Un contratto che non arriva...

In un'estate così velocizzata, c'è una cosa molto importante che viaggia invece con fortissimo ritardo: parliamo del rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del personale della scuola.
Nasce già scaduto, si riferisce infatti al periodo 2019-21. Gli aumenti previsti saranno irrisori, l'unica cifra di una certa importanza sarà quella degli arretrati piuttosto cospicui.

Il testo dell'Atto di Indirizzo emesso dalla Presidenza del Consiglio è piuttosto stringato e non sembrano esserci grandi elementi di novità. Da una lettura accurata emergono questi punti su cui riflettere:
- la formazione in servizio, ancora una volta, viene ribadita come obbligatoria, ma dovrebbe essere inserito un meccanismo per cui le ore svolte vengono calcolate nell'orario di servizio;
- vengono istituiti alcuni vincoli rispetto alla DAD, di cui rimane la forma, ma che va esercitata rispettando alcuni limiti in termini di orario;
- viene riconosciuta e ampliata la categoria degli incarichi a servizio dell'autonomia, inserendo in elenco alcuni che erano piuttosto sottovalutati (coordinatore di classe, tutor neo-assunti, ecc...

 Il Contratto di cui stiamo parlando non verrà firmato prima dell'autunno; nel contempo hanno creato forse maggiore interesse le norme riguardanti la scuola e collegate al PNRR. Parliamo del D.L. n. 36/22.
In questo testo ci sono modifiche più sostanziali riguardo alle modalità di assunzione e di formazione del personale: ne parleremo in maniera approfondita nel prossimo numero.