Macro area Montevecchio Levante

La macro area Montevecchio Levante (fig. 1), il cui l’inquinamento è indotto dagli impianti di trattamento mineralurgico che processavano il minerale coltivato nei cantieri di Sciria, Mezzana, Piccalinna e Sant’Antonio (tab. 1) ma anche parte di quello proveniente dalle coltivazioni occidentali, è situata subito a nord-est dell’area Montevecchio Ponente.

L’area mineraria, estesa per 60 km2, che intercetta i comuni di Arbus, Guspini, Terralba e San Nicolò d’Arcidano, nella provincia del Medio Campidano e nella provincia di Oristano, e la zona di protezione speciale del Campidano centrale, comprende le strutture di deposito di rifiuti minerari mostrate in tab. 1.

«La diffusione dell’inquinamento, pur avendo la stessa fonte, avviene con modalità differenti rispetto all’area di ponente ed interessa un diverso bacino idrografico.

I residui di trattamento sono stati infatti principalmente smaltiti nel bacino di decantazione di Levante (circa 4,3 milioni di metri cubi di fanghi) che durante l’esercizio è stato sistematicamente aperto ed ha riversato i materiali contaminati nell’alveo del Rio Sitzerri, che li ha trasportati per diversi chilometri sino alla foce.

Attualmente i residui minerari restano presenti lungo l’alveo per almeno 16 chilometri dal bacino sterili, con accumuli anche di notevole estensione nelle zone pianeggianti. La presenza di tali sostanze ha determinato uno stato di desertificazione delle piane agricole a valle del bacino di Levante, con compromissione delle attività produttive agricole e zootecniche, ed un deterioramento della qualità ambientale dei sedimenti dello Stagno di San Giovanni, dove sono presenti peschiere ed allevamenti di mitili. Inoltre, le acque acide che provengono dal bacino sterili e dalle adiacenti gallerie minerarie portano in soluzione i contaminanti metallici che vengono così trasportati sino alla foce.»

«I principali contaminanti nei residui minerari e nei suoli sono cadmio, piombo e zinco; nelle acque sono cadmio, nichel, piombo, zinco, manganese e ferro.»

«I centri di pericolo principali sono il bacino sterili di Levante, le acque acide che provengono dai lavori minerari e gli accumuli di fini nella piana del Rio Sitzerri; la migrazione dei contaminanti avviene tramite le acque che attraversano i lavori minerari, le mineralizzazioni e le discariche, confluiscono nel Rio Sitzerri e raggiungono lo Stagno di San Giovanni.

I bersagli dell’inquinamento sono i corsi d’acqua, l’acquifero detritico-alluvionale quaternario, i suoli della piana del Rio Sitzerri e l’ecosistema dello Stagno di San Giovanni – Marceddì.»

«L’intervento principale, che prevede la realizzazione del sito di raccolta a servizio della bonifica dell’alveo del Rio Sitzerri in corrispondenza del bacino sterili e la contestuale messa in sicurezza del medesimo, è in capo al comune di Guspini, individuato quale soggetto attuatore dalla DGR 9/29 del 2015 ... Anche la macro area di Montevecchio Levante, seppur interessante un tratto che si sviluppa per circa 20 km, è stata censita come un unico sito contaminato.»

Il progetto di recupero e bonifica prevede:

  • Consolidamento argini e messa in sicurezza permanente del bacino sterili

  • Individuazione e realizzazione del sito di raccolta

  • Messa in sicurezza permanente o bonifica delle discariche minerarie

  • Progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di trattamento delle acque sotterranee

  • Asportazione e messa in sicurezza permanente nel sito di raccolta dei residui minerari

  • Messa in sicurezza permanente dei residui minerari dispersi

  • Regimazione dell’alveo del Rio Sitzerri

  • Caratterizzazione e monitoraggio dello Stagno di San Giovanni

  • Bonifica dei rifiuti speciali

  • Sperimentazione su acque e residui minerari delle metodologie di bonifica

A fine 2018 sono stati realizzati, o in corso di realizzazione, i seguenti interventi:

  • Piano di Monitoraggio dello Stagno di San Giovanni – Marceddì;

  • Parziale stabilizzazione statica del bacino di Levante (Provincia di Cagliari).

  • Completamento del Piano della caratterizzazione;

  • Attività di MISE nell’area Colombi, in area industriale, con rimozione dei rifiuti.

Fig. 1

Tab. 1 - Aree minerarie e strutture di deposito interne alla Macro Area Montevecchio Ponente