Quale inclusione al Liceo Marconi - Delpino?
DI FABIO ANTONACI
TESI DI RICERCA, APRILE 2022
Indagine sulla percezione dell’inclusione al Liceo Marconi Delpino da parte dei docenti, degli studenti con certificazione di disabilità e delle loro famiglie
La domanda chiave da cui prende le mosse l’indagine:
“Perché un ragazzo con disabilità dovrebbe frequentare un Liceo?”
DAL PROBLEMA ALLE IPOTESI DI RICERCA
Problema di ricerca: Perché un ragazzo con disabilità dovrebbe frequentare un Liceo?
Tema di ricerca: disabilità a scuola. PEI – Progetto di Vita
Obiettivi della ricerca: indagare le considerazioni dei docenti, degli studenti con disabilità e delle loro famiglie in merito all’inclusione a scuola.
Ipotesi di ricerca: per tanti ragazzi è impossibile frequentare una scuola professionale. Liceo “generalista” può essere luogo più indicato
DOMANDE DI RICERCA
1. Per quale motivo iscrivere un/una ragazzo/a con disabilità in un Liceo?
2. Che idea di inclusione c’è all’interno di un Liceo?
3. Docenti e famiglie dei ragazzi con disabilità pensano che il PEI sia uno strumento utile per l’inclusione degli studenti con
disabilità?
4. La scuola riesce a realizzare dei PEI che guardino al Progetto di Vita del ragazzo con disabilità?
5. Che vantaggi può portare la figura dell’educatore a scuola?
POPOLAZIONE E CAMPIONE
La popolazione è composta da:
• Docenti Liceo Marconi - Delpino
• Studenti con disabilità del Liceo Marconi - Delpino
• Famiglie degli studenti con disabilità del Liceo Marconi – Delpino
Il campione preso in esame è riferito al numero delle persone che ha risposto ai questionari:
• 79 tra docenti e O.s.e. del Liceo
• 5 studenti con disabilità iscritti alla scuola
• 9 famiglie di studenti con disabilità iscritti alla scuola.
LO STRUMENTO DI RICERCA
Lo strumento di ricerca scelto è il questionario semi-strutturato
Sono stati costruiti 3 diversi questionari semi – strutturati:
• questionario per i docenti della scuola
• questionario per gli studenti con disabilità certificati secondo L. 104/1992
• questionario per le famiglie degli studenti con disabilità iscritti a scuola
QUESTIONARIO DOCENTI
UTILIZZO DI STRATEGIE DIDATTICHE ATTIVE E INNOVATIVE
01 Con quale frequenza, durante le lezioni, utilizzi strategie di apprendimento mediato da pari (tutoring o cooperative learning)?
(78 risposte)
RISPOSTE PRINCIPALI:
51,3 % : quasi mai
42,3 % : spesso
02 Hai mai proposto alla classe strategie didattiche innovative durante le lezioni ( role playing, flipped classroom, cooperative learning, debate, piattaforme di apprendimento basate sul gioco...)
(78 risposte)
SI' 57,7 %
NO 42,3 %
Domanda aperta per i docenti: Quali sono le strategie più utilizzate?
Le risposte più frequenti: Cooperative Learning e Flipped Classroom
PROGETTAZIONE DELLA LEZIONE INCLUSIVA
03 Hai mai progettato una lezione insieme al docente specializzato sul sostegno e/o all'educatore?
(79 risposte)
SI' 51,9 %
NO 48,1 %
DISABILITÀ E LICEO
04 Ritieni che il Liceo dove insegni abbia le risorse adeguate ( in termini di insegnanti, operatori, organizzazione, strutture,...) per accogliere studenti con disabilità?
(79 risposte)
PIU' SI' CHE NO 67;1 %
DECISAMENTE SI' 19 %
PIU' NO CHE SI' 13,9 %
05 In generale, ritieni che un Liceo possa essere una buona scelta per un ragazzo con disabilità?
(78 risposte)
PIU' SI' CHE NO: 56,4 %
DECISAMENTE SI': 24,4 %
PIU' NO CHE SI': 17,9 %
DECISAMENTE NO: 1,3 &
Domanda aperta: «in generale, ritieni che un Liceo possa essere una buona scelta per un ragazzo con disabilità?»
44 docenti su 79 hanno risposto a questa domanda aperta
Liceo buona scelta per studente con disabilità ( ~ 80%)
• il Liceo è un ambiente stimolante e inclusivo (30% delle risposte totali)
• il Liceo va scelto valutando bene le caratteristiche dello studente (15% delle risposte)
• il Liceo va scelto tenendo conto di caratteristiche e desideri del ragazzo (12% delle risposte totali)
• il Liceo è un ambiente protetto e inclusivo (30% delle risposte totali)
• il Liceo è un ambiente adatto al ragazzo con disabilità, ma solo se seguito adeguatamente (12% delle risposte totali)
Liceo non è una buona scelta per studente con disabilità (~ 20%)
• discriminante deve sempre essere la gravità della disabilità
• studente con disabilità può trovarsi meglio in scuole tecniche o professionali dove è possibile dedicarsi più facilmente ad attività manuali
QUESTIONARIO FAMIGLIE
Domanda aperta: «in generale, ritieni che un Liceo possa essere una buona scelta per un ragazzo con disabilità?»
● Quattro risposte evidenziano l’importanza dell’ambiente inclusivo indipendentemente dal tipo di scuola scelta
● Due risposte prendono in considerazione le caratteristiche dello studente con disabilità e, quindi, il fatto che possa essere portato o meno per un Liceo
● Tre risposte evidenziano delle caratteristiche positive del Liceo (ambiente sano, preparazione ampia, …)
QUESTIONARIO STUDENTI
01: In generale ritieni che un Liceo possa essere una buona scelta per un ragazzo/a?
(5 risposte)
DECISAMENTE SI': 60 %
PIU' SI' CHE NO: 20 %
PIU' NO CHE SI': 20 %
02: Pensi che il Liceo che frequenti sia una scuola adatta a te?
(5 risposte)
DECISAMENTE SI': 60 %
PIU' SI' CHE NO: 20 %
DECISAMENTE NO: 20 %
Domanda aperta per gli studenti: «in generale, ritieni che un Liceo possa essere una buona scelta per un ragazzo/a?»
Tutte le risposte evidenziano la bontà formativa del Liceo e la possibilità, attraverso esso, di ampliare la propria capacità di studiare e di aprire lo sguardo sulla realtà.
RISPOSTE ALLE DOMANDE DI RICERCA
1. Per quale motivo iscrivere un/una ragazzo/a con disabilità in un Liceo?
• Liceo ambiente tranquillo e protetto
• Esperienza formativa di alto valore culturale e relazionale
• Motivazioni e attitudini devono restare in primo piano
2. Che idea di inclusione c’è all’interno di un Liceo?
• Valorizzare la piena partecipazione alla vita scolastica di tutti gli studenti
• Nella pratica: ridotto utilizzo strategie didattiche innovative e co-progettazione
• Permangono stereotipi sulla disabilità
• Ancora viva l’idea che il Liceo non sia un ambiente accessibile a tutti
3. La scuola riesce a realizzare dei PEI che guardino al Progetto di Vita del ragazzo con disabilità?
• Riconosciuta l’importanza del collegamento tra il PEI e il Progetto di vita
• Il 20% del campione dei docenti sostiene che non si riesca ancora a realizzare pienamente
• Le famiglie ritengono che le attività a scuola siano rivolte al progetto di vita degli studenti con disabilità. Da alcune famiglie del campione è stata espressa la necessità di lavorare maggiormente sull’interazione tra il proprio figlio e il resto della classe.
PROPOSTE MIGLIORATIVE
● Incrementare le ore dei Consigli di classe finalizzate alla redazione dei PEI
● Prevedere delle ore di formazione mirata sulle strategie didattiche attive e innovative
● Interventi sulle strutture scolastiche
● Dedicare più ore alla co-progettazione, al co-insegnamento e alla co-valutazione
● Incrementare le attività aggregative tra studenti favorendo l’inserimento del ragazzo con disabilità in classe e fuori
CONCLUSIONI
Dalla ricerca presentata:
docenti e genitori vedono il Liceo come un luogo stimolante e arricchente volto al miglioramento continuo e all’apertura alla conoscenza. Questo significa apertura all’altro da sé come tensione di fondo che valorizza pienamente la logica inclusiva.
Pertanto, l’ambiente liceale dovrebbe essere tra i più sensibili all’inclusione, all’apertura al mondo e all’altro da sé, con uno sguardo rivolto a progetti che vadano oltre la scuola e mantengano un forte legame con la vita adulta.
TESI DI SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO, GIUGNO 2023
REALIZZARE IL PROGETTO DI VITA A SCUOLA
● Che cosa può fare la scuola, e in particolare la scuola secondaria di secondo grado, per costruire connessioni tra gli studenti con disabilità e il loro futuro più prossimo nella società?
● Quali sono le esperienze e le realtà già presenti sul territorio che offrono un’occasione per gli studenti con disabilità, anche con disabilità gravi?
● Che cosa si può fare a scuola per lavorare sulla costruzione di percorsi rivolti alle autonomie e alla vita indipendente?
GLI STRUMENTI NORMATIVI PER REALIZZARE LA VITA INDIPENDENTE
• Convenzione ONU del 2006: le persone con disabilità devono godere degli stessi diritti e accedere ai servizi a cui accedono tutte le altre persone.
• Legge n. 68 del 12 marzo 1999: autodeterminazione e lavoro. Promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato.
• La Legge n. 112 del 2006: la legge sul «Dopo di Noi»
Un esempio di realizzazione del PEI - Progetto di Vita che già viene portato avanti a scuola:
I percorsi integrati tra scuola ed Enti di Formazione per l’avvicinamento al mondo del lavoro.
Una proposta di realizzazione del PEI - Progetto di Vita attraverso la scuola:
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO: «PARTO DA CASA!»
Costruire delle ”palestre di quotidianità”
Fare rete tra la scuola e le realtà del territorio che operano in ambito socio-educativo;
Attività: fare la spesa, cucinare, pulire la casa, pranzare insieme, ...
Attività formative in aula curate degli operatori delle realtà coinvolte
Il percorso persegue una duplice finalità:
● orientamento professionale: offrire la possibilità di prendere contatto con l’attività lavorativa in ambito socioeducativo;
● orientamento alla vita adulta: lo studente fa esperienza di ciò che significa gestire autonomamente un appartamento e la quotidianità della vita indipendente
ACCOMPAGNARE VERSO LA VITA ADULTA!
«Chi è impegnato nel processo educativo, sia esso un genitore, un insegnante, un operatore, ha l’obbligo di trascendere il quotidiano, il qui e ora, e attraverso l’immaginazione, intravvedere come le cose potrebbero essere in futuro. Offrire una realtà futura attraverso l’immaginazione è uno dei regali più grandi che chiunque ricopra un ruolo educativo possa fare. Anticipare il futuro attraverso l’immaginazione è la condizione indispensabile per avviare e dare senso a un sistema di aspettative senza il quale nessun progetto è realizzabile»
Carlo Lepri, Diventare grandi, 2022