Rassegna stampa

Fioccano proposte per la scuola del futuro...

Da quando ha giurato il Governo Draghi, fioccano le proposte di interventi per la scuola del futuro elaborate da esperti del settore e/o da movimenti; vi proponiamo, in parallelo, due contributi molto vasti , piuttosto interessanti e facilmente integrabili.

La Fondazione Feltrinelli e il Movimento "E tu da che parte stai?" hanno elaborato 13 proposte "per una scuola sconfinata": le proposte vanno implementate con un approccio inclusivo, come esito del lavoro congiunto di scuole, istituzioni pubbliche, enti del Terzo Settore ed entità private di diversa natura:
• Mettere la salute bio-psico-sociale al centro dei processi educativi
• Diffondere le esperienze educative in una pluralità di spazi di apprendimento
• Progettare una didattica modulare orientata all’esperienza, alla valorizzazione delle specificità di ciascuno e allo sviluppo della cittadinanza globale
• Garantire classi con numeri ridotti
• Individuare e progettare nuovi spazi educativi per l'apprendimento dentro e fuori la scuola
• Attivare equipe multiprofessionali nelle scuole
• Investire nella stabilizzazione dei docenti
• Formare insegnanti, educatori ed educatrici alla co-progettazione, all’analisi dei bisogni, all’ascolto, al lavoro in team, al digitale
• Riconoscere adeguati momenti per la formazione continua di insegnanti e personale scolastico
• Rendere protagonisti bambine e bambini, ragazze e ragazzi
• Coinvolgere i genitori e promuovere una scuola-comunità
• Abilitare territori educanti a responsabilità diffusa e coordinata
• Progettare un piano infrastrutturale per la digitalizzazione della scuola e delle comunità-quartieri
Le risorse saranno fondamentali per l’attuazione di questo progetto, ma ancor di più saranno necessarie pratiche di relazione tra i territori perché ci sia condivisione tra esperienze di progettazione allargata e modelli di sinergie tra scuola ed extra scuola: tutti elementi che potranno consentire alla scuola sconfinata di realizzarsi.



A. Corazzoli, su "il Fatto Quotidiano" individua invece dieci priorità:
1) Rivedere il ruolo del dirigente scolastico a scuola. I capi d’istituto non possono gestire l’intera gestione di una scuola da soli.
2) Rendere obbligatoria la formazione. Serve retribuita e di qualità.
3) Prevedere l’avvio della scuola con tutto il personale in servizio in cattedra prevedendo anche l’assunzione per titoli e non per concorso. Abolire le mad.
4) Verificare l’attualità della Legge 104/92 rendendo effettiva la continuità didattica sui ragazzi disabili e assicurando loro docenti specializzati.
5) Mettere mano ad una seria riforma degli organi collegiali finora mai toccata da nessun ministro.
6) Mettere in campo un piano contro la dispersione scolastica, prevedendo un esercito di maestri per combatterla e sostenendo le Reti del terzo settore che lavorano con la scuola.
7) Garantire alle scuole un’adeguata Rete per poter affrontare le nuove sfide educative.
8) Investire sulla formazione del personale Ata trasformando i collaboratori scolastici in educatori.
9) Investire sull’edilizia scolastica con un maxi piano che tenga conto della sostenibilità e della sicurezza.
10) Rivedere i cicli scolastici.


COMMENTO : i due contributi, molto ben articolati, sono facilmente integrabili; mettendo insieme le varie proposte uscirebbe un programma di interventi da attuarsi in almeno un quinquennio di buon governo. Il vero problema però, nel nostro amato Paese, non è tanto la mancanza di idee ma il non sapere quasi mai da dove cominciare. Ostacola poi l'azione efficace di tutti i decisori il continuo cambio di guida politica della Pubblica Istruzione. Inoltre le risorse sono sempre molto poche e condizionate dall'andamento, quasi sempre negativo, dei cicli economici nell'Unione Europea.

Lavoro minorile, nel mondo 152 milioni di bambini vittime dello sfruttamento

da "la Repubblica" del 1 marzo 2021

Save The Children li definisce "Piccoli schiavi invisibili". Nel mondo ci sono ancora oggi 152 milioni i bambini vittime di lavoro minorile. Metà di essi, 73 milioni, sono costretti in attività di lavoro pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. Sono vittime di sfruttamento sessuale, lavorativo o accattonaggio forzato. Un fenomeno che rimane largamente sommerso, presente nei Paesi più avanzati, come l'Italia. Gli ultimi dati di fonte attendibile risalgono al 2013 e stimano in Italia 340.000 minori al di sotto dei 16 anni occupati illegalmente, vale a dire il 7% della popolazione in età di lavoro. Sono baby sitter, aiuto camerieri, baristi, giovani braccianti o manovali.

La scuola è il primo presidio a tutela dei bambini: laddove le scuole rimangono aperte contrastano i rischi che i minori in situazione di disagio possono correre: e non si tratta solo di poter essere sfruttati in lavori pesanti, ma anche di finire nelle mani della criminalità.


In tutto il mondo del resto la crisi innescata dal Covid ha peggiorato la situazione del lavoro minorile. Per questo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, in collaborazione con il partenariato mondiale dell'Alleanza 8.7, ha lanciato il 2021 Anno internazionale per l'eliminazione del lavoro minorile. L'obiettivo di questa iniziativa è quello di incoraggiare azioni legislative e politiche finalizzate a prevenire e contrastare il minorile nel mondo.

La risoluzione che proclama il 2021 come Anno internazionale per l'eliminazione del lavoro minorile è stata adottata all'unanimità dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2019 per sollecitare i governi ad adottare le misure necessarie per promuovere il lavoro dignitoso e raggiungere l'Obiettivo 8.7 previsto dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile. Tale obiettivo chiede agli Stati membri di adottare misure immediate ed efficaci per eliminare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e alla tratta di esseri umani, garantire la proibizione e l'eliminazione delle forme peggiori di lavoro minorile (compreso il reclutamento e l'uso di bambini-soldato) e di porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025.


COMMENTO: quante volte sentiamo dire in Parlamento che i sacrifici che stiamo facendo garantiranno un futuro migliore ai nostri figli e nipoti! Dai dati riportati sopra, non sembra però che ci sia un vero impegno, a livello mondiale, per eliminare la piaga più grave che riguarda i giovani: il lavoro minorile. La scadenza del 2025 per porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme sembra veramente molto vicina e difficilmente verrà rispettata.

Scuola, la guerra al Miur del sottosegretario leghista (e di sua moglie)

da "Domani" del 5 marzo 2021

Rossano Sasso è stato appena nominato nuovo numero due del ministero dell’Istruzione. Ma la moglie ha uno studio legale specializzato in cause e ricorsi contro lo stesso dicastero. Il deputato: «Nessun conflitto d’interessi: da ora in poi la mia consorte non prenderà più alcuna istanza contro l’ente che rappresento».

  • Rossano Sasso è un leghista pugliese. Ex sindacalista dell’Ugl, Salvini lo ha voluto numero due del ministero dell’Istruzione.

  • La moglie Graziangela Berloco è un avvocato specializzato da anni in cause e ricorsi contro il Miur.

  • I due hanno ingaggiato in Puglia una guerra a colpi di carte bollate. Il ministero ha pagato un conto salato.



COMMENTO: non volevamo pubblicare questa notizia per non deprimere troppo i nostri lettori, poi ci siamo fatti forza. Purtroppo sembra che non ci siano soltanto i "furbetti del cartellino" ma anche i furbetti a 360 °, per tutti i giorni dell'anno!