Minerali metalliferi e altri minerali nel Lazio

La distribuzione dei siti a livello territoriale

In fig.1 è mostrata la distribuzione territoriale, articolata a livello comunale, dei 10 siti di estrazione minerali metalliferi, concentrati principalmente nella province di Roma (4 siti, prevalentemente minerali del ferro) e di Viterbo (4 siti di minerali del ferro e del manganese).

Si tratta, in particolare per i solfuri di ferro, di mineralizzazioni associate ai processi di alterazione nelle vulcaniti alcaline provocati dalla circolazione di fluidi idrotermali ricchi di idrogeno solforato.

Pertanto, sono a volte associate a siti di coltivazione di minerali argillosi di alterazione e allo zolfo.

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti di coltivazione di minerali metalliferi nel Lazio

Evoluzione temporale dell'attività mineraria

In fig. 2 è mostrata l'evoluzione temporale delle concessioni vigenti di minerali metalliferi nel Lazio.

A conferma dell’associazione dei minerali metalliferi alle fasi di alterazione delle vulcaniti, l'istogramma mostra che, a differenza di quanto accaduto nelle altre regioni, la coltivazione di tali minerali inizia solo nella seconda decade del XX secolo, probabilmente come attività estrattiva associata a quella dei ben più importanti, a scala storico-regionale, minerali creamici e industriali, in particolare caolino e alunite.

Per il resto, l’andamento un po’ casuale di fig. 2, dimostra come non si sia trattato di un’attività ben strutturata.


Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti di minerali metalliferi nel Lazio

Altri siti

I rimanenti 4 siti regionali (3 di leucite e 1 di zolfo) sono distribuiti a livello comunale come mostrato in fig. 3.

La zona a lave leucitiche in comune di Civita Castellana, nella parte sud orientale della provincia di Viterbo, ha una potenza media di 30 m potendo arrivare a un massimo di 40 m, con fenocristalli di leucite maggiori di 1 mm e tenori di 25-26% in peso, per un totale di 70 milioni di tonnellate di leucite.

Nella zona di Ciampino (Roma) la leucite è compresa entro tufi leucitici.

Dal punto di vista dell’evoluzione temporale, mentre la miniera di zolfo è stata attiva a cavallo del XIX e XX secolo, l’estrazione della leucite si è concentrata tra l’inizio degli anni ‘30 e la fine degli anni ’60 del XX secolo.

Fig. 3 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti di coltivazione di altri minerali (leucite, zolfo) nel Lazio