Sintesi dei risultati
Sono stati censiti 3017 siti, articolati in funzione della tipologia di minerale estratto come mostrato in Tab. 1.
I siti minerari sono presenti in tutte le regioni, con punte particolari in Sicilia (763 siti), Sardegna (441), Toscana (413), Piemonte (381), Lombardia (294) e Veneto (111). A livello provinciale sono presenti siti in 93 province su 110, con massimi ad Agrigento (297 siti), Enna (183), Carbonia-Iglesias (176), Caltanissetta (172), Alessandria (165), Cagliari (106) e Grosseto (105), per limitarci alle sole province con più di 100 siti.
L’analisi della tabella, limitatamente al numero non avendo a disposizione, se non per pochi siti e in maniera incompleta, i dati economicamente sensibili relativi al totale del minerale estratto, dimostra come la distribuzione dei siti non corrisponda a una distribuzione casuale, ma sia caratterizzata da una forte specificità che riguarda sia le regioni che le tipologie di minerali.
Utilizzando il metodo del chi-quadro che misura lo scarto tra la distribuzione reale e quella casuale, si osserva una forte caratterizzazione che riguarda, in particolare:
la Sicilia con il 36.45% del chi-quadro totale, in gran parte dovuto alla forte presenza di miniere di ZFO (24.92) e SSP (1.82), mentre mancano le miniere di MET (-3.60), MDC (-1.98) e MCI (-1.74);
il Piemonte, con il 13.48% del totale, dovuto alla forte presenza di miniere di MDC (4.68), ORO (4.18) e TAG (1.09), mentre manca lo ZFO (-1.86) ;
la Sardegna, con il 10.51% del totale, dovuto principalmente alla presenza di miniere di MET (4.65) e B&F (1.01), mentre mancano le miniere di ZFO (-2.15) e MDC (-1.21);
la Toscana, con l’8.93% del totale, dovuto principalmente alla presenza di miniere di CFB (5.27) [1] e all’assenza di miniere di ZFO (-1.93).
Analizzando la matrice di chi-quadro secondo la distribuzione dei minerali, si osserva invece:
una forte deviazione dall’andamento casuale per lo ZFO (34.89%), fortemente dovuto alla Sicilia (24.92);
significative deviazioni anche per
- i CFB (12.65), in buona parte (5.27) a causa della Toscana ;
- la MDC (11.90), con deviazioni principali in Piemonte (4.69) e, in misura minore, in Lombardia (1.06). Al contrario Sicilia (-1.98) e Sardegna (-1.21) si segnalano per la mancanza di siti;
- i MET (11.36), in particolare per il forte numero di siti in Sardegna (4.65) a fronte della penuria in Sicilia (-3.60).
Per quanto riguarda i singoli minerali, la tabella 2 mostra il numero dei siti di estrazione dei minerali più coltivati (> 50 siti), insieme alle regioni di massima frequenza con le relative %, l’indice di diffusione HHI [2] e il numero equivalente Neq [3] di regioni.
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[1] Riguardo alla peculiarità delle concessioni di CFB in Toscana si rimanda alla pagina relativo.
[2] Indice di Herfindahl-Hirschman à HHI dove Qi è la frequenza del minerale nella regione isima, N il numero delle regioni. L’indice è stato corretto in maniera che vada da 0 (massima diffusione) a 1 (massima concentrazione), assumendo la forma HHI .
[3] Neq è il numero equivalente di regioni in cui è diffuso il minerale, ricavato dall’equazione: Neq = N/[HHI*(N-1)+1] dove N = 20 (numero delle regioni italiane)
Tab. 1 - Numero di siti articolati per regione e tipologia di minerale estratto
Tab. 2 - Principali minerali estratti con Regione di massima frequenza e Neq di diffusione