Barite & Fluorite nel Lazio

La distribuzione dei siti a livello territoriale

In fig.1 è mostrata la distribuzione territoriale, articolata a livello comunale, degli 11 siti di estrazione di barite e fluorite, concentrati principalmente nella provincia di Roma (8 siti) e secondariamente in quella di Viterbo (3).

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti di coltivazione di Barite e Fluorite nel Lazio

Geologia e giacimentologia

Vario e interessante è il quadro delle mineralizzazioni a fluorite laziali, che possono articolarsi in:

  • giacimenti primari di tipo idrotermale, di età pleistocenica, localizzati solo a modesta profondità, oltre la quale c’è un brusco passaggio da fluorite (CaF2) a calcite (CaCO3), passaggio non ascrivibile a variazioni delle rocce incassanti. L’analisi cristallografica sulla fluorite e la calcite locale conferma la derivazione della prima per sostituzione metasomatica della seconda, a temperature basse e, nell’interpretazione prevalente, per opera di acque iuvenili, ricche di fluoro, risalienti lungo le faglie e in condizioni di esercitare la sostituzione solo in prossimità della superficie. Di conseguenza, i giacimenti di fluorite si sarebbero localizzati in prossimità del livello freatico al momento della mineralizzazione;

  • giacimenti secondari, costituiti da zone di concentrazione detritica caratterizzate da pezzi e frammenti di fluorite sia eluviale che da trasporto;

  • giacimenti sedimentari con presenza anche di barite, aventi giacitura stratiforme in banchi di ambiente lacustre, compresi tra formazioni piroclastiche e in cui la fluorite è parageneticamente insieme a barite, calcite e apatite, con dimensione dei grani sempre minuta e percentuali dei componenti variabili da giacimento a giacimento.


Il giacimento a barite e celestina di Pian dell’Organo, 8.5 km a S di Tarquinia, è, invece, associabile all’attività vulcanica pleistocenica a cui sono riferibili anche i depositi di travertino e i tufi affioranti nell’area.

Evoluzione temporale dell'attività mineraria

In fig. 2 è mostrata l'evoluzione temporale delle concessioni vigenti di Fluorite e Barite nel Lazio.

L'istogramma mostra un inizio delle coltivazioni nel secondo dopoguerra, con un forte aumento negli anni ’70 fino al massimo di 9 siti nel 1975 e un’altrettanto rapida decrescita negli anni successivi, fino alla situazione attuale con due siti ancora in attività: Prato del Casone (Fluorite, scadenza 2021) e Pianciano Nuova (Fluorite e Barite, scadenza 2025).

Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti di barite & fluorite nel Lazio