Commento

In questa splendida riflessione la frase centrale è forse questa : “Il primo giorno di scuola dobbiamo dare una picconata al muro che imprigiona i ragazzi in una vita piena di luci abbaglianti ma in cui non succede mai niente, e ci riusciremo se raccontiamo come quel muro è stato abbattuto in noi da numeri, cellule, rime... Per questo spero che non lo passeremo ad alimentare l’attuale ipocondria generale, ma lo stupore.”

Non è facile generare stupore nei ragazzi, visto che questo mondo è pieno di muri molto spessi ma invisibili. Bisogna però provarci, guardando chi è con noi negli occhi, uno per volta, lasciando da parte, se il caso, gli obiettivi faticosamente programmati per una didattica più libera, creativa ma più rispettosa dei ragazzi e dei loro bisogni di autenticità