Argentiera, Nurra, Gallura

L’area Argentiera, Nurra, Gallura, situata nella Sardegna settentrionale (fig. 1), misura 440 km2, pari a circa il 10.58% dell'estensione del Parco Geominerario della Sardegna, comprendendo 8 comuni (tab. 1a).

L’area è suddivisa in due parti:

  • la prima a occidente, che si estende per 61.11 km2 (1.47% del Parco) nei comuni di Alghero e Sassari, che si estende dai siti minerari dell’Argentiera e di Canaglia fino al promontorio di Capo Caccia e comprende, a S della città di Alghero, l’antica miniera di rame di Calabona;

  • la seconda a oriente, che si estende per 378.89 km2 (9.11% del Parco), caratterizzata prevalentemente dalla presenza di diverse antiche cave di granito situate nella Gallura nord-orientale.

Le aree minerarie dell’Argentiera e di Canaglia hanno costituito il più importante distretto metallifero della Sardegna settentrionale, la prima per i giacimenti metalliferi di piombo, zinco, argento, sfruttati sin dai tempi della colonizzazione romana, la seconda per il ferro.

Oggi costituiscono un tipico esempio di archeologia industriale, in particolare all’Argentiera, per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Sassari, sono diversi i progetti di restauro di alcune strutture minerarie importanti come il pozzo Podestà e la Laveria.

Nell’area è gestito il solo sito dell’Argentiera (tab. 1b).

Fig. 1 - L'area mineraria Argentiera, Nurra, Gallura

Tab. 1 - Comuni (a) e siti minerari (b) interni all'area mineraria Argentiera, Nurra, Gallura

Il Museo in Realtà Aumentata dell’Argentiera


Sostenuto dal Comune di Sassari in collaborazione con LandWorks e con il contributo del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, è stato realizzato il primo museo minerario a cielo aperto in realtà aumentata (MAR) con l’obiettivo di valorizzare la memoria storica e identitaria dell’ex borgo minerario dell’Argentiera, creando l’incontro tra tradizione e innovazione, attraverso un percorso artistico inedito e affascinante capace di coinvolgere ed emozionare, articolato in tre allestimenti principali:

  • Memorie, mostra permanente all’antica Laveria, che racconta la storia dell’ex borgo minerario;

  • Sottosopra, esposizione temporanea annuale al Pozzo Podestà, con riflessioni sull’identità e la memoria del luogo, sulle criticità e potenzialità dell’ex borgo minerario;

  • Il percorso che si snoda attraverso gli edifici e i ruderi del vecchio borgo, popolato da grandi installazioni artistiche (fig. 2), memorie di ieri e oggi sulla miniera, pensate per svelare un ulteriore racconto in realtà aumentata visibile all’occhio umano grazie alla tecnologia dell’app Bepart che può essere scaricata gratuitamente sul proprio smartphone

Per attivare la realtà aumentata occorre consultare la mappa (fig. 3) delle dieci installazioni posizionate lungo l’Argentiera e poi inquadrare con il proprio smartphone su ciascun edificio il poster con l’app Bepart, scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play, per vederlo animarsi e dare vita all’opera digitale.

La mappa completa è disponile sul sito del progetto, oppure in versione cartacea presso la Laveria e presso la sede Landworks nelle ex officine;

  • Luci in miniera, installazione che mira a “illuminare” l’ex borgo minerario dell’Argentiera, uno dei maggiori esempi di archeologia industriale del Nord Sardegna, in uno scenario suggestivo di luci, videoproiezioni, installazioni luminose e in realtà aumentata, coinvolgendo attivamente gli abitanti e i visitatori nella creazione e visita delle opere in un contesto dal grande valore storico-culturale-paesaggistico.

Fig. 2 - Installazioni artistiche nel MAR dell’Argentiera (foto di Alessandro Virdis)

Fig. 3 - Mappa dell’Argentiera con la posizione delle installazioni ‘a realtà aumentata’ (AR)