L'estate è il momento che molte famiglie attendono per progettare e riposare, ma spesso la fine della scuola coincide con preoccupazione e fatica per le famiglie con figli con disabilità che si trovano ad affrontare l'estate con poche offerte di servizi socio educativi. 

E' uscito pochi giorni fa un articolo sulla Reppublica intitolato "Educatori di sostegno tagliati ai centri estivi. L'odissea delle famiglie" come denuncia dei tanti tagli pubblici che vengono fatti nell'ambito dell'assistenza socio educativa. Senza un'adeguata offerta queste famiglie si trovano da sole ad affrontare un lungo periodo. Siamo tutti consapevoli di quanto sia importante, nell'ambito della disabilità,  il ruolo della famiglia che deve essere sostenuta e supportata perchè possa essere risorsa per se' e per i figli, soprattutto quando e' presente una grave disabilità e di quanto sia fondamentale che i ragazzi possano fare esperienze e percorsi significativi ed inclusivi. Allora cosa possiamo fare ?

Sicuramente non stare in silenzio, ma chiedere e denunciare i troppi tagli pubblici che ogni anno aumentano, ricercare, promuovere ed organizzare percorsi integrati significativi sia estivi, ma anche in tempo di periodo scolastico guardando a quei progetti virtuosi promossi a livello nazionale che possono diventare spunto per "pensare insieme", cercando di creare rete con associazioni ed enti già funzionanti per poter offrire e costruire un vero progetto di Vita.