L'attività mineraria in Provincia di Trento

La distribuzione dei siti a livello territoriale

Nel periodo 1870-2019 sono stati censiti 62 siti estrattivi − di cui 50 con coltivazione in sotterraneo, 8 a cielo aperto e 4 mista − la cui distribuzione a livello comunale è mostrata in fig. 1.

Da un punto di vista mineralogico, i minerali estratti con la relativa frequenza sono riportati in tab. 1.

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti minerari in Provincia di Trento

Tab. 1 - Minerali estratti in Provincia di Trento

Si tratta di siti di coltivazione di minerali piombo-zinciferi (21 siti), di barite & fluorite (16), di minerali metalliferi non piombo-zinciferi (10) e di 15 altri siti, così articolati per minerale estratto: Feldspati (4), Dolomia manganesifera (4), Combustibili fossili (4), Argilla, Marna da Cemento e Sabbia silicea (1).

In tab. 2 è mostrata l'articolazione di questi siti per classe estensione in ettari e per tipologia di minerale.

Tra i siti censiti ce ne sono 16 di cui non è nota l’estensione (25.81%), quasi tutti (15) Permessi di ricerca per minerali metalliferi, piombo/zinciferi (11) e non (4).

Per gli altri 46 siti si osserva una sostanziale dispersione su tutte le classi di grandezza, con una prevalenza relativa (22 siti pari al 47.83 %) di siti con estensione media, compresa tra 25 e 250 ettari, prevalentemente barite & fluorite (10 siti su 16, pari al 62.50%).


Tab. 2 - Numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione, in ha, e per minerale

(A=minerali piombo-zinciferi / B= barite & fluorite/ C= Minerali metalliferi non piombo-zinciferi/ D= altri/ totale=tutti i minerali estratti)

L'evoluzione temporale dell'attività mineraria in Provincia di Trento


La fig. 2 mostra l’andamento temporale della presenza di siti minerari nella provincia di Trento, articolato per tipo di minerale estratto.

Inizialmente e fino al 1915 l’attività mineraria della provincia di Trento è rappresentata solo dalla coltivazione di minerali metalliferi, prevalentemente non piombo-zinciferi, che, però non hanno mai assunto grande significatività, limitandosi spesso ad attività di ricerca.

A partire dal 1915 appaiono nuovi siti di estrazione di combustibili solidi (lignite picea) e solo dal 1930 sono censiti i siti di estrazione della barite e fluorite, che, pur producendo dalla fine del XIX secolo furono concessionari solo in seguito al RD 1443/1927.

La barite e fluorite, per numero e significatività dei siti, diventano prevalenti fino al 1985, quando comincia a diventare significativa anche la presenza di siti per l’estrazione, in particolare, di dolomite magnesifera e feldspati .

Fino al 1985 l’attività si mantiene a livello alto, almeno per numero di siti attivi, per poi decrescere bruscamente, da 14 a 6 siti nel 1990, fino alla scomparsa di siti attivi nel 2019, quando cessa la concessione di dolomia manganesifera di Dosseni.

Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti in Provincia di Trento, articolato per tipologia dei minerali estratti

Età e genesi delle principali mineralizzazioni in Provincia di Trento

Per quanto riguarda i principali minerali coltivati e il processo di formazione dei vari giacimenti della provincia di Trento, questi sono riassunti nella fig. 3, articolati in funzione delle età geologiche e delle varie aree minerarie.

Fig. 3 - Principali giacimenti in Provincia di Trento, articolati per età e area mineraria