Pillole di pedagogia e didattica

(di F. Codebò)

PEDAGOGIA E DIDATTICA DEL "RISPARMIO"...

Vediamo come si può costruire un percorso su questi argomenti, così come sono stati accennati nell'editoriale...

Il percorso (riduttivo chiamarlo unità didattica...) può cominciare anche nelle classi iniziali del percorso formativo, dipende da come sono gestiti i tempi, gli spazi di lavoro, le dinamiche del gruppo-classe, i ruoli che assumono i docenti di riferimento.

Prima attività da fare è quella dell'inquadramento del problema...necessario quindi conversare, discutere, leggere i giornali, far emergere discorsi che gli alunni sentono in ambito familiare.
Si possono anche far portare le fantomatiche bollette da casa, fare un po' di conti e confronti sulle cifre da una volta all'altra.

Una volta presa coscienza del problema che riguarda tutti, è necessario condividere la ricerca di soluzioni, per arrivare al concetto di risparmio, termine positivo che i bambini, rispetto ai tempi passati anche recenti, conoscono e praticano molto meno.

Che cosa risparmiare? L'elenco sarà lungo e partirà dalle cose presenti a scuola ( acqua, luce, carta, rumore, generi alimentari, calore...) per passare all'ambito familiare e poi a quello più generale.
Su questo aspetto è evidente che possono essere fatti molti esperimenti e interessanti simulazioni per arrivare a ipotizzare una città virtuosa dove tutti i cittadini adottano dei comportamenti intelligenti alla ricerca del bene comune.
I ragazzi più grandi potranno anche riflettere su alcune innovazioni che si stanno diffondendo sempre più soprattutto nelle città medio-piccole: le comunità energetiche, la mobilità condivisa, gli orti sociali, ...
Come tanti anni fa si possono anche sperimentare le cooperative a scuola, soprattutto se c'è produzione di giornalini, calendari, biscotti, altri generi: in questo modo verrebbe sperimentato il concetto di bilancio che si lega strettamente a quello di risparmio.

Un'attività collegata al tema è quella legata al "percorso delle cose", per capire quanti passaggi ci sono, per esempio, prima che il latte arrivi sulle nostre tavole: ecco quindi che si comprende facilmente quanti lavori (molto spesso faticosi e poco remunerati) ci sono dietro le cose e come quindi il risparmio intelligente (per esempio nel settore dei trasporti) si può fare a più livelli nella filiera produttiva.

Il gruppo classe, crescendo nella consapevolezza del problema e adottando al suo interno comportamenti più corretti, potrebbe poi decidere di portare le nuove conoscenze ed esperienze fuori dalla scuola, in primo luogo in famiglia ma non solo.
Si formerebbe così piano piano una nuova etica finalizzata alla capitalizzazione delle risorse esistenti che non sono infinite e che rischiano di essere compromesse dagli atteggiamenti sbagliati su larga scala.
Risparmio quindi non solo inteso in termini di moneta, ma coniugato alle tante risorse che noi usiamo tutti i giorni nella nostra vita.

Ad un certo punto del lavoro sarà necessario inserire attività di sintesi per memorizzare il percorso fatto e per fissare i concetti fondamentali: qui l'offerta di opportunità è molto ricca, come sempre.
Disegni, cartelloni, animazioni, grafici, prodotti multimediali, giornalini, incontri con le famiglie...l'importante è che nulla vada perso e che spesso si ritorni sul lavoro svolto.
In sede di verifica e valutazione delle attività svolte (parte finale fatta dai docenti ma come sempre fondamentale) emergerà che l'itinerario svolto ha toccato molte discipline partendo dal principio che al centro dell'agire pedagogico c'è sempre il bambino, il gruppo - classe, il suo mondo, la realtà che lo circonda.
Questo itinerario può anche assumere una dimensione pluriennale.