Editoriale
(di F. Codebò)

E IL BUIO FU...

Care amiche, cari amici,

nel numero estivo parlavamo di un'estate partita alla grande, quasi esagerata...
poi all'improvviso lo scenario è cambiato di colpo, in pochi giorni, tutti a parlare di crisi, di recessione, di razionamenti, di inflazione galoppante, della necessità di assumere comportamenti più virtuosi...

Sembra proprio che il nostro agire sia guidato da un fantomatico burattinaio che guida l'azione dei potenti della Terra, dei potentati economici e dei mass-media in modo che la vita della gente comune sia sempre condizionata da qualcuno o da qualcosa, nel bene e nel male...

Tutto questo che rapporto ha con la scuola? Cambierà qualcosa? Può esistere una scuola asettica e lontana dalla realtà?

La scuola è fatta di realtà e ne è imbevuta, in primo luogo perchè è una comunità di esseri viventi che stanno crescendo; ci viene quindi da pensare ad un nuovo modello di pedagogia, la pedagogia del risparmio...la nostra amata lumaca, simbolo della lentezza, si metterà quindi in questo numero il mantello del risparmio, un concetto che ci piace di più in quanto formativo e positivo rispetto a quelli di crisi, recessione, razionamenti...
A scuola si deve pensare e agire in prospettiva, non parlare di guerra ma di pace, non di crisi ma di risparmio intelligente: solo così è possibile che ci sia una svolta culturale globale nelle varie comunità.

Nelle classi quindi, soprattutto in questo momento, deve entrare il mondo reale: diventino luogo di comunicazione, di discussione e di azione. E' questo che spesso manca: il risparmio può andare in tante direzioni, può essere sperimentato sul campo a partire dalle stesse risorse presenti in mezzo ai bambini.
Se ci pensiamo bene nella storia dell'umanità i momenti di maggior crescita delle civiltà sono stati quelli in cui l'uso delle risorse è stato più consapevole e mirato.

Vogliamo quindi, in questo numero, lanciare un grande messaggio pedagogico, quello di una scuola che sa ragionare criticamente sulla realtà circostante per impiantare nuovi valori di crescita slegati da tutti quelli che condizionano in maniera troppo pesante la nostra vita.