Pillole di pedagogia e didattica
(di F. Codebò)

SI PARTE DALL'ALTO O DAL BASSO?

Il problema è questo: quando c'è da gestire una situazione di difficoltà generalizzata è meglio partire dall'alto (interventi normativi e organizzativi su larga scala) o dal basso ( in singole realtà in cui c'è bisogno di azioni urgenti) ?
Questo vale in tanti ambiti, non riguarda solo la scuola, ma anche la sanità, le problematiche ambientali, la gestione dell'allarme siccità, ecc... 

Parlando però della scuola e del problema specifico della gestione del disagio mi sento di dire che ci vorrebbero contemporaneamente azioni dall'alto e dal basso, è ovvio però che gli interventi  sovraordinati necessitano di tempi lunghi e spesso non sono esenti da imperfezioni  ed errori  soprattutto nella distribuzione delle risorse aggiuntive...
Inoltre, guardando le vicissitudini degli ultimi anni, la politica scolastica  non ha mai  proposto di ristrutturare le situazioni  ma piuttosto ci sono state continue sovrapposizioni sullo stesso contesto creando appesantimenti, difficoltà organizzative, spreco di risorse.
L'altro tipo d'intervento (quello dal basso) che parte da una qualsiasi classe o scuola può essere immediato e ne è facilmente verificabile l'efficacia e le strategie di fondo. 

La mia riflessione, a questo punto, si spinge al singolo docente che si trova, nel momento in cui è in classe da solo, ad affrontare una situazione di difficoltà in primo luogo sul piano della relazione e della comunicazione. Premesso che il profilo professionale di chi insegna è molto affascinante e particolare, va detto che al suo interno si incrociano  tratti dell'artigiano, dell'artista, dell'inventore, del professionista serio; ho sempre pensato che ogni docente porti sempre con sè una valigia virtuale e invisibile in cui si trovino, gelosamente custoditi, gli attrezzi del mestiere, le strategie personali, gli appunti sulle letture ritenute fondamentali, una traccia delle esperienze professionali fondanti...una valigia da aprire e richiudere continuamente rinnovando i contenuti.
Sarebbe poi bello che  gli insegnanti  che operano nella stessa classe, ogni tanto,  aprissero insieme le valigie , confrontassero i contenuti  e magari facessero qualche scambio di materiali...

Tra i contenuti fondamentali della valigia, riguardo alla gestione delle difficoltà, tre sono fondamentali:
- le strategie per "perdere tempo"...il buon docente e cultore della pedagogia è colui che non accelera il lavoro, spinto dalle necessità e dalle angosce ma rallenta e se il caso si ferma per guardare, per coordinare i respiri, le sensazioni, per riportare le dinamiche in senso positivo.
Spesso, come si dice, le classi sono delle pentole a pressione che possono esplodere da un momento all'altro, è lì che si creano tensioni, aggressività e nei più fragili e indifesi può crescere un disagio già presente. Se la situazione non è presidiata, si arriva a registrare a volte dei comportamenti assurdi nei ragazzi che "non stanno più nel contesto" e che incidono sul benessere del gruppo.
- i piani di riserva: il docente, se si accorge che qualcosa non va, deve avere la forza di cambiare la sua proposta, come agendo su un telecomando con almeno tre o quattro tasti.
- altre strategie  pensate e sperimentate direttamente dall'artigiano/artista...

Avrete quindi capito che per me è fondamentale l'uso del tempo, una vera risorsa pedagogico-didattica spesso male utilizzata; un tempo che non è mai lineare, va a salti come un grafico che registra la temperatura in un paesino di montagna.
Queste strategie, molto semplici e poco costose possono essere utilizzate già dalle prime classi, anche nei momenti di contemporaneità. E' ovvio che dovrebbero diventare patrimonio comune di tutto il gruppo docente della classe; per lo meno, ci dovrebbe essere una buona comunicazione, anche utilizzando forme varie di messaggistica, quando qualcuno si è trovato nella condizione di utilizzarle.
E allora iniziate a costruire le valigie, capienti e facili da usare, pensando magari a quelle usate dai nostri emigranti che partivano per le Americhe!