L’inclusione è possibile  ?


riflessioni  su un testo a cura di Elisa Cristini

 

In questo numero speciale che riguarda L'INCLUSIONE desidero svolgere una riflessione su un capitolo di un libro coinvolgente e interessante che consiglio : 

L’inclusione scolastica in Italia   Percorsi, riflessioni e prospettive future a cura di Andrea Canavaro, Raffaele Ciambrone e Salvatore Nocera                                                     Ed Erickson 2021

Il capitolo in questione ha il titolo: L’inclusione è possibile con percorsi personalizzati progettati insieme di Francesca Palmas.

Francesca Palmas pedagogista, responsabile del centro studi e della sezione Scuola dell’ABC italia, membro dell’Osservatorio sull’inclusione Scolastica del MIUR, ha lavorato come educatrice professionale di persone con disabilità grave e si occupa della formazione dei docenti e degli operatori sociali in tutta Italia. Ha condotto e pubblicato ricerche sull’analisi qualitativa e quantitativa dei servizi alla persona con disabilità.

Nel suo capitolo la Dott.ssa Palmas declina alcune caratteristiche fondamentali pedagogiche e didattiche che la scuola deve sostenere e promuovere perché possa diventare una scuola inclusiva. Inizia dal rispetto dei diritti di ogni alunno con disabilità attraverso l’analisi del contesto scolastico di questo tempo, dove emergono le grandi difficoltà della scuola; le cronache raccontano le cattive prassi scolastiche, bisogna in primo luogo ripartire dai diritti di ogni alunno. Si devono conoscere le buone pratiche, senza dimenticare le emergenze e le criticità di questo tempo. La pedagogista mette in evidenza che a volte è necessario intraprendere azioni forti, attraverso anche vie legali da parte delle famiglie per far applicare e rispettare la normativa. L’inclusione scolastica è un percorso lungo e sempre in divenire, che si esplica attraverso un’alleanza di azioni e relazioni in un lavoro di rete.

La Dott.ssa Palmas declina tre obiettivi su cui la scuola dovrebbe “sognare” e progettare insieme alla famiglia. Questi obiettivi sono riconosciuti fondamentali da parte delle famiglie per la costruzione di percorsi scolastici qualitativamente inclusivi e significativi:

“ - aumento della conoscenza dei propri diritti, della legislazione scolastica, delle risorse che la scuola può offrire;

- volontà di puntare a obiettivi alti, relativi non solo alla socializzazione, ma anche all'educazione e all'istruzione (diritti di tutti gli alunni);

- proposte di metodi di comunicazione alternativi a quello verbale, che coinvolgano anche i processi di valutazione, fondamentali per il loro peculiare carattere formativo (come stabilito dal Consiglio di Stato nel 1991, con ordinanza ministeriale 9 marzo 1995, n. 80).” ( pag 198 )

La scuola è il primo alleato per progettare un percorso di vita di ogni singolo alunno, studente, ragazzo e la famiglia è una grande risorsa. 


Nel testo emergono le esigenze che la famiglia chiede per un significativo percorso:

 

La Pedagogista Palmas esprime la necessità urgente di progettare una didattica fortemente personalizzata che si concentri sul soggetto con disabilità, dove le strategie siano realmente pensate, realizzate e funzionali alle esigenze dell’alunno.

 

A tal proposito propongo un webinar condotto dal Prof.ssore Luigi D’Alonzo 

https://www.youtube.com/watch?v=NiuC64iZXbQ 


nel quale viene espressa la forte necessità di creare una progettazione didattica costruita a misura dell'alunno non solo con disabilità, ma per ogni studente con necessità specifiche. Il Professore D’Alonzo dichiara con forza che non è possibile costruire un’attività, un lavoro, un’esperienza se non si è consapevoli di chi si ha di fronte e che l’organizzazione educativa e didattica avvenga su misura delle competenze, delle necessità e soprattutto delle difficoltà dell’alunno.

 

In fine la Dott.ssa Palmas dichiara che l’inclusione è possibile se consapevoli del contesto istituzionale in cui viviamo e se sappiamo condividere le buone prassi in un contesto di rete che include ogni parte.

 

Save the Children in un suo progetto dichiara che “Fare educazione inclusiva” significa “fare comunità”. Inclusivo è un ambiente dove tutte le diversità vengono valorizzate così da dare a tutti giuste possibilità di crescita in un sistema equo e coeso in grado di prendersi cura di tutti i cittadini, assicurandone la loro dignità, il rispetto delle differenze e le pari opportunità.