L'attività mineraria in Campania

La distribuzione dei siti a livello territoriale

Nel periodo 1870-2019 sono stati censiti 43 siti estrattivi, di cui 23 con coltivazione a cielo aperto e 20 in sotterraneo, distribuiti a livello comunale come mostrato in fig.1.

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti minerari in regione Campania

Da un punto di vista mineralogico, i minerali estratti con la relativa frequenza sono riportati in Tab. 1 .

Si tratta, in prevalenza, di siti di coltivazione di zolfo (12 siti), combustibili fossili e bitumi (8), leucite (7), bauxite (6), minerali ceramici e industriali (5), marna da cemento (4) e sabbie ferrifere (2).

In Tab. 2 è mostrata l’articolazione per province, in funzione dei principali minerali estratti: si osserva una concentrazione di siti nelle province di Caserta (15 siti, prevalentemente Leucite e Bauxite), Avellino (14, prevalentemente di Zolfo) e Benevento (8, prevalentemente di Lignite xiloide), mentre nelle province di Salerno (4, in prevalenza Bitumi e Lignite) e Napoli (2, Caolino) l’attività mineraria è stata limitata.

In Tab. 3 è indicato il numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione della concessione, in ettari, e per tipologia di minerale.

Di oltre un terzo dei siti (17, pari al 39.53%) non è nota l’estensione della concessione; dei rimanenti 26, la maggioranza relativa (11 pari al 42.31%) è rappresentata dalla classe medio-alta [1] (250÷500 ha), mentre gli altri si disperdono sulle classi medio-basse (1÷250).

Fa eccezione la concessione di bauxite “Caiazzo” con un’estensione della concessione di ben 2,045 ettari.


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[1] In particolare, tutti i siti a Leucite (5) di cui è nota l’estensione della concessione si trovano in questa classe.

Tab. 2 – Articolazione dei siti per tipo di minerale e per provincia

Tab. 1 - Minerali estratti nella regione Campania

Tab. 3 - Numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione, in ha, e per minerale (A=zolfo/ B=Combustibili fossili e Bitumi/ C=Leucite & Sabie ferrifere/ D=Bauxite/ E=Minerali ceramici e industriali/ F=Marna da cemento/ totale=tutti i minerali estratti)

L'evoluzione temporale dell'attività mineraria in Campania

La fig. 2 mostra l’andamento temporale del numero di concessioni vigenti, articolato per tipo di minerale estratto; si osserva un andamento bimodale, con un primo periodo (1870-1955) in cui l’attività estrattiva è stata supportata dalla coltivazione di zolfo, combustibili fossili, bauxite e leucite, con un massimo di 19 siti attivi nel 1925 .

Successivamente, con l’apertura dei siti di coltivazione dei minerali ceramici e industriali e della marna da cemento, c’è stata una ripresa, almeno dal punto di vista del numero di siti attivi, fino al massimo relativo di 15 nel 1965.

Da quella data è iniziata una continua riduzione del numero di siti e dell’attività produttiva, fino alla situazione attuale che vede ancora vigenti solo 4 concessioni, due di minerali ceramici e industriali e due di marna da cemento, tutte attualmente inattive, tre in cui è stata decretata la decadenza dei concessionari e uno con sospensione della proroga in attesa di pronunciamento di VIA.

Fig. 3 - Evoluzione temporale dei siti minerari attivi in Campania, articolati per tipologia di minerale estratto (periodo 1870-2019)

Età e genesi delle principali mineralizzazioni in Campania

Per quanto riguarda i principali minerali coltivati e il processo di formazione dei vari giacimenti in Campania, questi sono riassunti nella fig. 3, articolati in funzione delle età geologiche e delle varie aree minerarie.

Fig. 4 - Giacimenti in Campania articolati per età e area mineraria

Nelle sotto_pagine di questa sezione è riassunta un'analisi dell'attività mineraria in Campania che, in forma completa comprendente per ciascun gruppo di minerali informazioni geologiche e giacimentologiche, cenni storici sui principali siti e la lista degli stessi (nome, comune, provincia, tipo, minerali estratti, ultimo concessionario, periodo di concessione, stato), è consultabile nel pdf scaricabile -->