Campo Base


Ti saluto dai paesi di domani...

NARRAZIONE E CURA DELLA TERRA

di Luca Pani

Fabrizio De André scrisse in Anime Salve: ti saluto dai paesi di domani che sono visioni di anime contadine, in volo per il mondo. Quale Terra vedranno i nostri figli? Risuona in me forte questa domanda e immagino in molti di noi. Papa Francesco, nella sua Enciclica Laudato sii, sulla cura della casa comune, ci esorta a non perdere tempo: avere cura della casa che ci ospita, la Terra, è una sfida urgente. Il Papa nella sua lettera invita tutti ad una nuova solidarietà universale, al dialogo, alla collaborazione affinché ogni abitante della Terra si senta partecipe dell'opera di salvezza del nostro pianeta. Quale ruolo ha, in questo senso, la scuola, l'educazione? E' fondamentale. Uno strumento pedagogico e didattico utile può essere la narrazione, la lettura, il racconto. La scrittrice per l'infanzia Valentina Chiarle ha colto lo stretto legame tra cura della Terra e narrazione. L'ho invitata al Campo Base!

Valentina è coordinatrice pedagogica di servizi educativi, è funzionario socio educativo presso il Comune di Asti, vive a Cocconato. Da gennaio 2020 è Presidente del consiglio direttivo della Biblioteca Civica Eugenio Ricca del suo paese, un’attività che svolge nell’ambito del volontariato insieme ad altre iniziative di promozione del territorio. Le sue radici si mescolano fra Langhe e Monferrato. Scrive racconti, fiabe e poesie prevalentemente destinati all’infanzia e ambientati nella natura. Le sue narrazioni (come ad esempio Martino e la rondine edito da Cre.Ar.Te) raccontano di personaggi e mondi fantastici, fatti che l’essere umano ha dimenticato troppo presto.

Quali progetti sul tema ambientale possono essere proposti in una Biblioteca comunale pensata come spazio non solo di fruizione di testi, ma laboratoriale, creativo, aperto a tutti i cittadini, soprattutto i più giovani?

La Biblioteca, a mio avviso, non è solo un luogo del possibile, ma un luogo dalle infinite possibilità. Se la struttura è dotata di spazi esterni o di un'area verde è utile valorizzarli proponendo letture ad alta voce o momenti di dibattito e di discussione a tema all'aperto. Se gli spazi sono ristretti si possono individuare i parchi o i cortili interni delle case. Svolgere le attività all'aperto ha sicuramente una ricaduta positiva sull'ambiente perché si compiono azioni che vanno a contrastare lo spreco, prima fra tutte l'azione del risparmio energetico. Una soluzione particolarmente apprezzata dai nostri utenti e dai turisti che erano in villeggiatura nel nostro Comune, è stata la passeggiata letteraria itinerante per le vie del paese. Abbiamo letto ad alta voce passaggi ed estratti di opere letterarie fermandoci nei luoghi più suggestivi o nei punti panoramici per unire cultura e bellezza del paesaggio.

Riflettendo in seguito sulla camminata letteraria durata circa due ore, abbiamo valutato che aveva avuto anche una ricaduta positiva sulla salute, vestendo contestualmente l'abito di attività di movimento. La stessa esperienza è stata organizzata a tema dantesco, in occasione dei settecento anni dalla nascita del Sommo Poeta. Questo tipo di attività può essere svolta anche dalle biblioteche di città, mantenendo gli stessi punti di forza.

La Biblioteca è un luogo di incontro, di scambio, di discussione e non si riduce solamente al prestito di un libro. Con i bambini della scuola primaria e secondaria abbiamo organizzato laboratori dove il materiale di recupero era protagonista, sfruttando gli spazi aperti evitando così di utilizzare per esempio la luce elettrica; i laboratori avevano come sfondo una cornice narrativa e il materiale utilizzato potrà essere conservato come documentazione senza essere smaltito. Inoltre nella gestione delle attività all'aperto interviene anche la cura del paesaggio e degli spazi esterni che devono essere mantenuti puliti dai rifiuti e controllati ogni volta che si prepara un evento. Tutto ciò contribuisce alla cura dell'ambiente.

La nostra Biblioteca, inoltre, è dotata di un piccolo frutteto che sorgendo in un giardino pubblico non ha il suo proprietario che si occupa della raccolta, pertanto invitiamo la cittadinanza, o chi ne ha necessità, a recarsi in Biblioteca per raccogliere pesche, cachi, uva e fichi evitando così un potenziale spreco. In questo modo si cerca di trasmette il messaggio che la comunità è di tutti e tutti possono contribuire alla sua salvaguardia e cura. Questa iniziativa rientra inevitabilmente nell'ambito dell'autosussistenza e dell'inclusione.

Come può la narrazione, il racconto, affrontare tematiche legate al rispetto dell'ambiente, in particolare per la fascia di età della scuola dell'Infanzia e Primaria?

La fiaba, il racconto, la narrazione sono da sempre la chiave di lettura della realtà. Grazie alla lettura possiamo spesso trovare delle soluzioni anche da adulti. La fiaba e il racconto consolano e offrono nuove visuali. Non a caso si legge la fiaba della buona notte che grazie ai suoi contenuti permette al bambino di ripercorrere i propri pensieri e le proprie sensazioni, per passare serenamente dalla veglia al sonno. Quando i bambini ci chiedono infinite volte di leggere la stessa fiaba, ciò avviene perché è in corso un processo di interiorizzazione e apprendimento delle parole e dei contenuti che essa porta, in termini di emozioni e azioni compiute dai protagonisti. Scegliere in questo caso la tematica ambientale rinforza l’interiorizzazione di un messaggio prezioso e fondamentale. Possiamo inventare e leggere storie dove i protagonisti si prendono cura del paesaggio, dei mari e dei fiumi, utilizzano materiali non inquinanti e compiono azioni virtuose.

Nella fascia d'età 3-6 anni della scuola dell'infanzia, le storie saranno più brevi e semplici e potranno avere fra i personaggi animali o esseri magici che aiuteranno il protagonista a compiere la loro missione di salvaguardia dell'ambiente; inoltre si potranno proporre cornici narrative che raccontano di azioni quotidiane semplici ma fondamentali per una condotta ecologica. Nella scuola primaria, invece, la cornice narrativa può innestarsi direttamente in azioni di educazione civica, leggendo storie ma anche avviando attività laboratoriali e azioni concrete sul territorio come una passeggiata di raccolta rifiuti, oppure una visita all'isola ecologica del territorio per osservare come avviene la raccolta differenziata. Le storie raccontate alla scuola primaria possono essere più complesse e avere come protagonisti i mestieri inerenti questa tematica, le azioni ecologiche più significative e in generale gli aspetti climatici. Ci si può collegare contestualmente alle attività di artigianato e alle realtà virtuose che lavorano quasi totalmente sul riciclo, facendo passare il messaggio che la questione ambientale riguarda tutti e contribuire è possibile e doveroso. Per entrambe le fasce d'età è fondamentale considerare anche narrazioni ambientate nella natura, dal bosco al mare, dalla montagna alla campagna; mettendo in evidenza che la natura ci regala tantissime risorse e invitando a riflettere sull'utilizzo consapevole delle stesse, scoraggiando gli acquisti superflui di materie prime confezionate in involucri inquinanti o non riciclabili.

Segnalo a tal proposito alcuni testi utili. Per la scuola d'infanzia: La storia di un fiore, Piroddi Baruzzi - Bea per l'ambiente, Giacone, fucini - Il riciclo, Feytag, Fabbri - Io albero, io bambino, Jaoui, Crahay - Ovunque la natura, Underwood, Derby (quest'ultimo idoneo per infanzia e primaria). Per la scuola primaria: Storie per ragazze e ragazzi che vogliono salvare il mondo, Benedetto, Cilento - Bea salva le api, Jacob, Fleming - La Terra il nostro pianeta spiegato in un colpo d'occhio, National Geographic - Piccolo manuale di educazione ambientale, I tre cittadini, Fiore - Greta e i giganti, Tucker, Persico.

I tuoi racconti si svolgono in ambienti molto legati al ciclo del terra, alla semina, alla mietitura, alla vendemmia. Cosa significa per una scrittrice di racconti per l'infanzia trasmettere il valore del rispetto del Pianeta, come casa comune?

Vivendo in un paesaggio agreste di collina non riesco a fare a meno di ambientare i miei racconti in luoghi di natura, di bosco e spazi verdi. Gli abitanti di questi paesaggi sono i più svariati e posso scegliere tra tanti personaggi, animali o esseri magici che popolano questi piccoli paradisi terrestri. Nelle piccole comunità è ancora possibile una quotidianità lenta, dove molte professionalità sono tornate al sistema artigianale o all’agricoltura biologica, addirittura biodinamica; sono nati caseifici, birrifici e piccoli allevamenti non intensivi oltre alle consolidate aziende di produttori vitivinicoli. A proposito di raccolto, ogni volta che un mio racconto viene pubblicato sono entusiasta di gettare anche solo un semino dei messaggi che vorrei condividere con le nuove generazioni, fiduciosa che qualcuno lo coglierà. Raccontare del bosco incantato e del rispetto dei suoi abitanti, di un campo di grano o delle radici storiche dei nostri luoghi, dei risultati ottenuti dopo un anno di lavoro in una vigna, osservare che la natura ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno, ci fa capire che la cura del proprio territorio è cura per se stessi. Come scrive Fabrizio De André in Anime Salve: ti saluto dai paesi di domani che sono visioni di anime contadine, in volo per il mondo, l’essere umano può salvarsi e salvare la Terra se vive in una sorta di prolungamento, rispetto e connessione con la natura e i luoghi che abita.