La valutazione

FEBBRAIO 2020 : "SIAMO ARRIVATI AGLI EMOTICON?"

L’argomento “valutazione” è sempre di estrema attualità in quanto mutevole e molto problematico; riportiamo quindi notizia di una sperimentazione in corso da poco :

MODENA - Niente voti in pagelle: solo faccine. Emoticon. Un sorriso al posto di un 8, un grido al posto di un 4. E' un esperimento, che non mancherà di scandalizzare qualcuno e farà discutere. Lo ha lanciato una scuola modenese per due classi delle prime elementari. All'istituto comprensivo Gianni Rodari di Modena: i voti del primo quadrimestre saranno sostituti dalle emoticon. E saranno i bambini a darsi una valutazione con questo metodo a loro più congeniale e abituale. Le loro schede saranno confrontate con quelle dei maestri per elaborare il giudizio condiviso. Se la novità avrà successo e incontrerà anche il gradimento dei genitori verrà estesa anche ad altre classi, nelle intenzioni della scuola. "Le reazioni dei genitori – dice alla Gazzetta di Modena il dirigente Daniele Barca - sono state di fiducia e curiosità. Le domande che hanno posto puntavano a comprendere la scheda e il meccanismo di autovalutazione dei bambini. Ho e abbiamo sottolineato l'aspetto raro e prezioso di un momento come questo in cui diventa formativo ascoltare come un bambino, come un figlio, si percepisce". Se ci saranno effetti positivi il passaggio successivo è "quello di costruire pagelle per l'autovalutazione e momenti di riflessione e confronto anche per le altre classi, fino ai grandi della secondaria inferiore".

L'obiettivo è quello di responsabilizzare maggiormente gli alunni nell'ambito del progetto "Oltre le discipline". Non è l'unica iniziativa originale: da tempo alle Rodari non si visualizzano più i freddi voti sul registro elettronico per favorire piuttosto l'incontro delle famiglie con i docenti.

COMMENTO : l’idea di affiancare l’autovalutazione del bambino a quella dei docenti fa parte della storia della scuola italiana……molte scuole hanno un percorso proprio al riguardo e nei gruppi di genitori e docenti della “Scuola del Gratuito” attivi sulla riviera romagnola, per esempio, si parla spesso di queste problematiche affrontate anche dal punto di vista di chi riceve la valutazione. L’importante è sapere che la possibilità di sperimentare esiste ancora nella Scuola Italiana ! Non c’è alcun blocco, anzi, l’autonomia scolastica deve andare proprio in questo senso… è una prerogativa che dà unità al Collegio Docenti e riduce le ipotesi di gestione troppo verticistiche… L’unica cosa che lascia un po’ perplessi è l’uso delle emoticon, sono già molto inflazionate…..ma si possono cercare altri simboli più originali…

DICEMBRE 2020

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA : SI CAMBIA ANCORA !

Con le nuove disposizioni ministeriali impartite all’inizio del mese di dicembre, vanno adottate da subito nuove procedure valutative nella Scuola Primaria . Con questo contributo, dato il poco tempo a disposizione per una lettura approfondita, si vogliono soltanto fornire alcune semplici riflessioni ; ci sarà sicuramente il tempo per tornare ad esaminare quest’aspetto così importante del percorso formativo.

Cominciamo col dire che la valutazione, negli ultimi anni è stata sottoposta a continue modifiche ; quasi tutti i ministri che si sono succeduti in Viale Trastevere hanno messo mano all’impianto complessivo da adottare. Tutto questo senza pensare alla vera formazione dei docenti : è quasi totalmente mancata e pertanto , spesso, i modelli di pensiero in merito sono ancora molto arretrati ; è molto difficile abbandonare il concetto di “voto” attribuito a volte ancora alla persona e non alla prestazione.

Nel momento in cui viene proposta una modifica così importante, bisogna chiedersi : il terreno era pronto ? La risposta è certamente negativa non solo per i motivi sopra espressi, ma anche perchè in quest’anno scolastico la battaglia quotidiana che impegna tutti è la difesa dal Covid. Inoltre, all’inizio di quest’anno scolastico hanno cominciato a lavorare molti docenti che hanno avuto incarichi per la prima volta e che quindi stentano ad entrare nel merito di problematiche così complesse

Nel merito dei testi analizzati c’è da dire che vengono ribaditi alcuni concetti, ormai classici, piuttosto importanti e condivisibili :

>> la valutazione è il mezzo e non il fine del processo;

>> la valutazione è da intendersi formativa e promozionale. Deve contribuire a migliorare l’apprendimento, in un’ottica fortemente individualizzata; in una dimensione collegiale vanno quindi previsti momenti di intervento adeguati in favore degli alunni più in difficoltà;

>> la valutazione non può essere oggettiva ma deve essere attendibile;

>> la valutazione deve portare all’autovalutazione di chi apprende;

>> i livelli e i criteri adottati devono riferirsi agli obiettivi contenuti nelle Indicazioni Nazionali , testo ministeriale purtroppo scarsamente conosciuto e quindi utilizzato.

Nella pratica quotidiana i docenti si troveranno ad operare in un contesto complesso, dovendo stabilire come legare insieme programmazione, verifica degli apprendimenti e valutazione complessiva; anche dover attribuire una valutazione su quattro livelli non sarà facile . Da sempre i docenti, soprattutto i più anziani, sono abituati a pensare in un logica di valutazione su scala decimale.

Da sottolineare infine che il livello più basso nella scala assunta è definito “ in via di prima acquisizione” : una valutazione quindi positiva, come già detto promozionale e sicuramente non penalizzante.

Anche per le famiglie coinvolte comprendere i nuovi procedimenti adottati non sarà facile; molte volte i genitori si rifanno a procedure del passato basate sulla scala decimale e sui concetti di sufficiente e non sufficiente.

Per chi vuol approfondire più nel dettaglio i nuovi testi è consigliata una visita al sito www.enricobottero.com