Recupero museale in Abruzzo

I siti musealizzati

La distribuzione a livello comunale dei siti minerari oggetto di recupero museale, in atto o in progetto al 2019, è mostrata in fig. 1.

Maggiori approfondimenti di questi siti sono riportati nel pdf scaricabile.

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti musealizzati in Abruzzo

Geosito miniere di bauxite di Lecce nei Marsi

Le miniere di bauxite di Lecce nei Marsi sono inserite nell’Inventario Nazionale dei Geositi con la denominazione Cava di bauxite presso Lecce nei Marsi - La Cicerana (fig. 2), la cui scheda le descrive come geosito di «...interesse scientifico a livello nazionale non solo per le sue caratteristiche geologiche ma anche per le sue valenze geomorfologiche, storico-minerarie, turistiche ed escursionistiche. Dal punto di vista geomorfologico, questo paesaggio di alta quota è rappresentativo per la presenza di forme carsiche, sia epigee che ipogee, che testimoniano la complessità dell’evoluzione geomorfologica di quest’area... Da segnalare... una serie di cavità carsiche ipogee (grotte) di diversa tipologia e dimensione...; tra le più importanti, si citano la Grotta Valle delle Vacche, Grotta Risorgenza Mandrilli, Pozzo della Cicerana... Il sito ha una rilevanza storico-mineraria, per la presenza dei giacimenti di bauxite in località Mandrilli, sul versante occidentale del Monte Turchio, legati a una storia ed a una tradizione importanti (ISPRA-CARG Foglio 378 1/50,000; Mastrostefano, 2009)... La storia mineraria legata a questo geosito, nonché all’intera penisola italiana, costituisce un patrimonio di dati scientifici ed un nucleo di potenzialità divulgative, culturali e turistiche enormi. I siti minerari rappresentano la sintesi di patrimonio naturale, culturale, paesaggistico, archeologico, storico-artistico ed industriale. Con la fine del secolo scorso si è praticamente conclusa l’epoca dello sfruttamento dei giacimenti minerari lasciando sul territorio un’ampia e diffusa articolazione di documentazioni legate all’attività minerarie che rappresentano un patrimonio di archeologia industriale e di paesaggio unici. Le miniere possono costituire, dunque, un formidabile volano per lo sviluppo di un turismo sostenibile sull’intero territorio minerario...».

Con questo obiettivo il Geosito aderisce, dal 15 dicembre 2017, alla Rete ReMi e in collaborazione con AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio archeologico industriale), ISPRA, ANIM (Associazione Nazionale Ingegneri Minerari), AMI (Associazione Mineraria Italiana), G&T (Associazione Geologia e Turismo) promuove la diffusione del valore e del significato culturale del turismo geologico, organizzando iniziative come il percorso di trekking e/o mountain bike da Lecce nei Marsi alla cava in località Collerosso (alla quota di 1426 m slm), per una lunghezza di 5 km circa.


Fig. 2 – Geosito Cava di Bauxite di Lecce nei Marsi

Progetto di Valorizzazione dei Siti Minerari della Maiella (Val.Si.Mi)

Facendo seguito al primo protocollo d'intesa sottoscritto nel luglio 2010 fra il vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia Guerino Testa e i sindaci dei sei comuni interessati, il progetto VAL.SI.MI. (fig. 3), approvato dalla giunta regionale il 30/09/2010, prevede un primo stanziamento di 200mila € con cui finanziare i progetti che i sei Comuni - Abbateggio, Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice, San Valentino e Scafa - dovranno proporre di concerto con la Provincia di Pescara.

L'obiettivo dell'iniziativa è la riscoperta delle tradizioni minerarie ed estrattive di un territorio ricco di bellezze naturalistiche e non solo.

Per quanto riguarda l'individuazione degli interventi, ciascun comune, d'intesa con la Provincia di Pescara, produrrà una scheda progettuale indicante i lavori che intende realizzare.

In questa prima fase è prevista la realizzazione, anche all'interno di edifici di pregio, di sale espositive sui materiali (minerali e rocce) oggetto dell'attività estrattiva; la creazione di sale per l'esposizione delle attrezzature da minatore, dei macchinari e mezzi di escavazione e trasporto e conservazione delle attività minerarie che si sono svolte nell'area.

Nelle successive annualità si punterà alla nascita di un centro per la formazione ambientale, finalizzato alla diffusione della conoscenza della geomorfologia, idrogeologia, botanica del Parco nazionale della Majella e di un centro di "Documentazione mineraria, archeologica ed ambientale".

Viene inoltre ipotizzata la realizzazione di una biblioteca storico-antropologica sull'economia mineraria e di un centro di formazione per la lavorazione artigianale di materiali diversi.

Il 30 agosto 2018 è stato firmato un protocollo d’intesa (fig. 4), tra Agenzia Demanio, Soprintendenza Archeologia-Belle Arti, Regione Abruzzo, Provincia di Pescara, Ente Parco Majella e ANCI, per valorizzare i siti minerari dismessi (tab. 4) a fini turistici e culturali.

Nel protocollo le Parti (Art. 2) «si impegnano ad instaurare un rapporto di collaborazione ai fini di definire e regolare le attività di tutela e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico sito nel territorio di riferimento ed a verificare, altresì, le ulteriori potenzialità di sviluppo delle aree interessate con particolare attenzione alla conoscenza del cosiddetto patrimonio minore, suscettibile di rientrare in progetti strategici, anche di livello regionale e nazionale, legati alle tematiche del turismo lento e della sostenibilità ambientale.

L’obiettivo immediato delle parti è quello di pervenire ad un efficace coordinamento delle attività di competenza, ponendo a sistema ogni singolo intervento in essere e/o da programmare, soprattutto per ciò che attiene la tutela e la salvaguardia delle testimonianze storiche, la gestione dei servizi e la logistica per l’accoglienza dei visitatori oltre che le fondamentali attività di recupero e di promozione turistica di buona parte degli ex complessi minerari, preso atto che tutti gli interventi/attività debbano consolidare la sicurezza dei siti/beni minerari dismessi e degli opifici industriali connessi.

Tra gli obiettivi di medio termine rientrano, altresì, la preliminare ricognizione dello stato di fatto delle zone di intervento, a cui seguiranno, ove necessario, attività di manutenzione e messa in sicurezza propedeutiche ad accessibilità, visitabilità e dunque fruibilità dei siti in argomento; l’implementazione di un idoneo strumento amministrativo per la gestione coordinata delle aree oggetto dell’Intesa in chiave turistico-ricettiva e culturale, in linea con i principali progetti a sostegno del turismo lento promossi da Agenzia del Demanio, MIBAC e MIT a scala nazionale, quali l’iniziativa Valore Paese - Cammini e Percorsi, e, con richiamo alla normativa regionale in materia di cammini storico-culturali, in funzione di una potenziale valorizzazione culturale delle stesse, anche in chiave UNESCO. Nello specifico, i soggetti sottoscrittori dell’Intesa, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e ferma l’adozione dei provvedimenti di competenza dei rispettivi organi deliberativi, si impegnano ad instaurare un rapporto di collaborazione allo scopo di definire e regolare le attività di tutela e valorizzazione del patrimonio minerario mediante:

  • l’avvio di un Tavolo permanente in cui confrontarsi sinergicamente su progetti, obiettivi e strumenti da mettere in campo per la valorizzazione dei siti;

  • la promozione di un centro di interesse e di studio in grado di catalizzare specificamente la propria attenzione sulla valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e degli opifici industriali connessi;

  • l’avvio di tutte le attività preordinate alla valorizzazione degli immobili pubblici di proprietà centrale e locale, come anche dei tracciati pedonali di interesse storico già individuati e/o da individuarsi, ricadenti nella vasta area di interesse, per l’implementazione di progetti strategici a rete, anche di livello regionale e nazionale, legati alle tematiche del turismo lento e della sostenibilità ambientale, primo tra tutti il progetto Cammini e Percorsi;

  • la verifica delle possibilità di attrazione di eventuali risorse finanziarie pubbliche, anche all’interno della programmazione regionale, da destinare alle attività di valorizzazione e di promozione turistica dei siti di interesse;

  • l’avvio di eventuali proposte di rafforzamento dell’impianto normativo a sostegno del settore;

  • la definizione di percorsi attuativi integrati, anche attraverso la sottoscrizione di successivi Accordi Operativi con ciascuna delle realtà comunali interessate dal progetto;

  • la promozione e la diffusione di iniziative relative alla conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e degli opifici industriali connessi».


Ai fini dell’attuazione dell’Intesa (Art. 4) è stato costituito un «apposito Tavolo Tecnico Operativo (TTO) composto da rappresentanti di ciascuna delle parti firmatarie come di seguito individuati:

- n. 2 (due) rappresentanti per MiBAC SABAP AB

- n. 6 (sei) rappresentanti per Agenzia del Demanio

- n. 3 (tre) rappresentanti per Regione Abruzzo

1 Servizio Beni Ambientali e Governo del Territorio - DPH004

1 Servizio Politiche Turistiche - DPH002

1 Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive – DPC023

- n. 1 (uno) rappresentante per Provincia di Pescara

- n. 2 (due) rappresentanti per Ente Parco Nazionale della Majella

- n. 3 (tre) rappresentanti per ANCI Abruzzo»


Il TTO sarà aperto anche «alla partecipazione di ulteriori soggetti istituzionali e di altri Enti Pubblici - Territoriali e non - a qualsiasi titolo coinvolti nel processo di valorizzazione in argomento, con particolare riferimento alle Amministrazioni Comunali di Abbateggio, Bolognano, Caramanico, Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Scafa, Serramonacesca, Tocco da Casauria e Turrivalignani, interessate dalla presente Intesa per territorialità».

L’intesa ha durata di 3 anni (art. 6) prorogabile per altri 3 anni in relazione allo stato di avanzamento delle attività previste.


Nell'ambito del progetto è stato già realizzato il “Sentiero dei minatori” , escursione storico-naturalistica che comprende la visita di un tratto della Miniera di Santa Liberata e della Galleria del Ponte, siti aderenti alla rete ReMi.

Fig. 3 – Logo del Progetto VAL.SI.MI

Fig. 4 – Intestazione del Protocollo di intesa per la valorizzazione delle miniere della Maiella