L'attività mineraria in Molise - Puglia - Basilicata

Basilicata, Molise e Puglia sono, nell'ordine, le regioni con il minimo numero di siti (vedi tabella in Sintesi dei risultati). Data anche la loro contiguità territoriale sono state, quindi, descritte in un unico capitolo.

La distribuzione dei siti a livello territoriale

Nel periodo 1870-2019 sono stati censiti 32 siti estrattivi (5 in Molise, 20 in Puglia e 7 in Basilicata), di cui ben 24 con coltivazione a cielo aperto, 7 in sotterraneo e 1 con coltivazione mista sotterraneo/cielo aperto, distribuiti a livello comunale come mostrato in fig.1.

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti minerari nelle regioni Molise, Puglia e Basilicata

Da un punto di vista mineralogico, i minerali estratti con la relativa frequenza sono riportati in Tab. 1.

Si tratta di siti di coltivazione di Minerali industriali (18 siti, con prevalenza di Silicati idrati di alluminio, Terre da sbianca, Bentonite e Fosforite), Bauxite (6), Lignite (4), Marna da cemento (2), Minerali del Manganese (1) e Salgemma (1).

In Tab. 2 è mostrata l’articolazione per province vs. i principali minerali estratti, in cui si osserva una concentrazione di siti nelle province di Foggia (11 siti, prevalentemente Silicati idrati di Alluminio e Terre da sbianca) e Lecce (8, Fosforite e Bauxite), mentre è più limitato il numero di siti nelle province di Potenza (6, Lignite xiloide e Marna da cemento) e Campobasso (5, Silicati idrati di Alluminio e Bentonite).

Nelle province di Barletta-Andria-Trani e Matera l’attività estrattiva si riduce a 1 solo sito, rispettivamente di Bauxite e Salgemma.

Tab. 1 - Minerali estratti nelle regioni Molise, Puglia e Basilicata

Tab. 2 - Articolazione dei siti per minerale e per provincia

Per quanto riguarda l’estensione areale delle concessioni, in tab. 3 ne è riportata l’articolazione in classi, per ettari e minerali.

Del 25% dei siti (8) non è nota l’estensione della concessione; dei rimanenti 24, la metà (12) appartiene alle classi alte (> 500 ha), gli altri si distribuiscono nelle varie classi, con prevalenza della classe bassa (1-10) con 5 siti (20.83%).

Tab. 3 - Numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione, in ha, e per minerale (A= Minerali industriali/ B= Bauxite/ C=Lignite xiloide/ D= Marna da cemento/ E= Minerali del Manganese/ F= Salgemma/ totale=tutti i minerali estratti)

L'evoluzione temporale dell'attività mineraria in Molise-Puglia-Basilicata

La Fig. 2 mostra l’andamento temporale delle concessioni minerarie vigneti nelle regioni Molise-Puglia-Basilicata, articolate per tipologie di minerali estratti.

A parte i 3 siti di ricerca e coltivazione della Lignite xiloide a Castelluccio Inferiore, concessionati al tempo della 1a Guerra Mondiale dal Commissariato Generale per i Combustibili Nazionali (CGCN) e abbandonati nell’immediato dopoguerra, i primi siti vengono concessionati a partire dal 1940 (Minerali industriali, Fosforite e Bauxite) e, pur rimanendo a un livello basso di significatività mineraria e industriale, aumentano di numero fino al massimo di 20 siti attivi nel 1965, per poi calare bruscamente fino all’unico sito ancora attivo allo stato attuale, “Monte Calvo” a San Giuliano di Puglia in provincia di Campobasso.

Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti in Molise-Puglia-Basilicata, articolato per tipologie di minerali estratti

Età e genesi delle principali mineralizzazioni in Molise-Puglia-Basilicata

Per quanto riguarda i principali minerali coltivati e il processo di formazione dei vari giacimenti in Molise-Puglia-Basilicata, questi sono riassunti nella fig. 3, articolati in funzione delle età geologiche e delle varie aree minerarie.

Fig. 3 - Giacimenti di Molise-Puglia-Basilicata articolati per età e area mineraria

Nelle sotto_pagine di questa sezione è riassunta un'analisi dell'attività mineraria in Molise-Puglia-Basilicata che, in forma completa comprendente per ciascun gruppo di minerali informazioni geologiche e giacimentologiche, cenni storici sui principali siti e la lista degli stessi (nome, comune, provincia, tipo, minerali estratti, ultimo concessionario, periodo di concessione, stato), è consultabile nel pdf scaricabile -->