Aumentano gli alunni che non fanno Religione a scuola 

Un milione di studenti dice no alla religione cattolica. Licei artistici: i più laici

Le tre regioni con il più alto tasso di chi non sceglie l’insegnamento sono Toscana, Emilia-Romagna e Liguria, quelle con i tassi più bassi Molise, Campania e Basilicata

Dal "Il sole 24 ore "  - redazione scuola (testo non integrale)

Grazie a una richiesta di accesso civico generalizzato, Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) ha avuto la possibilità di esaminare per la prima volta i dati relativi alla scelta dell'Irc raccolti dal ministero dell'Istruzione. Le cifre, nonostante qualche imperfezione, forniscono una prima fotografia del fenomeno in Italia e sono ora a disposizione di tutti. Oltre un milione di studenti nelle scuole pubbliche non si avvale dell'Insegnamento della religione cattolica (Irc), la scelta di non avvalersi cresce al crescere dell'età, i licei artistici sono gli istituti più “laici” con una percentuale del 28,44% di coloro che rinunciano all’insegnamento religioso, mentre tra le regioni primeggia la Toscana con il 25,23% di “no”.

I dati

Gli elementi forniti rappresentano un primo passo importante, che consente di estrarre informazioni inedite e interessanti. In totale, nell'anno scolastico 2020/21, su 7.214.045 studenti frequentanti le scuole statali, 1.014.841 non si sono avvalsi dell'Irc (il 14,07%), con un trend in crescita (erano il 12,90% nel 2018/19 e il 13,53% nel 2019/20).


Le scelte per aree territoriali

Le tre regioni con il più alto tasso di non avvalentisi sono Toscana (25,23%), Emilia-Romagna (24,84%) e Liguria (24,61%), quelle con i tassi più bassi Molise (3,16%), Campania (2,72%) e Basilicata (2,57%). La scelta di non avvalersi dell'Irc cresce con l'età (scuole dell'infanzia 10,59%; scuole primarie 10,20%; scuole secondarie di primo grado 12,73%; scuole superiori 19,76%). Per quanto riguarda le scuole superiori, il tasso è più alto negli istituti tecnici e professionali (22,76% e 23,49%, rispettivamente) che nei licei (16,05%), con l'eccezione dei licei artistici che vantano il record del 28,44%”.


Breve commento: l'articolazione di queste importanti attività è sempre stata molto complessa e mai di piena soddisfazione. Con il passare del tempo, il sistema ha manifestato sempre più tutte le sue criticità. Necessiterebbe un ampio e franco dibattito in merito per giungere poi ad un ammodernamento delle Norme Concordatarie ormai datate.