L'attività mineraria in Friuli Venezia Giulia

La distribuzione dei siti a livello territoriale

Nel periodo 1870-2019 sono stati censiti 31 siti estrattivi, tutti in provincia di Udine, di cui 17 con coltivazione a cielo aperto, 11 in sotterraneo e 3 a coltivazione mista, distribuiti a livello comunale come mostrato in fig. 1.

Fig. 1 - Articolazione territoriale a livello comunale dei siti minerari in Friuli Venezia Giulia

Da un punto di vista mineralogico, i minerali estratti con la relativa frequenza sono riportati in Tab. 1.

Tab. 1 - Minerali estratti in Friuli Venezia Giulia


Si tratta, prevalentemente, di siti di coltivazione di materiali da costruzione (Marna da cemento, 18 siti), metalliferi & fluorite (9 siti, con prevalenza di Minerali di Piombo e Zinco e di Ferro manganesifero) e combustibili fossili (Antracite, Litantrace e Scisti bituminosi, 4 siti).

In tab. 2 è indicato il numero di siti censiti, suddivisi pe classe di estensione della concessione, in ha, e per minerale.

Esclusi i 5 siti per cui il dato è mancante (16.13% del totale), i rimanenti 26 siti mostrano una forte concentrazione sulle classi estreme: 17 siti con estensione < 25 ettari (65.38%) e 8 siti con estensione > 250 siti (30.77%).

In particolare, si osserva una maggiore concentrazione dei siti di marna di cemento in corrispondenza di estensioni molto piccole (100% < 25 ettari di cui 92.31% < 10 ettari), mentre è vero il contrario per i siti dei minerali metallifrii (66.67% > 250 ettari).

Tab. 2 – Numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione, in ha, e per minerale (A=marna da cemento / B=minerali metalliferi & Fluorite/ C=combustibili fossili e scisti bituminosi/ totale=tutti i minerali estratti)

L'evoluzione temporale dell'attività mineraria in Friuli Venezia Giulia

La fig. 2 mostra l’andamento temporale della presenza di siti minerari nella regione, articolato per tipo di minerale estratto.

Tra il 1870 e il 1915 il numero di miniere in attività in regione si mantiene sostanzialmente costante, oscillando tra un minimo di 5 e un massimo di 7, tutte miniere metallifere o di carbon fossile.

Dopo il 1927 cominciano ad essere concessionate le miniere di Marna da Cemento e nel 1935 vi è un importante aumento del numero dei siti attivi, che passa repentinamente a 21, trainato dal rilascio di permessi di ricerca e dall’apertura di nuove concessioni di Marna da Cemento, che, però, per la maggior parte non riescono a sopravvivere agli anni ’40, quando le concessioni attive si riducono a 10.

Dal 1955, quindi, si ha un’ulteriore brusca contrazione del numero di siti che passa rapidamente a 6, per poi scendere gradualmente fino al completo esaurimento dell’attività mineraria con la chiusura, nel 1991, della miniera di Raibl, che, in tempi moderni, è stato, di fatto, l’unico sito minerario d’importanza industriale della regione.

Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti in Friuli Venezia Giulia, articolato per tipologia dei minerali estratti,

Età e genesi delle principali mineralizzazioni in Friuli Venezia Giulia

Per quanto riguarda i principali minerali coltivati e il processo di formazione dei vari giacimenti friulani, questi sono riassunti nella fig. 3, articolati in funzione delle età geologiche e delle varie aree minerarie.

Fig. 3 - Giacimenti della Regione Friuli Venezia Giulia articolati per età e area mineraria

Nelle sotto_pagine di questa sezione è riassunta un'analisi dell'attività mineraria in Friuli Venezia Giulia che, in forma completa comprendente per ciascun gruppo di minerali informazioni geologiche e giacimentologiche, cenni storici sui principali siti e la lista degli stessi (nome, comune, provincia, tipo, minerali estratti, ultimo concessionario, periodo di concessione, stato), è consultabile nel pdf scaricabile -->