Rassegna stampa

Un po' di dati...

>> Dal settimanale Specchio:
- entro il 2030 gli incendi estremi, anche in zone finora mai attaccate dalle fiamme, aumenteranno del 14 %;
- il Po non è mai stato così secco negli ultimi trent'anni: la sua portata è di solo 293 metri cubi al secondo al punto di rilevazione di Piacenza;
- nel 2020 si sono contate 49.304 vittime dirette a causa di guerre fra Stati;
- richiedenti asilo accettati nel 2020 nel nostro paese: 17.730.

Dai paesi poveri...

>> Da MSF news (periodico di Medici senza Frontiere - www.medicisenzafrontiere.it)
...il cambiamento climatico sta interagendo con altre minacce sanitarie globali creando crisi combinate e a cascata...in molti contesti il susseguirsi di varie emergenze ravvicinate lascia poco tempo alle comunità e ai sistemi sanitari per riprendersi.
SOMALIA: alluvioni, siccità, sciami di locuste e instabilità politica hanno portato ad una crisi alimentare che si protrae senza sosta.
HONDURAS: i cambiamenti ambientali e le relative perdite di mezzi di sussistenza stanno avendo un forte impatto sul benessere mentale ed emotivo. MSF ha fornito supporto psicosociale alle persone colpite per la gestione dello stress e per superare i lutti causati dagli uragani.

Buone pratiche...

Ripulisco il Po a colpi di remo

da "Green & Blue" del 03.03.2020

Gabriele Gregori, 19 anni, speranza del canottaggio, ogni giorno a Cremona riempie la barca con i rifiuti che trova lungo gli argini del fiume: bottiglie di plastica, bombole del gas, ruote di veicoli, lavatrici, perfino il portellone di un camion...
Dice Gabriele: " all'inizio caricavo ogni volta circa 25 Kg, adesso supero spesso i 100-120 Kg; prima era solo, adesso mi aiuta qualche amico, siamo già un gruppo di più di 30 persone". Continua Gabriele: "secondo me è questione di educazione, mi dispiace vedere casa mia maltrattata. Tengo tantissimo alla Natura e ora vorrei riuscire a far passare un messaggio, soprattutto ai più piccoli. Mi piacerebbe andare nelle scuole per sensibilizzare i giovani."
Così, tra le tante cose, nella testa di Gabriele ha preso forma un'idea il progetto #RiPoPuliamolo. Non solo vuole sensibilizzare la gente ad aver cura del fiume, vuole ripopolarlo e riportarci la gente.

"Porto la battaglia del clima nelle scuole per proteggere Genova dagli incendi"

di G. Talignani - da "la Repubblica"

Daniele Cicala, giovane studente universitario genovese esponente di Fridays For Future, torna nelle aule dei licei per raccontare quanto imparato e per insegnare agli alunni gli strumenti necessari a comprendere il futuro di un mondo sempre più piegato dal riscaldamento globale. Non bastano i comportamenti individuali ma è necessaria una battaglia collettiva.
Per questi motivi, il 25 marzo, giorno dello sciopero globale per il clima, sarà importante portare in piazza tanti giovani.
Parlando poi della Liguria Daniele sottolinea che nel sempre più citato PNRR, riguardo alla nostra regione, solo il 4 % delle ingenti somme messe a disposizione è dedicato alla transizione ecologica; si sta cercando di fare pressione per aumentare questa percentuale troppo scarsa.
Nel nostro territorio un problema grave sono gli incendi boschivi: i sistemi antincendio sono inadeguati e il territorio è sempre più devastato.
Un altro problema è la raccolta differenziata , la percentuale, soprattutto nella città di Genova è molto più bassa rispetto alle altre grandi città italiane.

In diretta dalle scuole...

Ucraina, così le scuole accolgono i bambini in fuga dalla guerra. La maestra: “Accettare la sfida di rivedere il proprio modo di insegnare”
di Alex Corlazzoli; da "Il Fatto Quotidiano" dell'11 marzo 2022.

“Se arrivano due bambini fuggiti dalle bombe in Ucraina, non puoi andare avanti a spiegare i verbi, ma devi rivedere il tuo modo di insegnare”. Elisa Rao, maestra della scuola primaria di Montecrestese – 1.200 anime nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte – da una ventina di giorni ha cambiato, ancora una volta, il proprio modo di fare scuola. La “lezione” la fanno Karina e Vitalik, scappati da un villaggio a un centinaio di chilometri da Kiev, quando ancora i russi non avevano invaso il Paese ma già si percepiva aria di guerra. Sei anni lei, nove lui, sono arrivati in questo borgo di montagna grazie alla nonna che abita lì, sposata con un italiano. Per inserirsi a scuola hanno avuto l’aiuto di una ragazza ucraina, ingaggiata come mediatrice linguistica: la maestra Elisa Rao, però, ha lavorato molto anche con la classe, dando dignità all’ascolto delle domande dei bambini italiani e alle loro paure di fronte a una guerra che ora toccano con mano guardando gli occhi smarriti dei loro compagni. Un esempio virtuoso, come quello di Lozzo Atestino (Padova), dove il dirigente Alfonso D’Ambrosio ha aperto le porte a Tymur e Artur, o quello della primaria “Mascagni” di Prato, dove Diana Lenzi e le sue colleghe hanno abbracciato Dymtro, organizzando un’accoglienza che ha coinvolto tutta la scuola....