Come ti combatto il disagio...

LE NUOVE NORME SULL'ORIENTAMENTO SCOLASTICO... 

Per prevenire l'insorgere del disagio nelle sue varie forme è utile migliorare nel nostro paese il sistema di orientamento scolastico?  E' quello che hanno pensato i decisori politici mediante l'utilizzo di parte dei fondi del PNRR. 

Dal prossimo anno scolastico vengono introdotte le seguenti misure:
- 30 ore di orientamento annue anche extracurricolari per le scuole secondarie di I° grado e per il primo biennio della secondaria di II grado;
- 30 ore annue curricolari per ogni anno scolastico del triennio del secondo grado.
Le misure di cui sopra sono all'interno delle "linee guida" emanate  in materia dal Ministero dell'Istruzione e del Merito nel dicembre scorso.

All'interno del nuovo testo, in realtà piuttosto corposo ed enfatico,  si ritrovano  i seguenti   punti  fondamentali:
- il nuovo sistema vuol creare un raccordo più efficace tra le esperienze  scolastiche e di vita dell'alunno;
- si vuol migliorare la conoscenza di sè e del contesto formativo di riferimento;
- l'orientamento non deve più essere episodico e frammentato;
- la dimensione fondamentale è quella dell'"orientamento per tutto l'arco di vita";
- l'orientamento deve iniziare già dalla scuola dell'infanzia, potenziando l'autostima, la conoscenza di sè...;
-  l'orientamento avverrà non più per classi ma per gruppi di alunni;
- viene creata la figura del tutor dell'orientamento  che seguirà gruppi di alunni opportunamente formati;
- sono previsti interventi formativi sia per i nuovi tutor che per gli altri docenti;
- ogni esperienza di orientamento verrà registrata in un portfolio digitale dell'alunno; verrà costituita anche una piattaforma digitale unica nazionale per l'orientamento.

RIFLESSIONI FINALI:  non è facile immaginare come siano state accolte le nuove Linee Guida nelle scuole, già gravate da continue nuove disposizioni che si sovrappongono con fatica.
In realtà le innovazioni sono tante, sia sul piano concettuale che operativo. Pensare di inserire moduli di 30 ore annue flessibili e da non considerare come una nuova disciplina a partire dalla classe prima della secondaria di I° grado non è facile, vista l'organizzazione attuale piuttosto rigida delle esperienze scolastiche.
Come già visto, inoltre, l'organizzazione di eventuali attività extracurricolari, soprattutto nelle scuole più decentrate, è molto difficile e di scarsa presa sulle famiglie.
Quindi, concludendo, una nuova sfida per la scuola piuttosto complessa e difficile: i risultati attesi sono molti e di primaria importanza, ma se tutto andrà bene, ci vorranno parecchi anni prima di vedere benefici concreti e minori asperità nel percorso formativo degli adolescenti.
Non abbiamo trovato poi una riflessione aggiornata sulla continuità delle esperienze scolastiche: un buon orientamento non può prescindere da azioni riguardanti questo versante, soprattutto nel periodo dell'obbligo scolastico; le esperienze in tal senso sono diventate sporadiche ed episodiche...e pensare che fino a qualche anno fa la continuità era una parola d'ordine e tutti facevano positive esperienze in tal senso!