I risultati dll'indagine

SETTEMBRE 2020

Osservazioni di carattere generale

Hanno partecipato alla rilevazione le seguenti “categorie” di lettori : docenti (di ogni ordine e grado), dirigenti scolastici, genitori, cittadini, pensionati (docenti e dirigenti).

Per comodità di lettura , si riportano tutte le voci del questionario :

n. 1) in considerazione del fatto che è in fase di preparazione il nuovo contratto di lavoro, nell’articolo riguardante il profilo professionale del docente, precisare cosa sono le competenze tecnologiche includendo anche la DAD; tutte le competenze dovrebbero essere esercitate, non solo esplicitate;

n. 2) predisporre a livello ministeriale un progetto di formazione obbligatoria che consenta a tutti (anche al personale a t.d.) di raggiungere un minimo di dimestichezza e autonomia nell’uso della didattica a distanza; già in passato ci sono stati momenti in cui sono stati svolti itinerari di formazione obbligatoria di fronte a nuove esigenze di revisione delle normali prassi;

n. 3) individuare in ogni istituto dei docenti esperti in DAD che possano diffondere le buone prassi e da incentivare in maniera decorosa;

n. 4) trovare un modo agile e condiviso per registrare e riconoscere le attività a distanza svolte , comprese le complesse fasi di preparazione e avvio dei vari momenti;

n. 5) utilizzare la formazione a distanza in favore di alunni assenti per lungo tempo per malattia o altro, di recente immigrazione, di inserimento nel nuovo contesto, ecc.;

n. 6) prevedere dei percorsi individualizzati pomeridiani e/o estivi anche in rapporto 1:1, sempre con l’uso delle tecnologie, per favorire il recupero degli alunni più in difficoltà;

n. 7) organizzare corsi aggiuntivi a distanza su materie facoltative (lingue straniere, latino, ecc );

n. 8) intervenire con strumenti tecnologici idonei nelle zone più decentrate per potenziare l’offerta formativa soprattutto là dove il personale docente cambia in continuazione e non è di ruolo;

n. 9) utilizzare la DAD in caso di chiusura della scuola per varie cause ( allerte, ecc.);

n. 10) promuovere la comunicazione a distanza tra classi dello stesso istituto ma di plesso diverso o con classi di altre scuole collocate in aree geografiche molto diverse;

n. 11) organizzare lavori di gruppo a distanza tra alunni della stessa classe durante le attività pomeridiane;

n. 12) avviare attività formative e di richiamo per gli adulti soprattutto in ambito linguistico e storico-geografico; nelle zone più decentrate l’offerta di corsi dovrebbe essere più ampia e riguardare anche argomenti di cultura generale;

n. 13) verificare (da parte del M.I.U.R.) che in tutte le situazioni le famiglie abbiano il collegamento al web e gli strumenti tecnici per organizzare le attività a distanza; in caso di necessità contribuire sul piano economico per superare i problemi esistenti;

n. 14) proporre ai genitori dei corsi di formazione in presenza per comprendere bene come si usano le tecnologie in ambito familiare;

n. 15) fare una verifica seria ( da parte del M.I.U.R.) sulla situazione dei vari spazi presenti e fare in modo che ogni locale sia funzionale per svolgere una o più delle attività previste dal P.T.O.F.; implementare le dotazioni di vario tipo là dove necessario. Usare tutti gli spazi disponibili porta ad una scuola più flessibile anche nell’uso del tempo, in grado anche di ridurre il sovraffollamento delle aule normali;

I risultati sono molto articolati e non univoci e questo è da interpretarsi come un segnale positivo ; ben 6 voci sono state valutate sia positivamente che negativamente ; le voci sono queste :

2 – 3 – 6 – 10 – 11 - 14

Le segnalazioni positive sui vari aspetti sono più di 3 volte rispetto a quelle negative.

La valutazione complessiva media è stata pari a : 8,78 ; il voto più alto attribuito è stato 10 ; il più basso 7; la valutazione che ha ricevuto più consensi è stata 9 .

Le 3 voci che hanno ottenuto maggior consenso sono , partendo dal più alto :

5 - 1 e 2 a pari merito

Le 3 voci che hanno ottenuto minor consenso sono , partendo dal più basso :

6 – 7 e 11 a pari merito

Non ha ottenuto valutazioni né positive né negative la voce n. 12 :

Non hanno ottenuto valutazioni positive le seguenti voci :

7 – 8

Non hanno ottenuto valutazioni negative le seguenti voci :

1 – 4 – 5 – 9 -13 -15

CONCLUSIONI : il Comitato di Redazione si riunirà quanto prima per :

- fare una valutazione complessiva dei risultati emersi ;

- redigere il testo definitivo sulla base delle proposte integrative emerse;

- individuare le modalità di diffusione su più larga scala della proposta redatta.



COMMENTI, RIFLESSIONI, PROPOSTE….

Si riportano, in maniera integrale, tutti i contributi aggiuntivi pervenuti ; non avendo l’autorizzazione alla pubblicazione dei vari autori , si riportano solo le iniziali del nome e del cognome oltre che la qualifica. Ci si scusa per eventuali errori intervenuti nella fase di copiatura.

SU ASPETTI GENERALI :

E. G. (docente di scuola primaria) : credo che la traduzione nella prassi della DAD vada progettata con cura a seconda delle situazioni (spazio e tempo); in tutte le ipotesi delineate potrebbe offrire delle possibilità nuove...

L. P. (docente IRC) : ci vuole una scuola dove la relazione empatica ( E. Stein la definisce come la “giusta distanza per potersi mettere nei panni degli altri”) tolga spazio al totalitarismo normativo imperante. • Ci vuole una scuola che riscopra il senso di comunità educante, dove i diversi ruoli (dirigenziale, docente, amministrativo, genitoriale ) siano in dialogo, capaci di ascolto e quindi più propensi all’umiltà.

A. M. S. (docente sc. superiore) : ritengo sia fondamentale una decisa riqualificazione del lavoro dei docenti, che sono chiamati, giustamente, a rinnovarsi e a cambiare le proprie strategie, mentre non ricevono una adeguata considerazione da alcune famiglie e dall'opinione pubblica.

C. B. ( ex dirigente scolastica) : non entro nel merito, ma tutto il tema della valutazione di sistema non è più rimandabile. Anche in questi mesi l'esperienza della Dad ha messo in luce l'inaccettabile disomogeneità del "modus operandi" delle diverse scuole e dei diversi dirigenti scolastici, l'abbandono della maggioranza degli alunni di scuola dell'infanzia e primaria per dare " la precedenza" negli istituti comprensivi .....

M.T. (genitrice) : riguardo ai docenti, vorrei che nella formazione obbligatoria sulla didattica a distanza non fossero compresi solo l'uso della piattaforma prescelta e delle tecnologie, ma che fossero affrontate anche altre tematiche, ad esempio le metodologie per rendere la didattica a distanza efficace e collaborativa o i criteri di valutazione dello studente.

C. Z. (docente scuola dell’infanzia) : educare gli alunni alla sicurezza personale curando: l'alimentazione, l'igiene, evitando comportamenti dannosi per sè e gli altri. Educare alla sostenibilità ambientale. Educare al rispetto delle regole.

Poter imparare nel rispetto della propria individualità, intesa nell'insieme di tempi, ritmi di apprendimento, esigenze e capacità personali.

C. C. (docente scuola dell’infanzia) : sarebbe opportuno ridurre il numero di bambini per sezione (non solo per motivi igienico sanitari ma anche pedagogici ed educativi) e cercare di riorganizzare la vita scolastica tenendo conto di quanto riportato al punto 15 della proposta per la scuola del futuro.

M. M. ( ex docente scuola primaria) : riguardo al n. 14 (“proporre ai genitori dei corsi di formazione in presenza per comprendere bene come si usano le tecnologie in ambito familiare ) individuare un altro referente oltre ai genitori che possa essere d'aiuto all'alunno quando i genitori non possono essere disponibili.

A. C. (ex Dirigente Scolastico) : necessario un piano straordinario di edilizia scolastica per rendere gli edifici al passo con le innovazioni tecnologiche e impiantistiche attuali. Molte scuole sono state costruite anni fa oppure negli anni settanta con gravi difetti strutturali e impiantistici. Ci vuole anche un piano straordinario di aggiornamento e formazione per docenti.

P. D’A. ( docente IRC) : far riflettere tutti ( docenti-personale della scuola- genitori) , che il percorso educativo ha una "corresponsabilità" e una "condivisione" che non possono essere disattese nella scuola del domani.

M.C. ( docente di sostegno sc. Secondaria I° grado) : al termine di questo periodo difficile bisogna ragionare sui seguenti aspetti : • RESILIENZA : dobbiamo riuscire con grande umiltà a fare tesoro di questa nuova esperienza, trasformando l’emergenza in opportunità; • SOCIALIZZAZIONE (a distanza) :potrebbe sembrare un paradosso, ma alcuni allievi richiedono e cercano contatto e vicinanza (soprattutto alunni con BES ) . Seppur nella virtualità del momento, i rapporti intensi e ravvicinati sono stati attuati con ottimo esito.

E. C. (docente di sostegno sc. Infanzia) : ritengo sia necessaria una formazione specifica obbligatoria soprattutto per gli insegnanti di sostegno sia per quelli a tempo indeterminato, sia ( e in particolare ) per quelli a tempo determinato. Le insegnanti curricolari dovrebbero fare formazione seria nell'ambito del sostegno; credo fortemente che ogni istituto dovrebbe promuovere un anno di formazione con uno specialista in psicologia, non per apprendere nuovi strumenti, ma per lavorare personalmente su se stessi in gruppo; lo specialista potrebbe aiutare gli insegnanti a diventare in primo luogo più consapevoli, ad imparare dagli errori propri ed altrui, a mettersi più in discussione, a sviluppare pazienza, comprensione, ad apprendere il valore dell'ascolto ( se possibile empatico e non giudicante ) e della condivisione. Lo specialista potrebbe supervisionare anche il lavoro nelle classi. Sostengo che nella scuola del futuro sia necessaria una scuola in cordata , così citata da Dario Ianes; una scuola in cordata significa una scuola che si sviluppi sempre in piccoli gruppi dove ogni ragazzo, come in una cordata in montagna, sia responsabile dell'altro, dove si respiri realmente condivisione e ascolto, imparando a lavorare in maniera collaborativa. credo che lavorare in piccoli gruppi permetta di sentirsi parte integrante, responsabile del gruppo, desiderosi di camminare insieme non solo per arrivare alla vetta, ma soprattutto per imparare a gustare, osservare, apprendere il valore di costruire insieme. In una scuola in cordata le lezioni frontali sono abolite. Immagino che in una scuola del futuro sia necessario un tempo lungo e dedicato ai nostri ragazzi di ascolto e condivisione del tempo vissuto; sicuramente un tempo faticoso ma che può essere occasione di cambiamento se lo sappiamo trasformare.

F. V. (docente di sostegno sc. Secondaria I° grado) : prevedere dei tutorial (video, esempi, siti preparati ad hoc), anche tramite l'uso di classroom, spiegati in modo chiaro e semplice, in modo da permettere attività di recupero per alunni rimasti indietro o con qualche difficoltà.

M. L. (ex docente sc. Primaria): prevedere un nuovo sviluppo e ampliamento della scuola a tempo pieno.

Prevedere nei nuovi curricoli dei percorsi che portino allo sviluppo dell’intelligenza emotiva, data la sua fondamentale importanza.

COMMENTI, RIFLESSIONI, PROPOSTE….

SU ASPETTI PARTICOLARI :

S. B. (docente CPIA – sc. Secondaria I° grado) : sono una docente presso la scuola all'interno della Casa di Reclusione di Chiavari. In occasione della chiusura e dell'impossibilità, quindi, di svolgere le attività didattiche in presenza, nell'attività DAD abbiamo dovuto seguire le indicazioni forniteci dalla Direzione dell'Istituto che sono state fortemente penalizzanti nei confronti degli allievi a causa delle limitazioni e divieti che ci sono state imposti, prima fra tutte la non autorizzazione ad avere collegamenti e comunicazioni via internet. Spero che in futuro vengano attivate modalità di comunicazione che prevedano la connessione in rete.

Poichè insegno in un CPIA, durante l'intera esperienza di DAD con i miei studenti ho, purtroppo, constatato la difficoltà o spesso l'impossibilità da parte di molti studenti a seguire regolarmente le lezioni a causa della scarsità di dispositivi e relative connessioni a loro disposizione o perchè non erano adeguatamente formati ad utilizzare tali strumenti.

V. G. (docente sc. Secondaria II° grado) : pensare ad una proposta di Dad per le carceri, le case di reclusione...i luoghi insomma dove le persone sono impossibilitate a partecipare ai luoghi di formazione.

Fare il possibile per diversificare il più possibile la Dad, non dimenticando l'uso del materiale cartaceo come strumento su cui riflettere e lavorare attraverso la tecnologia.

C. B. (ex dirigente scolastica) : rispetto al punto 6 , a mio avviso occorre ricondurre il lavoro individualizzato per alunni con difficoltà all'interno del contesto classe anche con la DAD . Non è semplice , ma il rischio è di confermare anche attraverso il lavoro a distanza l'isolamento e la separatezza degli interventi di tipo compensativo. So di lavoro a distanza condotto in rapporto 1:1 tra docente di sostegno e alunno con disabilità , nella migliore tradizione della scuola non inclusiva che continua a riprodursi nel nostro Paese.

M. C. (docente L2 sc. Primaria) : attraverso un’attenta verifica delle procedure attuate nella scuola in questi mesi di chiusura, suggerisco di valutare le criticità emerse con gli alunni con disabilità e di progettare moduli flessibili che possano adattarsi meglio alle varie problematiche ed incentivare un maggiore e più proficuo coinvolgimento dei bambini in difficoltà. Per quanto riguarda la L2 propongo la programmazione di collegamenti in rete con altre scuole italiane o di altri paesi ( x le classi quarte e quinte) al fine di entrare in contatto con altre realtà , avendo come veicolo di nuove conoscenze la lingua inglese .