che aiuta la maturazione emotiva e facilita gli apprendimenti.


Il bambino/a che lascia la scuola dell'infanzia e arriva alla primaria quindi non è una “tabula rasa” o un vaso da riempire ma una personalità in formazione che ha già acquisito una serie di riferimenti sul piano conoscitivo, relazionale, emotivo.
L'ulteriore sviluppo delle conoscenze di un bambino/a non è fatto di semplici aggiunte di cose nuove, il bambino/a inserisce le nuove conoscenze in una struttura mentale già acquisita e ciò avviene più facilmente se il nuovo insegnante valorizza le conoscenze precedenti e anche le esperienze che le hanno prodotte.

Occorrono colloqui tra insegnanti vecchi/nuovi, conoscenza delle famiglie per uno scambio di informazioni, inoltre sarebbe utile che le insegnanti dell'ordine precedente mantenessero rapporti con gli alunni/e, almeno i primi tempi di scuola con incontri o visita nella nuova classe. Le insegnanti dell'ordine precedente dovrebbero essere sempre disponibili al confronto con le colleghe dell'ordine successivo.