Recupero museale nel Lazio

Nessuna miniera del Lazio è inserita in quanto tale in un progetto di recupero museale.

Solo le miniere di Allumiere, seppure non direttamente recuperate e visitabili, sono oggetto di una delle sezioni (Geo-mineraria) in cui è articolato il museo civico archeologico-naturalistico "Adolfo Klitsche de la Grange" di Allumiere, che ha sede nel Palazzo della Reverenda Camera Apostolica (XVI sec.) ed è stato fondato da Odoardo Toti nel 1956 per esporre reperti che testimoniano le tracce lasciate dall’uomo in questo territorio dal Paleolitico ai giorni nostri.

Di esso fanno parte anche siti esterni, costituiti da aree archeologiche, naturalistiche e didattiche, tutti raggiungibili con itinerari guidati.

La sezione Geo-Mineraria, in particolare, è suddivisa in due sale, di cui una destinata alla geologia, dove con l'ausilio di pannelli e di un modello in scala del territorio viene descritta la complessità dei processi che hanno prodotto l'attuale conformazione del complesso montano.

Grande evidenza viene data all'esposizione di un’esauriente campionatura sia delle rocce sedimentarie, precedenti il vulcanismo responsabile dell'assetto attuale, che delle rocce vulcaniche.

Nell’altra sala, riservata alla mineralogia, sono esposti i minerali del territorio (fig. 1), a partire da quelli provenienti dai giacimenti di alunite, ferro, solfuri misti, suddivisi in funzione del loro utilizzo da parte dell’uomo, con sottolineatura del ruolo svolto nell'economia locale attraverso i tempi.

Particolarmente ricca, com’è naturale, è la documentazione relativa alle varie fasi di estrazione e produzione dell'allume (fig. 2), con un modello in scala dell'antico stabilimento (fig. 3) e una riproduzione in grandezza naturale di una miniera in galleria con le attrezzature dei minatori.

Di questa attività storica, all’origine sia del nome che dello stesso paese di Allumiere, restano tuttora i segni visibili in sentieri di grande interesse storico-naturalistico che si sviluppano su gran parte del territorio e che permettono di visitare le antiche cave ormai abbandonate (fig. 4).

In particolare, l'itinerario delle cave di allume (sec. XV÷XIX) si sviluppa attraverso località di interesse archeologico e naturalistico tra boschi di castagni e faggi, raggiungendo il villaggio dell'età del bronzo dell'Elceto ubicato in vicinanza del bacino minerario metallifero.

A circa 3 km a S dell’abitato di Allumiere si trova la “miniera dei Romani” dove, con tecniche di scavo a mano e fino al XVIII secolo, si estraevano solfuri di piombo; essa rappresenta una delle tante testimonianze dell’attività mineraria di età antica in questi luoghi

Fig. 1 - Museo civico di Allumiere: sala minerali

Fig. 2 - Museo civico di Allumiere: Sala dell’allume (vista stereografica)

Fig. 3 - Museo civico di Allumiere: Plastico della “Fabbrica dell’allume”

Fig. 4 - Carta degli itinerari naturalistici e geo-minerari di Allumiere