LE PAROLE DELL'INCLUSIONE

                                                                    DI ELISA CRISTINI

EMOZIONI A SCUOLA ...

Molte sono le ricerche neuroscientifiche che affermano il valore delle emozioni nel processo di apprendimento. Richard Morris, professore del Centro scozzese di sistemi cognitivi e neurali dichiara: “La meraviglia e lo stupore sono in grado di creare un alone migliore nei processi di memoria e permettono quindi la creazione di un ricordo, a differenza degli eventi banali e monotoni che invece tendono a essere dimenticati”

Le emozioni contribuiscono «ai successi nell’apprendimento, all’interiorizzazione di saperi e significati, al miglioramento dell’esperienza personale dell’adulto che apprende e che trasferisce e applica nel proprio ambito professionale i risultati di quanto appreso coinvolgendo le proprie risorse emotive» ( A. Stefanini, Le emozioni: Patrimonio della persona e risorsa per la formazione, Franco Angeli, Milano 2013, p. 19 )

Per molto tempo la tendenza degli insegnanti è stata quella di mettere al centro la disciplina, il sapere curricolare lasciando da parte la complessità dell’essere umano con tutti i suoi aspetti. Ormai grazie alle tante ricerche è stato dimostrato il valore e l’importanza dell’aspetto emotivo ed affettivo della comunicazione e dell’interazione tra pari e con gli adulti di riferimento, nell’apprendimento scolastico. Viene chiamata Warm Cognitionla metodologia che pone al centro del processo di apprendimento l’esplorazione delle emozioni. In particolare la Warm Cognition declina come  l’apprendimento migliore per i bambini passa attraverso un ambiente emotivamente positivo legato alle emozioni calde.

 

Interessante l’approfondimento di A. Stefanini, dottore di Ricerca in Scienze Pedagogiche, dell’Educazione e della Formazione presso l’Università degli Studi di Padova, dove nel suo libro Le emozioni: Patrimonio della persona e risorsa per la formazione, Franco Angeli, Milano 2013 diclina come le emozioni incidono:

“Emozionare ed emozionarsi rende la formazione più vicina alle persone, ne potenzia gli stratagemmi, le pratiche, gli orientamenti. La circolazione di emozioni positive genera ulteriori emozioni positive, ed essere consapevoli di tale processo significa avviare un percorso verso la valorizzazione delle emozioni e la massima attenzione alle persone in formazione e al loro apprendimento. È infatti importante e necessario imparare a sollecitare le emozioni positive e a gestire ed arginare quelle negative, con l’obiettivo di potenziare le performance formative in termini di coinvolgimento e di efficacia.



Le emozioni diventano risorsa formativa se nominate, riconosciute e declinate. Anche in assenza di eventi eclatanti l’elemento emotivo sussiste sempre: se i discenti esprimono indifferenza non dobbiamo dimenticare che si tratta comunque di un’emozione. Però per questo è necessario che i formatori siano preparati a gestire prima le proprie e poi le altrui emozioni, almeno a livello di consapevolezza degli ambiti che le emozioni coprono.”

 

Creare percorsi formativi integrando tutti gli aspetti emotivi, partendo già dalla scuola dell’infanzia e strutturare attività per  conoscere e nominare le emozioni che ogni essere umano prova, sperimenta, diventa occasione  di crescita personale, sociale, cognitiva dell’alunno. Iniziare ad essere consapevole delle proprie emozioni permette di imparare ad autoregolarle e quindi gestire il proprio sentire e quello dell’altro. Lavorare attraverso le emozioni permette di creare un clima all’interno della classe di ascolto e confronto, dove le diversità diventano ricchezza e occasione di crescita.

 

Si può comprendere quindi come integrare le emozioni nella didattica significhi creare climi accoglienti all’interno della classe, stimolare la partecipazione attiva dell’alunno, dello studente, del ragazzo, generando così impegno, coinvolgimento, fiducia con il desiderio di sentirsi parte, dove nessuno rimane indietro perché c’è un gruppo che accompagna e sostiene.

In questo modo l’attivazione dei processi cognitivi e soprattutto di quelli metacognitivi sono fortemente stimolati diventando così apprendimento autentico, reale e di aiuto per la vita dei nostri alunni.