Frasi in dono...

(di G. Parrucci)

In questo numero, cari/e amici/che, ho pensato di ricorrere alla musica per donarvi alcune frasi tratte da canzoni italiane, testimonianza dell’arte che non si arrende alla logica della violenza, della morte e dei bombardamenti.

Sono canzoni senza tempo, dormienti nei periodi di pace, ma che tornano immediatamente d’attualità, ogni volta che un conflitto mina la pace nel mondo. E’ successo anche in questi mesi, con l’invasione russa dell’Ucraina da dove arrivano racconti e immagini di dolore e distruzione.

I GIGANTI, GUCCINI, DE ANDRE'...

“...Mettete dei fiori nei vostri cannoni perché non vogliamo mai nel cielo molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi per una ballata di pace, di pace...” (Proposta. Mettete dei fiori...) I Giganti

“Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare. E il vento si poserà...”

(Auschwitz F. Guccini)

“E se gli sparo in fronte o al cuore, soltanto il tempo avrà per morire. Ma il tempo a me resterà per vedere.

Vedere gli occhi di un uomo che muore... “( La guerra di Piero F. De Andrè)

BENNATO, JOVANOTTI & LIGABUE & PELU'), CAPAREZZA...

“A cosa serve la guerra diciamo la verità, serve soltanto a vincere la gara dell’inutilità. La guerra è sempre la stessa ognuno la perderà e a ogni soldato che muore si perde un po’ di umanità...” (A cosa serve la guerra Bennato)

“E voglio i nomi di chi ha mentito, di chi ha parlato di una guerra giusta io non le lancio più le vostre sante bombe...” (Il mio nome è mai più Jovanotti, Ligabue, P. Pelù)

“Non vengo con te nel deserto, scusami se diserto, ma io preferisco ammazzare il tempo...” (Follie preferenziali Caparezza)



DE GREGORI, TENCO, MORANDI...

“...Generale queste cinque stelle, queste cinque lacrime sulla mia pelle che senso hanno dentro al rumore di questo treno che è mezzo vuoto e mezzo pieno e va veloce verso il ritorno tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa. è quasi amore...” (Generale F. De Gregori)

“E se ci diranno, che per fare il mondo c’è un mucchio di gente da mandare a fondo noi che abbiamo troppe volte visto ammazzare per poi dire troppo tardi che è stato un errore noi risponderemo, noi risponderemo... (E se ci diranno L. Tenco)

“...C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, girava il mondo, veniva dagli Stati Uniti d’America... Cantava “Viva la libertà” ma ricevette una lettera, la sua chitarra mi regalò fu richiamato in America... (C’era un ragazzo che come me... G. Morandi)