Minerali metalliferi in Veneto

La distribuzione dei siti a livello territoriale

In fig.1 è mostrata la distribuzione territoriale, articolata a livello comunale, degli 11 siti di minerali metalliferi nella Regione Veneto.

Come è stato già mostrato in tab. 2 della pagina Veneto, i siti si concentrano nella provincia di Belluno (9 siti).

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti di minerali metalliferi in Veneto

Geologia e giacimentologia

Per quanto riguarda le miniere di minerali metalliferi del Veneto occorre distinguere per tipologia di minerale estratto (principalmente a Pb-Zn e a Pirite anche cuprifera) e per localizzazione (province di Belluno e Vicenza):

  • La principale mineralizzazione a pirite e pirite cuprifera, quella di Val Imperina, è incassata in rocce metamorfiche ─ quarziti e scisti neri della Formazione di Gudon di età siluriana inferiore (440÷430 Ma) ─ in una zona dalle caratteristiche tettoniche particolari, costituendo il prolungamento in direzione NE del thrust della Valsugana, un importante lineamento tettonico del sudalpino facente parte di una serie di strutture deformative, vergenti a S-SE, sviluppatesi durante l’orogenesi Alpina (linea di Belluno, linea di Bassano-Valdobbiadene, linea dell’Antelao...).

Un ulteriore particolarità geologico-tettonica del thrust della Valsugana è la presenza in affioramento del basamento metamorfico ercinico (Paleozoico) che, sollevato durante le fasi compressive legate all’orogenesi alpina, si trova al tetto di un’unità più recente, la dolomia principale (Norico).

  • Per quanto riguarda le mineralizzazioni a piombo e zinco, nella provincia di Vicenza sono localizzate prevalentemente in rocce carbonatiche dell’Anisico (Trias medio), sotto forma di lenti stratiformi o come riempimento di cavità e brecce paleocarsiche, nonché come corpi metasomatici di contatto con le vulcaniti ladiniche.

Analoga localizzazione in rocce carbonatiche triassiche si ritrova in alcuni giacimenti piombo-zinciferi di modesta entità della provincia di Belluno, in relazione alla presenza di una discontinuità stratigrafica situata tra Anisico medio e Ladinico (240÷235 Ma), dovuta a una serie di emersioni e resa evidente da una variazione laterale di facies e spessore delle formazioni ladiniche di base e dalla presenza di un più o meno evidente paleocarsismo, le cui cavità sono spesso mineralizzate a solfuri.

Caratteristica in questi giacimenti, in particolare all’Argentiera, è la presenza di stalattiti di blenda e galena e di “bocce” a struttura cipollare, probabilmente originate, per fratturazione e alterazione dei riempimenti brecciosi.

Assai più importanti economicamente sono i giacimenti piombo-zinciferi ubicati nelle rocce carbonatiche del Ladinico, al passaggio stratigrafico con il Carnico (Trias superiore, 230÷225 Ma), tra cui il giacimento di Salafossa, tutto incassato nella dolomia ladinica che giace in forte discordanza direttamente sul Permiano, in assenza dei piani del Trias inferiore.

Il corpo minerario, di carattere epigenetico, si snoda per circa 800 m, con altezza 50-100 m e larghezza 80-200 m, in un budello di breccia tettonica, dissolta e cementata ad opera di un carsismo profondo di età ladinico-carnica.

Evoluzione temporale dell'attività estrattiva

Per quanto riguarda l’andamento temporale del numero di concessioni vigenti di minerali metalliferi nella regione, l'esame della fig. 2 mostra come l’attività estrattiva sia già presente nel 1870 con 5 concessioni attive, numero che si mantiene costante fino ai primi anni ‘60 del secolo scorso, pur con una riduzione a 4 siti in due intervalli (1895÷1905 e 1925÷1935).

A partire dalla metà degli anni ‘60 comincia un declino che diventa irreversibile nella seconda metà degli anni ‘70 quando rimane in attività la sola miniera di Salafossa.

La chiusura di quest’ultima miniera, alla fine degli anni ‘80, decreta la fine definitiva della storia della coltivazione di minerali metalliferi in Veneto.

Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti di minerali metalliferi in Veneto

Rimandando maggiori approfondimenti storici al pdf scaricabile, nella seguente pagina sono sintetizzati gli eventi principali che hanno caratterizzato le più importanti coltivazioni di minerali metalliferi in Veneto.